Maria Stuarda a Sirmione

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SIRMIONE – «Maria Stuarda» di Dacia Maraini al Palazzo dei Congressi il 21 novembre per larassegna teatrale Sabato a Palazzo. In scena la Compagnia Teatro dell’Accidente di Forte dei Marmi.

La storia delle due regine, già scritta da Schiller nell’Ottocento, qui si sdoppia in quattro personaggi: oltre alla Stuarda e a Elisabetta, le rispettive dame di compagnia si confrontano in un sottile duello verbale.

Racconta l’autrice Dacia Maraini: «Nel 1979 mi chiesero di rivedere il celebre testo di Schiller, per riportarlo in scena in una nuova edizione. Leggendolo e rileggendolo con attenzione, mi resi conto che, nonostante fosse intitolato a una donna, in esso le donne erano poco presenti. Le due rivali, che sono l’una l’ossessione dell’altra, si incontravano in un solo dialogo e tutto il resto era soprattutto affidato ai personaggi maschili di Mortimer e Leicester. Allora ho pensato di rovesciare tutta la vicenda, moltiplicando i ruoli femminili, per descrivere il rapporto tra le donne e il loro diverso atteggiamento nei confronti del potere». Donne e potere: è dunque questo il tema della rappresentazione.

Maria Stuarda, nata regina, non sa amministrarlo. Riprende la Maraini: «Non è razionale, quindi non riesce a vedere la realtà per ciò che è, ma solo per come la immagina, rendendola più bella. Maria sogna: sogna di ricostruire il suo paese, sogna l’amore, sogna di incontrare un uomo meraviglioso. E invece sbaglia tutto». Elisabetta è invece una fine mente politica. Aggiunge l’autrice: «È energica, dura prima di tutto con se stessa. Ha rinunciato alla vita sentimentale per il potere, che sa gestire con intelligenza e sagacia». Speculari le regine, speculari anche le due governanti: se quella della Stuarda è una sorta di anziana, dolce nutrice, che accompagna la sua regina fino alla morte, l’ altra è una giovane e spudorata arrampicatrice sociale. Uno sdoppiamento, per le due protagoniste, quasi schizofrenico.

Una sintesi dell’universo femminile che può essere ancora attuale? Risponde la Maraini: «Il difficile rapporto tra le donne e il potere non è stato risolto all’epoca delle due regine e non lo è tuttora: le contraddizioni sono irrisolvibili, perché sono culturali. La nostra società, tutt’oggi, non è organizzata affinché le donne possano avere potere, perché non lo prevede».

Rassegna teatrale Sabato a Palazzo, XIII edizione
Sabato 21 novembre, ore 21, Palazzo dei Congressi
Ingresso 5

Qui il programma completo della rassegna.

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