Desenzano più verde: “No alla nuova scuola nel prato alberato”

DESENZANO DEL GARDA - Comunicato del Comitato spontaneo di cittadini "Desenzano più verde", impegnato nella battaglia a tutela e salvaguardia dell'area interessata dal progetto della nuova scuola media nel prato alberato accanto al Parco del Laghetto

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del comitato Desenzano più verde:

«Ieri, 20 Luglio 2021, il Comitato “Desenzano + verde” ha incontrato l’amministrazione, su invito di questa ultima, per rispondere in merito alla petizione promossa dal comitato firmata da oltre duemila cittadini desenzanesi, in cui si chiede di non costruire la nuova scuola sull’area verde in prossimità del Parco al Laghetto.

I fondatori del Comitato presenti hanno subito chiarito che l’area in questione è, a parer loro, parte integrante del Parco del Laghetto. La nostra delegazione, che da richiesta doveva essere di massimo 6 persone, comprendeva: tre insegnanti (di cui un rappresentante di Legambiente ed una di Slowfood per il Garda), un operatore del settore specializzato in turismo eco sostenibile, una residente nell’area e il promotore della prima petizione on line. L’amministrazione era rappresentata da ben 12 persone: sindaco, 4 assessori, alcuni consiglieri comunali di maggioranza, un dirigente e l’addetto stampa ufficiale della giunta.

La petizione indicava 4 motivi per cui, secondo i 2076 firmatari, non si deve costruire la nuova scuola in un sito tanto apprezzato dai residenti ed utilizzato tanto quanto il rimanente verde del Parco.

In primis, siamo per la difesa del verde pubblico e respingiamo quanti volessero indicarci come detrattori di una scuola bella e funzionale, né tantomeno delegati di alcun partito. Ribadiamo che il prato verde alberato su cui si vuole edificare è da intendere parte integrante del Parco del Laghetto; di parere opposto il sindaco, che non considera l’area parte del Parco per cui, a livello normativo, si potrà costruire. L’esiguità degli spazi, la dislocazione logistica sbilanciata e l’annoso problema del traffico, a parer nostro, degne di ampia condivisione magari attraverso dibattiti pubblici, sono state poi respinte dal sindaco con fredda formalità legislativa; in particolare è stata rimandata ai Dirigenti scolastici la gestione dei flussi dell’utenza scolastica territoriale.

In merito al traffico indotto, poi, il primo cittadino si dichiara ottimista. In attesa dei risultati della perizia idrogeologica recentemente fatta, condividiamo pienamente l’osservazione del nostro sindaco che ha dichiarato «Fare una scuola in un buco è assurdo».

Consapevoli che l’Amministrazione deve fornire entro 60 giorni dalla protocollazione della Petizione una risposta scritta “motivata” al Comitato promotore, secondo quanto previsto dal Regolamento del Consiglio o secondo quanto previsto dallo Statuto, attendiamo il responso.

Ringraziamo l’Amministrazione per l’incontro e le risposte, ma prendiamo atto che nessuna delle nostre istanze è stata accolta e che, quindi, si vuole comunque procedere a costruire.

Consapevoli di aver intrapreso un erto percorso, solamente iniziato, invitiamo quanti volessero aiutarci ad unirsi in questo nobile ed utile cammino».

 

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