Io non rischio (grazie al Piano di protezione civile)

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RIVA DEL GARDA – «Io non rischio» è una campagna informativa nazionale sui rischi naturali e antropici che interessano il nostro Paese (terremoto, alluvione, maremoto) che si rivolge ai cittadini con l’obiettivo di promuoverne un ruolo attivo nella prevenzione.

Per questo sabato 17 e domenica 18 ottobre dalle 9 alle 18 in piazza Tre Novembre dalle 9 alle 18 i volontari dei Nu.vol.a (Nucleo Volontari Alpini) Alto Garda e Ledro incontrano la cittadinanza e distribuiscono materiale informativo riguardante il terremoto.

Per l’occasione il Comune ha allestito una postazione informativa sul Piano di protezione civile comunale, dove il Corpo volontario dei vigili del fuoco, supportato da una mostra di estratti cartografici, illustra il nuovo strumento realizzato per affrontare nel modo più efficace i momenti successivi ad un grave evento calamitoso.

La campagna nazionale «Io non rischio» è pensata partendo dal presupposto che il sistema più efficace per difendersi da un rischio è conoscerlo. Questo comporta un livello di approfondimento che difficilmente può essere comunicato con un semplice spot radiofonico o televisivo. L’ideale, per un cittadino, sarebbe poter parlare con qualcuno capace di raccontargli tutto quello che occorre sapere sul terremoto, sul maremoto o su qualsiasi altro rischio, magari incontrandolo direttamente nella sua città, in piazza, un sabato o una domenica mattina.

Ed è qui che si è accesa la lampadina: i volontari di protezione civile! Le associazioni di volontariato di protezione civile sono presenti in tutta Italia. I volontari vivono e operano sul proprio territorio, lo conoscono e a loro volta sono conosciuti dalle istituzioni locali e dai cittadini. Chi meglio di loro per fare informazione sui rischi che su quel territorio insistono? Da questi presupposti è nata l’idea originaria di «Io non rischio»: formare i volontari di protezione civile sulla conoscenza e la comunicazione del rischio per poi farli andare in piazza, nella loro città, a incontrare i cittadini e informarli. A Riva del Garda i volontari dei Nu.vol.a si occupano dell’evenienza del terremoto.

L’iniziativa è stata presentata nella mattina di venerdì 16 ottobre nella caserma dei vigili del fuoco di Riva del Garda, in viale Rovereto, presenti il sindaco Adalberto Mosaner e l’ingegnere capo del Comune Sergio Pellegrini; per i vigili del fuoco il comandante Graziano Boroni; per la Protezione civile della Provincia, Rudy Pedrazzi; e per i Nu.vol.a Enrico Omezzolli. La presentazione è stata l’occasione per anticipare che il Piano di protezione civile comunale, non solo sarà illustrato in quest’occasione, ma anche nei prossimi tempi, con incontri pubblici dedicati.

«La cura e la manutenzione del territorio trentino è presa a modello in tutta Italia – ha detto il sindaco – e devo riconoscere l’impegno e la serietà della Provincia che mai ha fatto un passo indietro circa gli stanziamenti in questo frangente. Ricordo il piano decennale, tuttora in corso, di sistemazione tratto-tratto dei torrenti Varone e Albola, a cura del Servizio Bacini Montani, che ha comportato il rifacimento di quasi tutti i ponti e una spesa di diversi milioni di euro. Ma un evento calamitoso è sempre possibile, tutti noi tra l’altro ricordiamo il terremoto del dicembre 1976; è qui che entra in campo l’importanza del Piano di protezione civile, la cui efficacia dipende anche dal grado di conoscenza che ne ha la cittadinanza. Per questo nei prossimi tempi organizzeremo degli incontri pubblici sul territorio. E per questo già in questi due giorni iniziamo a presentarlo alla cittadinanza».

Nel corso della conferenza stampa è stato ricordato che il Piano di protezione civile stabilisce procedure, luoghi e competenze per gli interventi successivi a tutti i possibili eventi calamitosi e agli incidenti gravi, in modo che questo tipo di azioni avvengano nel modo meno improvvisato e più efficace possibile.

Foto: da sinistra, l’ingegnere capo Pellegrini, il comandante Boroni, il sindaco Mosaner, Pedrazzi (Protezione civile) e Omezzolli (Nuvola).

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