Desenzano, Terzi (Pd): “La minoranza non può fare da stampella, serve chiarezza politica”

DESENZANO DEL GARDA - Come abbiamo scritto il Consiglio d'insediamento del Malinverno bis si è concluso con un nulla di fatto per la mancanza del numero legale. Sulla questione interviene Stefano Terzi.

«Ieri sera in Consiglio Comunale – scrivono i consiglieri di minoranza Bernardo Comini, Beatrice Gabusi, Andrea Palmerini, Maria Vittoria Papa (Pd) e Stefano Terzi (Desenzano Progetto Futuro, PD e Viviamo Desenzano) – la maggioranza non aveva i numeri per garantire il numero legale. Desenzano era senza una maggioranza politica in aula.

Questi i fatti: dopo la convalida degli eletti prende la parola la consigliera Carella e comunica che Paolo Abate è il candidato della maggioranza a presiedere il Consiglio. 

Una candidatura imposta, senza alcun tipo di confronto con la minoranza. La maggioranza – continua la nota della minoranza – però pretendeva che i consiglieri di minoranza rimanessero in consiglio per permettere loro di votare il Presidente, un Presidente che sarebbe stato debole e monco in quanto votato da una minoranza, quando il Consiglio Comunale ha bisogno di essere guidato e rappresentato con autorevolezza.

La mancata elezione del Presidente del Consiglio non blocca il funzionamento della macchina amministrativa, non ha conseguenze dirette per i cittadini. Il Sindaco può nominare tutta la giunta, come ha già iniziato a fare ieri nominando Stefano Medioli vice Sindaco e assessore al Bilancio e la Cristina De Gasperi assessore all’ecologia, giovani ed istruzione. Giunta che già tarda a vedere la luce, chiaro sintomo di difficoltà politiche.

Non si è mai vista una consiliatura che inizi senza una maggioranza politica, per noi è fondamentale che questo accada per il bene di Desenzano. Una settimana non cambia nulla per l’amministrazione comunale, tutti noi abbiamo pieno rispetto delle situazioni personali dei singoli, ma serve chiarezza politica per ben iniziare il mandato.

Abbiamo dato pubblicamente al Sindaco e alla maggioranza la nostra disponibilità per incontrarci e trovare una soluzione condivisa, un cambio di passo rispetto al passato per ridare lustro alla Presidenza del Consiglio, figura di garanzia che non deve essere oggetto di mercato delle poltrone.

Stigmatizziamo infine la grave scorrettezza di sindaco e maggioranza nel continuare con proprie dichiarazioni a seduta sciolta. Una seduta sciolta non può continuare al solo scopo di criticare gli assenti senza che questi possano replicare.

È stato perpetrato – concludono i consiglieri di minoranza – uno sfregio ai regolamenti, al solo il scopo di scaricare su altri le proprie gravi responsabilità politiche».

I consiglieri del Pd in occasione della prima seduta consiliare.

 

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