Dal Garda all’Adriatico a caccia di plastica e avventura

MANERBA - Stefano Roversi, istruttore di Sup ed avventuriero nostrano, salperà da Manerba con due amici alla volta dell'Adriatico. Saranno "armati" di tavole da Sup, tende, cibo e retini per raccogliere rifiuti. L'obiettivo è documentare lo stato del nostro grande lago e dei fiumi.

Con Stefano ci saranno altri due avventurieri “nostrani”, Ricky e Giorgio, due amanti dello sport, dell’outdoor e della natura che condividono con lui la voglia di faticare e mettersi alla prova per creare questo viaggio documentario.

Si unirà alla spedizione anche una ragazza, Arianna, che seguirà il gruppo in bicicletta lungo tutto il percorso fino all’adriatico!

«Lungo il tragitto – dice Stefano – racconteremo tramite i social ed un breve documentario finale lo stato del nostro grande lago e dei nostri fiumi. Guarderemo le cose da un punto di vista diverso, quello della persona qualunque che ama e rispetta il proprio ambiente, il tutto raccogliendo rifiuti lungo il tragitto e consegnandoli nei paesi lungo il percorso a cittadini volenterosi che vorranno aiutarci».

Un appello: Stefano sta cercando sostenitori lungo il percorso, che aiutino lui e i suoi amici a smaltire i rifiuti raccolti. Se poi si farà avanti qualcuno interessato ad unirsi a loro per un tratto di strada, sarà benaccetto.

La discesa in Sup sarà tracciata tramite gps e i lettori potranno seguire il trio in tempo reale tramite il blog di Stefano o le sue pagine social a questin link: Facebook https://www.facebook.com/errabundusblog/, Instagram: https://www.instagram.com/errabundusblog/.

Il tragitto.

 

Scrive Stefano sul suo blog errabundus.com: “L’obiettivo di questo viaggio è esplorare questa natura da vicino, attraversarla, viverla, e non solo “intravederla da un ponte”; mostrarne la sua bellezza e la sua delicatezza, e soprattutto verificarne il suo reale stato di salute. Non ci limiteremo a commentare e documentare, ma cercheremo di raccogliere tutti rifiuti possibili per poi portarli nei paesi che attraverseremo.

Lungo il percorso in caso di rifiuti troppo ingombranti ne prenderemo le coordinate e le comunicheremo alle autorità. Probabilmente non riusciremo a ripulire i nostri fiumi in cinque giorni, ma faremo del nostro meglio.

Una novità di questa avventura, nata dalla voglia di ripagare la natura che mi ospita nelle mie fatiche, è la creazione di un documentario. Sarò quindi attrezzato di camere che mi permetteranno di riprendere lungo il tragitto le meraviglie della nostra terra ma anche le nostre cattive abitudini.

Considerando che sarà il mio primo documentario, spero di riuscire a fare un lavoro meritevole della vostra attenzione, e che le vostre condivisioni, mi auguro numerosissime, possano sensibilizzare il maggior numero di persone possibile.

Il mio sogno sarebbe quello di riuscire a creare un documentario che venga diffuso nelle scuole, per poter mostrare a bambini e ragazzi la bellezza di questi posti, sapendo l’importanza che viene oggi riconosciuta ad una corretta educazione ecologica  in difesa della nostro unico e stupendo pianeta terra.

Se volete aiutarci ……condividete e passate parola”.

Il fiume Po.

 

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