Valore alpino nel film “La seconda via”

VALEGGIO SUL MINCIO - Il 3 e 4 febbraio allo Smeraldo la proiezione del film "La seconda via" sulla ritirata di Russia del regista Alessandro Garilli, valeggiano d'adozione.

Il primo film sulla ritirata di Russia, quella battaglia di Nikolajewka combattuta dagli Alpini il 26 gennaio del 1943, che costò la vita a migliaia di uomini. Prodotto da Quality Film e Angelika Vision, distribuito da RS Productions, in collaborazione con Rai Cinema, arriva in sala “La Seconda Via”, opera prima di Alessandro Garilli, regista valeggiano d’adozione.

Nel cast Ugo Piva, Nicola Adobati, Sebastiano Bronzato, Simone Coppo, Giusto Cucchiarini, Stefano Zanelli. Con la partecipazione straordinaria di Neri Marcorè e con Nina Pons, Anna Orso e con Melania Dalla Costa.

Il film sarà proiettato al Teatro Smeraldo di Valeggio venerdì 3 e sabato 4 febbraio alle 20.30 (biglietto intero 6 euro, ridotto 5 euro).

 

Perché è un film che con Valeggio, e il Veneto più in generale, ha un forte legame. Non solo perché durante la Seconda Guerra mondiale partirono per la Russia tanti giovani del territorio arruolatisi nelle Truppe Alpine. Ma anche perché a Valeggio sono state effettuate delle riprese suggestive, capaci di trasmettere allo spettatore emozioni autentiche. Sul ponte Visconteo, sulle rive del fiume, nel cuore del centro storico.

“La Seconda Via”, pertanto, oltre a consegnare a tutti gli italiani la prima iconografia filmica sul tragico evento che vide molti connazionali sacrificarsi per la Patria, contribuisce ad accendere i riflettori sulla bellezza di Valeggio, anche in chiave di promozione turistica.

Un momento delle riprese del film “La seconda via” sul Ponte Visconteo a Valeggio.

 

Seconda Guerra Mondiale, fronte russo. La compagnia 604 Alpini, per sfuggire al nemico, attraversa la steppa ma all’arrivo della notte rimangono solo sei giovani Alpini e un mulo, in un deserto di neve. Un viaggio tra sogno e realtà a quaranta gradi sottozero.

“Attraversando la steppa – chiarisce il regista Alessandro Garilli – i nostri Alpini si trovarono a battere due vie: una prima fatta di passi veri nella neve e una seconda via, mentale, dove sogni, ricordi e realtà si confondevano, dilatando inevitabilmente la percezione del tempo”.

Un film capace di svilupparsi su differenti piani temporali che, dissolvendosi fra loro, accompagnano lo spettatore in quella particolare dimensione privata in cui si rifugiarono i soldati italiani per sopravvivere.

“Questo film rappresenta per la nostra comunità un grande motivo d’orgoglio e soddisfazione – dichiara il sindaco di Valeggio Alessandro Gardoni –. Da un lato, perché rende edotti gli italiani sul prezzo enorme pagato dagli Alpini, che diedero un esempio di coraggio, di spirito di sacrificio e di alto senso del dovere. Dall’altro, perché dà lustro alle nostre bellezze paesaggistiche e storiche in un contesto di assoluto pregio. Ringrazio la regia, la produzione, l’assessore Marco Dal Forno e la consigliera delegata Serena Parolini per aver contribuito fattivamente a questo importante risultato per Valeggio”, conclude il primo cittadino.

 

 

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