Ecco il Piano di protezione civile comunale

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ARCO – I Vigili del Fuoco di Arco festeggiano venerdì 4 dicembre la patrona, Santa Barbara, con un incontro pubblico che è anche l’occasione per illustrare il Piano di protezione civile comunale e per fornire informazioni sulla prevenzione di varie tipologie di incidente domestico.

Per l’Amministrazione saranno presenti il sindaco Alessandro Betta e la Giunta comunale. La serata, che si tiene in caserma, inizia alle 19.30 con la Messa. Si ricorda che l’efficacia del Piano di protezione civile è strettamente legato alla sua conoscenza da parte della cittadinanza, la quale è quindi invitata a consultarlo (è disponibile online sul sito web www.comune.arco.tn.it ) e a partecipare alle apposite iniziative di illustrazione.

Dopo la Messa, alle 20.45 inizia la presentazione del piano di protezione civile comunale; a seguire (ore 21.30 circa) i vigili del fuoco forniranno spunti relativi alle attività di prevenzione domestica per evitare situazioni di rischio; alle 22.30 la chiusura sarà con il saluto delle autorità.

Il Piano di protezione civile riguarda unicamente le gravi calamità naturali, dal terremoto all’esondazione del Sarca, da incendi e gravi incidenti in zona industriale a camion rovesciati che disperdono carichi tossici, più in generale tutti i casi in cui si rendono necessari l’evacuazione di persone e rilevanti interventi di protezione civile. Il suo obiettivo è definire l’organizzazione dell’apparato di protezione civile comunale e del servizio antincendi, stabilire le linee di comando e di coordinamento nonché -con specifico grado di analiticità e di dettaglio in relazione all’interesse locale delle calamità, agli scenari di rischio, alle attività e agli interventi considerati- organizzare le attività di protezione previste dalla LP n. 9 del primo luglio 2011, in particolare i servizi di presidio territoriale, logistico e di pronto intervento; inoltre, pianificare le attività di gestione dell’emergenza e individuare le modalità per il reperimento delle risorse organizzative, umane e strumentali. Il piano, infine, disciplina il coordinamento con le autorità e i soggetti esterni alla Protezione civile provinciale. Per la cittadinanza, di fondamentale importanza è conoscere il punto di raccolta della propria zona di residenza e le corrette procedure da seguire, in caso di emergenza, per raggiungerlo.

Il Piano di protezione civile si applica in caso di calamità (evento connesso a fenomeni naturali o all’attività dell’uomo, che comporta grave danno o pericolo di grave danno all’incolumità delle persone, all’integrità dei beni e all’ambiente e che richiede, per essere fronteggiato, l’intervento straordinario dell’amministrazione pubblica), evento eccezionale (che comporta, anche solo temporaneamente, una situazione di grave disagio per la collettività, che non è fronteggiabile attraverso l’ordinaria attività dell’amministrazione pubblica, in ragione dell’estensione territoriale dell’evento stesso, dell’impatto che produce sulle normali condizioni di vita o della necessaria mobilitazione di masse di persone e di beni; ai fini dell’applicazione di questa legge l’evento eccezionale è equiparato alla calamità) ed emergenza (situazione di danno, di pericolo di grave danno o di grave disagio collettivo che minaccia l’incolumità delle persone, l’integrità dei beni e dell’ambiente, verificatasi a seguito o nell’imminenza di una calamità o di un evento eccezionale; questa situazione non è fronteggiabile con le conoscenze, con le risorse e con l’organizzazione dei soggetti privati o di singoli soggetti pubblici, e perciò richiede l’intervento coordinato di più strutture operative della Protezione civile.

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