Desenzano, due pietre d’inciampo per ricordare Hulda e Dorotea

DESENZANO DEL GARDA - Domenica 6 la cerimonia di deposizione di due pietre d'inciampo a Desenzano. Ricordano Hulda Garfinkel e Dorotea Gronich, deportate ed assassinate ad Auschwitz nel 1944. Ecco chi erano.

In occasione della Giornata dei Giusti, domenica 6 marzo 2022, in collaborazione con il Comune della Città di Desenzano, avrà luogo la deposizione di due pietre d’inciampo dedicate a due concittadine desenzanesi, Hulda Garfinkel e Dorotea Gronich, deportate ed assassinate ad Auschwitz nel 1944.

Scrive l’Anpi di Desenzano: «Non possiamo che esprimere soddisfazione nel vedere completarsi un progetto che ha richiesto molto tempo per potersi compiere, la pandemia ha rallentato infatti la sua realizzazione. Questo progetto che abbiamo fortemente voluto, vuole ridare nome e dignità a due vittime della barbarie nazista e fascista che proprio nome e dignità, oltre alla vita, volevano cancellare.

Da sinistra: Alberto Franchi, Miryam Fattori (Presidente Anpi Desenzano), Cristina Degasperi (Vicesindaco Desenzano), Nevio Canali.

 

La cerimonia si svolgerà in due fasi, presso le due ultime residenze delle due donne:

  • Ore 10.30 in via Anelli 28, residenza di Dorotea Gronich
  • Ore 12.00 viale Andreis, residenza di Hulda Garfinkel.

Per la giornata della memoria Anpi Desenzano aveva dedicato la sua newsletter proprio al Progetto delle Pietre di Inciamo anche con un video. In occasione della deposizione delle pietre è stata inoltre curata una pubblicazione con documenti e testimonianze.

Vi lasciamo alla lettura della storia di Hulda e Dorotea, una storia triste, di violenza e persecuzioni, al contempo una storia di accoglienza e generosità da parte di alcuni concittadini desenzanesi: Marchiori Clara, Mori Oreste e Artemisia Belli.

Hulda e Dorotea

Garfinkel Hulda di anni 67 e Gronich Dorotea di anni 46, furono arrestate il 24 febbraio 1944 a Desenzano, deportate a Fossoli e poi ad Auschwitz, dove furono assassinate.
Erano entrambe ebree.

Gronich Dorotea era nata a Merano il 23 aprile 1898 da Wolfgang e Antonia Hersches.
Casalinga, nubile, riconosciuta come apolide di razza ebraica (Jüdin) è costretta al soggiorno obbligatorio a Desenzano del Garda.

Garfinkel Hulda era nata a Buchwald, in Slesia (Germania) il 5 aprile 1873 da Markos e da Giovanna Hirsch. Vedova di Max Cross, madre di due figli, anch’essa costretta al soggiorno obbligatorio a Desenzano del Garda.

Entrambe, vengono arrestate il 24 febbraio 1944 dai Carabinieri, trasferite lo stesso giorno nel carcere di Canton Mombello. Il 26 febbraio sono condotte nel campo di Fossoli e da qui deportate il 5 aprile 1944 col convoglio numero 37 nel lager di Auschwitz dove giungerà il giorno 10.

Per Dorotea non si conosce la data di morte, mentre Hulda è stata avviata lo stesso giorno d’arrivo alla camera a gas.

Le due donne vivevano a Desenzano; Gronich Dorotea era residente in via Anelli n.28 dal 27 gennaio 1940, proveniente da Merano, di professione infermiera. Garfinkel Hulda risiedeva nella nostra città dal 12 febbraio 1940 in viale Andreis n.4, proveniente da Montecatini, di professione casalinga.

Dopo l’inizio della deportazione degli ebrei nell’Italia della Repubblica di Salò, Dorotea ed Hulda cercarono di fuggire e trovarono l’aiuto di Artemisia Belli e dei coniugi Mori che le nascosero nella propria abitazione.

Non andarono lontano: la Garfinkel abitava a circa cento metri dalla casa dei Mori ma non avevano altra scelta e la possibilità di nascondersi e di salvarsi dall’arresto imminente giungeva insperata per loro.

Putroppo il 5 aprile, nonostante la solidarietà di questi nostri concittadini, vennero catturate e tradotte nel campo di sterminio di Auschwitz.

 

 

 

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