La Festa della montagna a Passo Nota. Con pellegrinaggio

TREMOSINE - Come ogni 14 agosto torna la Festa della Montagna: lo spirito degli Alpini di Vesio raggiunge Passo Nota con canti, musica, polenta "cùsa" e salamine a volontà! Quest'anno c'è anche un pellegrinaggio per i 100 anni dalla fine della Grande Guerra.

La tradizionale Festa della Montagna a Passo Nota raggiunge il traguardo della 45° edizione. La manifestazione è promossa dalle locali penne nere ed offre l’occasione per una gita in uno degli angoli più suggestivi dell’area naturale protetta altogardesana.

Questo il programma della giornata:

Quest’anno la festa propone anche un pellegrinaggio per il 100° anniversario della Grande Guerra.  Ecco il programma dell’iniziativa:

Ore 7:30: Appuntamento a Vesio – Loc. Pertica, inizio Val di Bondo.

Ore 8:00: Ritrovo alla Baita f.lli Pedercini – Rifugio gruppo ANA Pieve.

Ore 8:15: Onori alla bandiera: – Esecuzione con tromba di “Dove sei stato mio bell’Alpino”.

Ore 8:30: Visita alla zona Comando Sottosettore 4 bis: – Introduzione storica a cura del prof. Domenico Fava.

Trasferimento verso l’ex Caserma della Finanza, Rifugio gruppo ANA Vesio, Località Val dei Baìi, a dominare la valle di Ledro e i monti circostanti, teatro del conflitto: Inquadramento storico-geograficoLettura di documenti dell’epoca, in particolare relativi al Gruppo Volontari Alpini ed ai Battaglioni Val d’Intelvi, Vestone e ValchieseEsecuzione con tromba di “Ta Pum”.

Varco di confine sotto il passo Bestana, salita al roccolo Garibaldi con visita alle ex trincee e postazioni di mitragliatrici: – Illustrazione a cura di Marco Perini.

Ruderi dell’ex Ospedale Militare: – Lettura delle memorie del dottor Luigi Cervati.

– Esecuzione con tromba de “Il capitan della compagnia”.

Ore 10:30: Rifugio gruppo ANA Vesio: – Sfilata sino al Cimitero di Guerra.

Ore 11:00: Alza bandiera: – S. Messa in commemorazione dei CADUTI di tutte le guerre.

Il percorso del “pellegrinaggio”.

 

Già in epoca romana Passo Nota era una importante via di comunicazione tra il Garda e la Valle di Ledro ed era attraversato da una strada. Nel 1703 quassù Francesi e Austriaci si diedero battaglia. Una targa ben visibile nel pascolo ricorda quei giorni. Da Passo Nota passarono numerosi eserciti, nel 1796 gli Austriaci sconfitti a Lonato dai Francesi, nel 1859 gli Austriaci che andavano a combattere a S. Martino e Solferino, nel 1866 alcuni reparti garibaldini che si preparavano alla battaglia di Bezzecca.

Nella Prima Guerra Mondiale divenne il perno della difesa sul Fronte Alto Garda, tanto da ospitare il Comando di Sottosettore.

Il cimitero di guerra a Passo Nota.

 

Vi fu realizzato un possente complesso difensivo costituito da due ordini di linee trincerate supportate da numerose batterie di artiglieria dislocate sui crinali dominanti.

Oggi è possibile seguire diversi chilometri di postazioni, con appostamenti in caverna, casematte in cemento e piazzole per cannoni, ben collegate dalle spettacolari strade militari scavate nella roccia e da una rete capillare di sentieri ancor oggi percorribili.

C’ anche un piccolo cimitero di guerra.

Tutti i percorsi possono partire dal Rifugio Alpini di Passo Nota, facilmente raggiungibile in automobile e mountain bike.

Il rifugio alpino di Passo Nota.

 

Resti di fortificazioni della Grande Guerra a Passo Nota.

 

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