La Patria chiamò, dall’attentato in Afghanistan alla rinascita

SALO' - Stasera, martedì 18, incontro pubblico con il Primo Maresciallo Luca Barisonzi, alpino rimasto invalido in Afghanistan nel 2011, Croce al Valore dell’esercito, atleta paralimpico nella squadra del Ministero della Difesa di tiro a segno.

L’alpino Luca Barisonzi, classe 1990, rimase coinvolto il 18 gennaio 2011 in un attentato in Afghanistan, che lo ha reso tetraplegico. Era alla sua prima missione vicino a Herat.

Barisonzi ha fatto parte dal settembre 2010 al gennaio 2011 del contingente italiano in Afghanistan, dove è rimasto solo quattro mesi perché un terrorista, camuffato da soldato afghano, gli ha sparato, ferendolo all’altezza della clavicola e ledendo così una vertebra cervicale e una toracica. Barisonzi è diventato tetraplegico ed è costretto a vivere su una sedia a rotelle.

Lunghe cure ed il continuo impegno nell’attività di riabilitazione, durante i nove mesi di ricovero al Niguarda e sei in una clinica svizzera, hanno consentito a Barisonzi di ottenere un sufficiente grado di autonomia. Durante il lungo ricovero all’ospedale Niguarda di Milano, con l’aiuto della professoressa Paola Chiesa, ha voluto racchiudere nel libro «La Patria chiamò. La vita di un alpino dalla missione alla rinascita» i ricordi, i sogni e le speranze che lo hanno accompagnato dall’arruolamento alla missione in Afghanistan.

I due incontri con Barisonzi in programma a Salò si propongono di trasmettere ai giovani studenti e a tutta la
cittadinanza i valori che emergono dalla sua esperienza di alpino e di uomo: se una persona ha passione, resilienza, costanza e determinazione può, nonostante tutto, raggiungere qualunque traguardo e realizzare i propri sogni.

Infatti il Primo Maresciallo, nonostante la disabilità è riuscito a raggiungere tutti gli obiettivi che si era posto e ad affrontare numerose sfide. Memorabile, dopo l’incidente, la scalata al Rifugio Capanna Regina Margherita, il più alto in Europa, posto a 4554 metri sul Monte Rosa, con l’utilizzo di una speciale carrozzina cingolata.

Barisonzi terrà a Salò due conferenze. La prima si terrà nella serata di martedì 18 aprile 2023, alle 21 presso l’auditorium dell’Istituto Battisti, aperta a tutta la cittadinanza e con la partecipazione della Sezione Salò-Montesuello con i suoi 56 gruppi, delle autorità civili e militari e di tutti i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma del territorio comunale.

Il secondo incontro con Barisonzi si terrà nella mattinata di mercoledì 19 aprile, sempre presso l'auditorium del Battisti, e sarà dedicato agli studenti delle classi quinte superiori dei
tre Istituti secondari di secondo grado presenti a Salò ( liceo Fermi, liceo Medi e Istituto Battisti).

Chi è Luca Barisonzi

Nasce a Voghera nel 1991 e nel 2008 si arruola nel corpo degli Alpini. Nel 2010 da giovane Caporalmaggiore di 21 anni parte per partecipare alla missione in Afghanistan, nello specifico nell’avamposto di Bala Murghab. In data 18 gennaio 2011 Barisonzi resta ferito in un attentato in cui perde l’uso delle gambe. Per quanto avvenuto in Afghanistan Barisonzi vieni insignito della Croce al Merito dell’Esercito Italiano con questa motivazione: “Giovane graduato alpino, in servizio presso un avamposto nell’area di Baia Murghab, riusciva a far palesare le reali intenzioni di un militare afghano che con atteggiamento anomalo si avvicinava al perimetro difensivo.

In particolare, consentiva di limitare le conseguenze dell’azione stragistica grazie allo spiccato intuito, alla straordinaria chiarezza d’intenti e all’esemplare determinazione, pur rimanendo, nel corso dell’evento, gravemente ferito”.

 

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