Friuli un grande amore, la solidarietà di Salò in un libro

SALO' - Rivive in un libro la grande azione di solidarietà attuata dagli scout di Salò nei confronti della popolazione del Friuli colpita dal terremoto del 6 maggio 1976. Il volume, edito da Liberedizioni, si intitola «Friuli un grande amore» e sarà presentato venerdì 19 alle 20.30 in biblioteca.

Quasi fosse il secondo capitolo di una serie inaugurata tre anni fa con la pubblicazione di “Operazione Pineta, un bosco che rinasce”, la Comunità Vecchi Scout di Salò realizza una seconda opera che recupera la memoria di momenti fondamentali delle attività svolte anni fa nell’ambito delle esperienze del mondo scout. “Friuli un grande amore” quasi si inserisce nella scia di quella prima pubblicazione, risalente al 2020.

L’opera verrà presentata venerdì 19 maggio alle ore 20:30 presso la Biblioteca di Salò. Pubblicato da Liberedizioni, questo nuovo volume intende fare memoria della grande azione di solidarietà e di fratellanza attuata dagli scout di Salò nei confronti dei fratelli terremotati al tempo del dramma friulano del 1976.

La storia inizia proprio nel maggio di quell’anno, all’indomani del terribile terremoto che il giorno 6, colpì il Friuli, causando circa mille morti e ampia distruzione su gran parte della regione della Carnia.

L’allora capo-clan del Salò 1, Pasquale Maggi, dopo essere stato in Friuli con gli Alpini di Salò nel giugno di quell’anno, trasmise l’invito diramato su scala nazionale dall’AGESCI a invitare i gruppi scout ad organizzarsi per eventuali campi di lavoro o semplicemente per portare solidarietà, beni di prima necessità, aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto.

Il primo campo di lavoro vide protagonisti un gruppo di scout salodiani che nel settembre del 1976 si recarono a Tarcento e da subito strinsero amicizia con alcuni abitanti di una sperduta e quasi dimenticata frazione montana: Sammardenchia.

 

Da allora per ben dieci anni, in più occasioni, gli scout di Salò e quelli di San Felice del Benaco parteciparono a veri e propri campi di lavoro. Numerosissimi sono stati i ragazzi che in quegli anni si sono recati a Sammardenchia per portare il loro messaggio di solidarietà e di fratellanza; un messaggio che si esplicò nella realtà attraverso l’amicizia con alcuni abitanti di quella frazione: un’amicizia che dura tuttora.

I nostri scout erano presenti anche alle celebrazioni del decennale (1986) e del ventennale (1996) del terremoto del Friuli. Insieme a loro, anche una numerosa delegazione di salodiani, e tra questi la nostra banda musicale. L’amicizia di lunga durata è stata riconfermata sei anni fa dalla consegna di una simbolica targa che, consegnata nelle mani di Pasquale Maggi, vuole significare il ringraziamento degli abitanti d Sammardenchia agli amici di Salò. In essa, gli scout salodiani sono descritti come fratelli e amici. Il libro “Friuli un grande amore”, infatti, reca come sottotitolo “la fratellanza e la solidarietà scout nel terremoto friulano del 1976”.

 

Gli autori, Roberto e Paolo Maggi, lo hanno potuto realizzare grazie alla documentazione raccolta dallo zio, Pasquale Maggi. Documentazione iconografica e cartacea che ha permesso di ricostruire tutta la vicenda dei campi di lavoro.

Si è ritenuto doveroso ricordare i nomi di tutti i partecipanti, le date precise delle attività, e soprattutto il linguaggio delle immagini, più eloquente di tanti discorsi. Un libro illustrato, quindi, che però non tralascia nulla di quella che è stata la storia di una lunga amicizia. Un inno all’amicizia potremmo dire!

Un sicuro e riuscito tentativo di salvare la memoria di quegli eventi. Rivivono in questo libro vicende di fraternità, di lavoro, di sacrificio. Ma anche risate, momenti conviviali, impegno, solidarietà e fratellanza scout.

 

 

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