Strada della Forra, affidato l’incarico per le alternative progettuali

TREMOSINE - La Provincia ha affidato l’incarico per le due alternative progettuali. Ma servono ulteriori indagini. I tempi per la riapertura si prospettano lunghi.

Fa sapere la provincia di Brescia che «la prima relazione redatta dallo Studio di geologia incaricato dalla Provincia di Brescia si riferisce alla parte nord della frana e al suo coronamento e ha confermato una situazione di grave instabilità.

Mentre proseguono le indagini conoscitive che porteranno a una seconda relazione sulla frana nel suo complesso, completa dei dati forniti dai monitoraggi strumentali, la Provincia di Brescia ha affidato l’incarico per la redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali, che comprende due ipotesi di intervento: il rinforzo strutturale della galleria esistente e la realizzazione di una nuova galleria in variante al tracciato attuale.

A tal proposito, si ricorda che i pericoli che incombono sulla galleria sono di duplice entità, ovvero di implosione dall’alto, con il cedimento della volta, e di cedimento verso il basso. Solo quando le indagini conoscitive saranno terminate sarà possibile scegliere l’alternativa progettuale più idonea.

 

Moraschini: “Al via la progettazione per accelerare le procedure”

“Il Settore Strade della Provincia di Brescia, per accelerare il più possibile le procedure amministrative e per avere una base progettuale da cui partire non appena la fase diagnostica e conoscitiva sarà terminata, ha già affidato l’incarico per la redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brescia, Emanuele Moraschini.

Vogliamo essere preparati e pronti a intervenire con la soluzione progettuale che sarà ritenuta più idonea a fronte della complicata e instabile situazione geologica che ci troviamo ad affrontare. Comprendiamo i disagi che stanno vivendo gli abitanti di Tremosine e le preoccupazioni legate all’imminente avvio della stagione turistica, ma non possiamo esimerci dal compiere tutte le indagini necessarie per garantire a residenti e visitatori di percorrere una strada totalmente sicura.”

 

Fontana: “Già individuate le risorse”

Le indagini geologiche non possono concludersi nel giro di qualche giorno e nemmeno di qualche settimana proprio per la natura di ciò che stiamo studiando: anche gli sbalzi termici, per esempio, incidono sulla morfologia della roccia – ha commentato il Consigliere delegato ai Lavori Pubblici e alle Strade, Paolo Fontana.

È fondamentale concedere ai tecnici il tempo adeguato affinché ottengano un quadro completo della falesia. Gli stessi ci hanno ribadito che la chiusura della SP38 è necessaria per gravi problemi di sicurezza. In questo clima di attesa, la nota positiva e importante è che abbiamo già individuato le risorse economiche necessarie per poter intervenire con entrambe le alternative progettuali.”

 

Via ai lavori al depuratore

Da ieri mattina, inoltre, su richiesta di Acque Bresciane che nella galleria sulla SS45 ha iniziato i lavori propedeutici alla sistemazione del depuratore fognario, la Provincia di Brescia ha concesso lo stoccaggio temporaneo del materiale di scavo all’inizio della Strada della Forra.

“La collaborazione della Provincia è totale e su ogni fronte. Stiamo facendo il possibile per limitare i disagi e facilitare gli interventi necessari dopo la frana di dicembre” hanno concluso Moraschini e Fontana.

La SP 38 strada della Forra e il costone franato.

 

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