Calano i costi energetici, interrotta la cassa integrazione

TOSCOLANO - Dietrofront in cartiera a Toscolano. Cala il costo dell'energia. A sorpresa la fabbrica riapre. Rientrano al lavoro 217 operai per i quali era previsto un periodo di cassa integrazione dal 17 al 26 settembre.

La notizia della chiusura degli impianti era stata ufficializzata giovedì 15 settembre, al termine dell’incontro tra azienda e sindacati provinciali (ne avevamo scritto qui), quando la cartiera del Gruppo Burgo aveva confermato la cassa integrazione dal 17 al 26 settembre per la maggior parte dei 227 dipendenti.

Ieri, mercoledì 21, il contrordine. Gli operai sono stati richiamati al lavoro e oggi la produzione è ripresa.

Una decisione maturata, a quanto pare, in seguito a un «calo nei costi energetici» che consente alla fabbrica di tornare ad produrre in modo economicamente sostenibile, cioè non in perdita.

Dall’azienda arrivano rassicurazioni sul futuro («Sono stati assunti 29 operai in due anni, e se ne stanno per assumere altri tre il mese prossimo») e le commesse non mancano: la carta prodotta qui (in particolare carta alimentare, carta speciale per etichette, quelle, per capirci, che si usano anche sui pacchi Amazon, o quelle “metallizzate” per le bottiglie di birra) ha mercato.

Ci si chiede se effettivamente la cartiera sia riuscita a strappare contratti favorevoli per le forniture energetiche o se siamo di fronte a manovre speculative di complessa interpretazione. Vedremo come andranno le cose nei prossimi mesi.

Cartiera Toscolano
Veduta aerea della Cartiera di Toscolano.

 

 

I commenti sono chiusi.