Lupo morto a Nago, l’esame del veterinario rileva un colpo d’arma da fuoco

NAGO - La prima ispezione del veterinario sulla carcassa del lupo rinvenuto giovedì 16 febbraio in località Castel Penede di Nago Torbole ha consentito di rilevare che l’animale è stato vittima di un bracconiere.

È stata dunque scartata l’ipotesi dell’investimento che era emersa in un primo momento. Si tratta del primo caso di uccisione di un lupo con arma da fuoco noto in Trentino dal ritorno della specie 13 anni fa.

«L’esemplare – fa sapere in una nota la Provincia autonoma di Trento – era stato recuperato dal Corpo forestale trentino, dopo la segnalazione della locale Sezione cacciatori. Si rendono ora necessari gli approfondimenti a cura dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, che avrà il compito di accertare con precisione le cause della morte dell’animale. Sulla base del referto, il Corpo forestale trentino procederà con la denuncia contro ignoti».

«Uno dei temi posti all’attenzione dei Comitati per l’ordine pubblico e la sicurezza e degli incontri con il Ministero è proprio quello della convivenza tra uomo e grandi predatori. Una convivenza che necessita di regole che sono indispensabili perché la loro assenza può produrre atti di autoregolamentazione adottati dal singolo», sono le parole del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e dell’assessore all’agricoltura e foreste Giulia Zanotelli.

 

 

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