Turismo archeologico, Brescia e provincia eccellenze mondiali

BRESCIA - Dal 25 al 28 Novembre la DMO bresciana Visit Brescia partecipa alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA) in programma al Tabacchificio Cafasso di Paestum, per promuovere sul mercato nazionale e internazionale i siti che compongono il vasto Patrimonio archeologico bresciano.

La provincia di Brescia vanta la più alta concentrazione di siti UNESCO in Lombardia (con ben tre aree delle 10 totali, quattro se si conta anche la pratica della Transumanza, inscritta nell’elenco del Patrimonio Immateriale).

Tra questi Brixia. Parco Archeologico di Brescia romana, il sito di rovine romane più esteso del nord Italia, mentre l’Arte Rupestre di Valle Camonica è stato il primo sito italiano in assoluto ad essere riconosciuto, nel 1979. Non bastassero questi primati, la provincia prossima a diventare Capitale Italiana della Cultura nel 2023, può contare su un patrimonio diffuso in diverse aree del territorio: dalle Grotte di Catullo di Sirmione – il vasto complesso archeologico affacciato sul lago, dove sono conservati i resti di una delle maggiori domus dell’Italia settentrionale – ai Siti Palafitticoli Preistorici dell’Arco Alpino (UNESCO) che proprio nell’area del lago di Garda (Desenzano, Manerba, Muscoline e Peschiera) hanno la loro maggiore concentrazione. Importanti raccolte di reperti sono conservate all’interno del Museo Civico Archeologico Giovanni Rambotti di Desenzano, al Museo Archeologico di Valle Sabbia (MAVS) con sede a Gavardo o al Museo O.R.M.A. (Officina delle Radici Museo Archeologico) in Valle Trompia, che documentano la storia e la preistoria delle prime comunità umane insediate.

Arte rupestre in Val Camonica.

 

Tutto questo e molto altro, sarà al centro del lavoro di promozione di Visit Brescia, che dal 25 al 28 novembre farà tappa a Paestum (Salerno), in occasione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA – www.borsaturismoarcheologico.it).

L’evento, unico al mondo dedicato al segmento col patrocinio dall’UNESCO e dall’UNWTO – l’Organizzazione Governativa della Cultura e del Turismo dell’Onu, che consente l’incontro di questo straordinario settore dei beni culturali con il business professionale, gli addetti ai lavori, i viaggiatori, gli appassionati e il mondo scolastico.

La DMO bresciana sarà operativa all’interno di uno spazio espositivo di 12mq, distribuendo informazioni e materiale sul territorio bresciano. Particolare focus sui siti archeologici della provincia, con l’obiettivo di promuovere le destinazioni turistico-archeologiche, valorizzando Parchi archeologici e musei, e contribuendo alla destagionalizzazione degli arrivi turistici e dell’indotto derivato.

Il Museo archeologico Orma a Pezzazze, in Valle Trompia.

 

Sabato 27 novembre è inoltre prevista la partecipazione al Workshop in collaborazione con ENIT – riservato agli operatori professionali dell’offerta turistica per garantire le migliori opportunità d’affari – che metterà in contatto diretto domanda nazionale/internazionale e i rappresentanti dell’offerta bresciana.

Gli incontri B2B avranno luogo con buyer europei (provenienti da Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna, Svizzera, selezionati tra i principali tour operator interessati al segmento archeologico del turismo culturale) ma anche con tour operator e buyer nazionali specialisti nel turismo archeologico. Uno degli intenti è infatti quello di favorire l’incontro con la clientela italiana, per soddisfare la domanda di prossimità, oggi quanto mai importante per recuperare flussi turistici.

Tutto questo accade mentre una recente indagine condotta da TripAdvisor individua nelle attrazioni culturali la prima ragione di viaggio a livello nazionale e internazionale, rendendo di fatto la cultura un motivo attrattivo fondamentale per favorire l’appeal turistico di un territorio.

Secondo il Presidente di Visit Brescia, Marco Polettini: “L’Italia è il Paese con la più alta concentrazione di beni storico artistici al mondo e a Brescia abbiamo le qualità per fare del patrimonio culturale uno dei nostri maggiori asset. Caratteristica che puntiamo a mantenere ben oltre l’appuntamento del 2023”.

Il Capitolium di Brescia.

 

 

I commenti sono chiusi.