Il contrabbasso Biondo a Palazzo Martinengo per Bergamo Brescia 2023

BRESCIA - Il prezioso contrabbasso Biondo conservato al MuSa, realizzato da Gasparo da Salò intorno al 1590, fa da testimonial nella mostra “Lotto, Romanino, Moretto e Ceruti. I campioni della pittura a Brescia e Bergamo”.

Il MuSa di Salò è chiuso dal 9 gennaio per la consueta pausa invernale,  ma, annunciato i responsabili del museo, «continua a lavorare per voi: nel 2023 vi aspetteranno tanti nuovi progetti».

Nel frattempo il prezioso contrabbasso Biondo conservato a Salò, fa da testimonial al museo nella mostra “Lotto, Romanino, Moretto e Ceruti. I campioni della pittura a Brescia e Bergamo” a Palazzo Martinengo dal 21 gennaio all’11 giugno 2023.

L’imperdibile esposizione, che apre l’anno di Bergamo e Brescia Capitali della Cultura, raccoglie più di 80 capolavori di artisti rinascimentali e barocchi attivi nelle due città nei secoli di dominazione veneziana.

Tutte le info qui: https://bergamobrescia2023.it/eventi/lotto-romanino-moretto-ceruti/

Il contrabbasso Biondo

Uno degli emblemi di Salò è la figura di Gasparo Bertolotti, meglio noto come Gasparo da Salò, ritenuto l’inventore del violino moderno.

Gasparo nacque a Salò nel 1540 e imparò il mestiere di liutaio dal padre per poi aprire bottega a Brescia, dove morì nel 1609.

Il contrabbasso Colonna (oggi di proprietà della famiglia Biondo, che nel 2011 lo acquistò dal maestro Leonardo Colonna, primo contrabbassista dell’orchestra della Scala, per poi affidarlo al Comune), esposto al primo piano nella sezione dedicata, realizzato da Gasparo intorno al 1590, è uno dei più belli e preziosi strumenti del liutaio salodiano, ancora oggi studiato dai liutai di tutto il mondo per l’eccezionale sonorità e il timbro.

Come accadde per i violini di Gasparo, anche i suoi contrabbassi hanno canonizzato le misure e le forme cui si fa riferimento ancora oggi.

Gasparo fu inoltre un valente contrabbassista (nel 1604 venne chiamato in tale veste per un concerto a Bergamo, con una paga molto rilevante) e quando progettò e costruì questi strumenti si era già lasciato alle spalle le linee dei vecchi violoni, per imboccare la strada di un nuovo strumento, più versatile, apprezzato per la facilità di pronuncia e la ricchissima sonorità.

 

 

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