Comprensivo Valtenesi, i genitori con la dirigente scolastica

VALTENESI - Venti di polemica sull'Istituto Comprensivo Valtenesi. Al centro della disputa il tempo scuola (settimana corta o lunga?). Ecco le lettere di un gruppo di genitori.

Scrivono i genitori.

“Recenti lettere ai giornali locali, firmate da 7 rappresentanti dei genitori del Consiglio d’Istituto dell’Istituto Comprensivo Valtenesi, insinuano nella decisione della Dirigente Scolastica di non convocare più il Consiglio una chiusura al democratico dialogo tra le parti che intervengono nel mondo della scuola: docenti, genitori, personale ata e la Dirigente stessa.

Un gruppo di genitori che ha assistito come spettatori ai consigli nell’ultimo anno però questo dialogo democratico non l’ha colto.

Forse è il caso di ripercorrere un po’ la storia…

Durante l’anno scolastico 2017/18 535 genitori avanzano alla Dirigenza, tramite raccolte firme, la richiesta di poter scegliere per i propri figli anche un tempo scuola articolato dal lunedì al venerdì, con sabato a casa.

Se la Dirigenza mostra apertura, lo scoglio è il regolamento in essere, steso dal Consiglio d’Istituto stesso nel triennio precedente l’arrivo della Dirigente. Tale regolamento segue un iter macchinoso che rende il cambio del tempo scuola missione quasi impossibile.

Alcuni genitori iniziano quindi a presiedere ai consigli come spettatori, per seguire l’esito della richiesta di modifica di tale regolamento. Da subito emerge una chiusura verso l’argomento da parte della maggioranza compatta dei consiglieri genitori, che ad ogni consiglio rimandano, ritardano e confondono la discussione.

Durante le sedute gli spettatori percepiscono atteggiamenti irriverenti al limite dell’offensivo verso la Dirigente da parte di alcuni genitori consiglieri. Tant’è che in un caso sono i genitori stessi con raccolta firme a chiedere il 29/01/2018 le dimissioni di uno dei loro rappresentanti. L’interessato non solo non si dimette, ma intimidisce i genitori chiedendo l’accesso agli atti per ottenere i nomi dei firmatari.

Le questioni che riguardano poi il Presidente del Consiglio, per il quale la Dirigente ha chiesto le dimissioni, vengono discusse a porte chiuse su richiesta dell’interessato di far uscire i genitori da lui stesso rappresentati. Anche lui non si dimette.

I consigli si trascinano in infinite polemiche, rimandando di volta in volta la modifica o l’abrogazione del regolamento e gli atteggiamenti irriverenti e derisori da parte di alcuni genitori consiglieri nei confronti della Dirigente sono sempre più gravi.

Sino al Consiglio del 29 giugno scorso, quando la Dirigente comunica la sua decisione di non convocare nessun Consiglio d’Istituto se non per l’unico adempimento obbligatorio: l’approvazione del bilancio.

Uno degli 8 consiglieri rappresentanti dei genitori, pur non condividendo la scelta della Dirigente, si dissocia dal comportamento dei suoi colleghi, affermando, in una lettera del 6 luglio 2018 inviata agli organi competenti e dallo stesso resa pubblica, di ritenere il Presidente del Consiglio d’Istituto inadeguato al suo ruolo, incapace di garantire ampia e democratica partecipazione. Afferma che a suo parere avrebbe dovuto rassegnare immediatamente le dimissioni quando la Dirigente le ha chieste, dopo i rilievi ampiamente circostanziati portati dalla stessa. Disapprova inoltre i toni duri usati da alcuni altri colleghi consiglieri nei confronti della Dirigente.

Le azioni contro la Dirigente non si arrestano: il 30 luglio, alcuni dei genitori consiglieri, esautorati del loro ruolo operativo in Consiglio, indicono autonomamente, senza darne comunicazione alla scuola e tantomeno chiederne autorizzazione alla Dirigente, una riunione pubblica sul tema settimana corta, durante la quale si insinua l’inadeguatezza dell’operato della Dirigente nella gestione delle questioni organizzative relative all’introduzione di un secondo tempo scuola su 5 giorni.

Il 03/09/2018 42 genitori comunicano agli organi competenti di non condividere operato, modi e toni dei loro rappresentanti e dichiarano di non sentirsi più da questi rappresentati.

C’è quindi da chiedersi: è stata la decisione della Dirigente di evitare di convocare i Consigli a precludere il dialogo democratico o questa scelta ha finalmente messo fine ad un penoso capitolo di attacchi alla sua persona per l’apertura democratica verso la doppia scelta: settimana lunga e corta?”

Firmato: un gruppo di genitori di Soiano, Padenghe e Moniga.

 

Un’altra lettera è stata inviata agli organi di stampa da alcuni genitori  di San Felice del Benaco. Eccola

“Siamo un gruppo di genitori di ragazzi che frequentano le scuole di San Felice del Benaco, e ci riferiamo alla lettera pubblicata in data 11 ottobre su un giornale locale a firma dei «Rappresentanti dei genitori», in cui è stata duramente attaccata la Dirigente dell’Isituto Comprensivo Valtenesi, Dott.ssa Ceradini.

Ci è dispiaciuto leggere tante inesattezze da parte di chi dovrebbe rappresentare le famiglie, ma in questa occasione rappresenta solo se stesso. Ci è dispiaciuto vedere che si accusa la dirigente di negare la collaborazione e il dialogo, quando è, secondo noi, vero il contrario.

Noi abbiamo visto la dirigente presente nelle nostre scuole, lavorare con maestri e professori, e insieme proporci una vera collaborazione, la costruzione di una scuola rinnovata, partecipata, attiva e vivace, lo sviluppo di un Istituto comprensivo ricco di proposte per soddisfare le diverse esigenze degli studenti dei nostri comuni. È stato un nuovo inizio!

Per anni, infatti, al nostro Istituto comprensivo è mancata proprio la Direzione: non c’era una visione d’insieme, strategica, della realtà delle nostre scuole e del loro futuro, non venivano cercate soluzioni sistemiche, durature, e si chiamavano i genitori alla partecipazione solo formale, quando non si aveva altra scelta. La richiesta da parte di molte famiglie di un orario con settimana corta, vero oggetto del contendere, è sempre stata affrontata ponendo una fazione contro l’altra. Finché è arrivata una dirigente, la dott.ssa Ceradini, che ha pensato che il proprio ruolo fosse quello di dirigere l’Istituto comprensivo! Addirittura! A qualcuno questa cosa non deve esser proprio piaciuta. È emerso che per il Regolamento non si erano seguite tutte le tappe necessarie per l’adozione, la Dirigente ha deciso correttamente di superarlo, e questo gesto formalmente impeccabile è diventato per alcuni un atto di sfida! Abbiamo partecipato come uditori alle riunioni del Consiglio d’Istituto, e ogni volta la spinosa questione settimana corta veniva affrontata quale ultimo punto dell’Odg, la dirigente veniva attaccata duramente, ai limiti della maleducazione, da una parte dei consiglieri, e al momento del voto il Presidente chiudeva la seduta.

La dott.ssa Ceradini, ha scelto, come è sua prerogativa, di non tenere in piedi la farsa di Consigli d’Istituto nei quali non si discuteva nulla, non si chiariva nulla, ma si assisteva al regolamento di conti privati in pubblico. Certo, un atto forte, ma forse necessario in questo momento per placare gli animi. Invece con grande rammarico ci siamo trovati a leggere sui giornali lo sfogo di alcuni dei membri del Consiglio d’Istituto per il mancato dialogo.

Ci sembrava quindi assolutamente doveroso chiarire a tutti che non è corretto dire che ci si trovi di fronte ad uno scontro tra Dirigenza «dittatoriale» e genitori democratici e dialoganti del Consiglio d’Istituto.

Oltretutto noi, genitori firmatari di questa lettera, non siamo certo stati consultati riguardo all’opportunità di rivolgersi ai giornali, e per quanto ne sappiamo, nemmeno nessun altro genitore.

È stata un’iniziativa personale di alcuni consiglieri, che non ci rappresenta e che a nostro parere alza ulteriormente i toni in modo inappropriato. Detto ciò, ci auguriamo fortemente che tutte le parti in causa, genitori e dirigente, facciano una seria riflessione ed un profondo esame di coscienza, sappiano ricominciare a confrontarsi, anche mettendo da parte i propri pregiudizi, in quanto crediamo che il bene dei nostri ragazzi sia un valore assai più alto, e meriti l’impegno di tutte le nostre migliori forze”.

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