Desenzano: acquisito l’immobile per il Polo delle emergenze

DESENZANO DEL GARDA - Il Consiglio ha deliberato l'acquisto dell'immobile che diverrà sede di Vigili del fuoco e Croce Rossa: una cittadella del soccorso pronta per gli interventi quotidiani. Le critiche dell'opposizione sui costi e il mancato coinvolgimento dei Comuni vicini.

Il Consiglio comunale, nella seduta di lunedì 30 novembre, ha approvato la procedura di acquisizione dell’edificio che ospiterà il futuro “Polo delle emergenze”, dove troveranno finalmente una nuova casa il corpo dei Vigili del Fuoco e la Croce Rossa, garantendo le condizioni ottimali per fornire al territorio e ai comuni limitrofi un punto di riferimento sicuro in caso di emergenza o di gravi calamità naturali, purtroppo sempre più frequenti.

Si tratta dell’ex capannone degli autobus Zanetti in via Calamar a Rivoltella. E’ un’operazione da 2,2 milioni di euro, di cui 1,2 milioni per l’acquisto e il resto per i lavori di adeguamento.

L’amministrazione: «Percorso lungo. C’era la necessità di una sistemazione degna e decorosa per le associazioni che operano sul territorio, soprattutto i Vigili del Fuoco, che hanno una sede ormai in stato di degrado».

L’immobile in via Calamar ha una superficie di 1.473 mq, più 250 di primo piano. Al piano terra ci sarà la Croce Rossa e al primo piano i Vigili del Fuoco. le campate centrali saranno riservate alla città di Desenzano, quindi all’Amministrazione.

I dubbi del PD. Ha detto il consigliere Maurizio Maffi: «Ospiterà Vigili del Fuoco e Croce Rossa, ma non si parla di Protezione Civile e neppure del Nucleo volontari di sommozzatori benacensi. Inoltre è mancato un tavolo di confronto con i Comuni. Non siamo contrari al Polo delle emergenze ma siamo contrari a questa procedura. Avremmo preferito un percorso più condiviso con il territorio, i Comuni, le associazioni».

Valentino Righetti: «Condivido quanto detto da Maffi. Volevamo il Polo delle emergenze ma con un investimento più oculato, che tenesse conto della situazione che stiamo vivendo. Con 1,5 milioni potevamo fare tutto su aree comunali. Invece l’operazione ideata dall’Amministrazione ha un costo enorme, 2,2 milioni. Gli altri Comuni – come Sirmione, Pozzolengo e Lonato, che si erano detti disponibili a mettere la propria quota, circa il 48%, – perché non sono stati coinvolti? Perché caricare tutto sul cittadino desenzanese quando il servizio è intercomunale?».

Il sindaco Guido Malinverno: «Quello spazio è adeguato, non è più grande di quello che serve. E’ un investimento, l’edificio ha una notevole potenzialità di superficie da realizzare. I 360 mq di portico potrebbero essere chiusi. Se domani decidessimo di alienare il valore dell’immobile resterà molto alto. Desenzano è centrale. Quella zona è vicina alle tangenziale, all’autostrada, all’ospedale. Tutti i sindaci hanno concordato su questa localizzazione strategica. Quello è il luogo migliore per fare un Polo delle emergenza. Ci sono spazi anche la Protezione civile e i sommozzatori».

La posizione del Movimento 5 Stelle: «Abbiamo condiviso questo processo fin dalle fasi iniziali, ritenendo questo investimento, se pur oneroso, un passo importante per il futuro e per la sicurezza dei cittadini; abbiamo quindi deciso, nonostante alcuni punti che richiederanno ulteriori approfondimenti, di votare a favore di questo ulteriore atto formale. Riteniamo l’area individuata idonea all’utilizzo previsto, vicina alla tangenziale e alle principali vie di accesso alla città, e sufficientemente ampia per accogliere i mezzi di soccorso. Un altro aspetto che abbiamo valutato positivamente è stata la scelta di recuperare un capannone inutilizzato da tempo e in stato di abbandono per riqualificarlo anziché costruirne uno ex-novo consumando ulteriore suolo, quando possibile è sicuramente la strada migliore da percorrere. Restano tuttavia alcune perplessità che andranno chiarite, tra queste sicuramente la mancata partecipazione da parte del corpo di Protezione Civile locale, che al momento non sembra interessata ad insediarsi in questa struttura, poi le modalità con cui verrà gestita la compartecipazione dei comuni limitrofi che oggi usufruiscono dei servizi dei Vigili del Fuoco, ancora tutte da definire, infine un approfondimento sui costi effettivi sia di realizzazione che poi di gestione del complesso. Insomma un quadro non ancora definitivo ma che crediamo, se adeguatamente gestito, possa portare ad un miglioramento delle condizioni generali di sicurezza della nostra città».

L’acquisto del capannone alla fine è stato approvato con 11 favorevoli, 4 contrari e un astenuto.

Qui (dal minuto 4h 29′ 40″) la discussione in Consiglio comunale.

 

 

 

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