Petizione online per salvare l’antico borgo di Balbiana dal cemento e dalle auto

MANERBA - Raccolta firme di un gruppo di cittadini su change.org contro «la scellerata decisione annunciata poche settimane fa dall'attuale amministrazione di Manerba del Garda di cementificare e riempire di auto il cuore dell'antico borgo di Balbiana».

Residenti e amanti di questa fragile frazione, protetta dalle Belle Arti e indicata come sito di interesse del Fai, hanno protestato rivolgendosi alla Soprintendenza e attivando una raccolta firme online che in poco tempo hanno già superato il centinaio di adesioni (clicca qui: https://chng.it/RMWHDrnvLx).

Questo il testo della petizione:

«Nel comune di Manerba del Garda c’è un piccolo borgo antico chiamato Balbiana. E’ fuori dalle principali rotte vacanziere lacustri, ma chi lo frequenta ne ammira la  stupenda vista sul lago e l’integrità del suo centro caratterizzato da mura del 1400. Compreso un preziosissimo arco in pietra passato alle cronache nel 2016 quando un incidente lo aveva gravemente danneggiato, ricostruito due anni dopo grazie all’attenzione della Soprintendenza delle Belle Arti  e con grande risalto sui media (ne avevamo scritto qui, ndr).

Ebbene, nel cuore di questo borgo, appena sotto l’arco di pietra, l’amministrazione comunale il 24 novembre  ha comunicato ai cittadini di voler procedere all’ampliamento del parcheggio pubblico esistente, una storica presenza perfettamente incastonata nel contesto, con 25 nuovi posti auto sacrificando una porzione dell’unico spazio verde pubblico esistente (che comprende anche un piccolo anfiteatro). Lavori ai quali è interessato un adiacente rustico con fienile al posto del quale verrebbe costruito un complesso residenziale di ben 15 unità abitative.

Da Google Maps una immagine della zona interessata dal progetto, con l’anfiteatro di Balbiana.

Si tratta di lavori di forte impatto ambientale e architettonico in una zona da sempre sottoposta a tutela della Soprintendenza delle Belle arti della Provincia di Brescia, ente che ha in mano le sorti di questo progetto in attesa di approvazione.

In base alle poche informazioni elargite dal sindaco ai cittadini, si tratterebbe di un progetto che a gran parte dei residenti appare architettonicamente devastante oltrechè inutile. Un progetto di ampliamento del parcheggio molto simile era infatti già stato bocciato anni prima dalla popolazione. Bocciato perchè si tratta di un parcheggio semideserto per 10 mesi l’anno che si riempie soltanto nei due mesi estivi, quando le poche attività turistiche del borgo attirano più clienti.

Lo sventramento dell’area – continua la petizione – non è quindi un’esigenza dei residenti ma piuttosto delle attività private avviate negli ultimi anni. Se la giunta avesse a cura le esigenze dei cittadini residenti potrebbe quindi risolvere la questione riservando loro degli spazi nel parcheggio esistente. La scelta di ampliare il parcheggio nel cuore di un piccolo borgo antico al contrario, è invece evidentemente dettata dalla volontà di fare l’interesse delle attività turistiche private – tra cui, guarda caso, una fa capo a un consigliere comunale – che vorrebbero garantire un servizio di parcheggio comodo e pubblico, pagato quindi dai contribuenti.

I residenti e amanti di Balbiana si oppongono a questa visione miope e arrogante dell’amministrazione che ha deciso di privilegiare gli interessi di pochi privati sacrificando il bene pubblico.

E per questo hanno segnalato la situazione alla  Soprintendenza e attivato una raccolta firme online che in poco tempo hanno già superato il centinaio di adesioni: https://chng.it/RMWHDrnvLx.

Alle attività turistiche – che certamente vantano diritti ed esigenze legittime – una giunta illuminata e attenta alla conservazione dell’ambiente e dei beni architettonici e storici potrebbero offrire loro soluzioni alternative di buon senso e di buona volontà. A cominciare dall’aumento dei posti auto nei parcheggi pubblici che già circondano questo piccolo borgo.

Ci sarebbe poi da riflettere anche sul tipo di turismo che il Garda e le sue amministrazioni dovrebbero attirare e stimolare. E’ noto che in tutto il mondo si va verso un turismo rispettoso e sostenibile, ma sul lago non sembrano essersene accorti.

Sarà capitato a molti di visitare qualche borgo antico della splendida Italia centrale lasciando l’auto fuori dalle mura e fare due passi per raggiungere il centro. E’ normale sia così, è normale che l’uomo di adatti alle limitazioni strutturali di un contesto antico. Sul Garda, e in particolare a Manerba, sembra che la regola sia invertita: il territorio deve adattarsi alle esigenze di un turista che non è disposto a fare due passi e che vuole portare la sua auto fin sotto il tavolo del ristorante.

 

 

I commenti sono chiusi.