Omofobia e discriminazione: “Siete gay, non vi affitto la casa!”

CASTELNUOVO – Episodio di odiosa discriminazione e di grezza ignoranza a Castelnuovo, dove una coppia si vede rifiutare l’affitto di un appartamento perché non è una «coppia tradizionale».

«Ma in che anno siamo? 2018?», si chiede uno dei due protagonisti di questa triste storia che arriva dal basso Garda veronese.

«Sappiate – lo sfogo tramite un post su Facebook – che a quanto pare non è cambiato nulla da 50 anni fa ad oggi. Stiamo cercando casa ormai da più di un mese. Oltre a vari bidoni di agenzie che di professionale hanno ben poco, ci imbattiamo proprio in queste due settimane in proprietari che non concedono l’affitto del loro appartamento a Camalavicina, VR, in Via Attila, dopo aver consegnato tutta la documentazione e fatto regolare proposta economica. La motivazione? Perché non siamo una coppia tradizionale, ci dice la signora dell’agenzia di riferimento. Già, tradizionale, con una mamma, un papà e dei figli… Mi piacerebbe tanto poter fare due parole con questi due egregi signori e comprendere che cosa gli passa per la testa».

Lo sfogo è di Marco Biasetti e Giorgio Colpani che loro malgrado hanno vissuto questa disavventura a Castelnuovo del Garda.

La coppia aveva trovato una casa “perfetta per le nostre esigenze” nella frazione di Camalavicina, poi, quando sembrava cosa fatta, con tutta la documentazione presentata e la proposta economia avanzata, il rifiuto, “perché non siamo una coppia tradizionale”.

La storia è stata raccontata dall’Huffingtonpost e ha suscitato amarezza e indignazione.

Alla fine, l’appartamento da prendere in affitto, Marco, musicista 41enne mantovano, e Giorgio, insegnante di danza trentenne, l’hanno trovato. «La casa in questione è ben più grande di quella vista precedentemente, siamo in mezzo alla natura, i proprietari disponibilissimi e sorridenti», hanno scritto in un post su Facebook, corredato dalla foto che vedete qui sopra e che li mostra sorridenti col pollice alzato in segno di vittoria.

Prima del lieto fine, però, Marco e Giorgio hanno dovuto sopportare un triste episodio di discriminazione a stampo omofobo.

Purtroppo la discriminazione non è un concetto astratto. È qui, è ora, è ovunque dietro l’angolo. Anche sul ricco e moderno lago di Garda.

 

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