Homerus, appello per il porticciolo

GARGNANO - Il progetto di vela autonoma per non vedenti rischia di perdere la sua base nautica. La concessione è scaduta e andrà a gara. L'appello: "Considerate l'aspetto sociale e inclusivo, non prevalga sempre quello economico”.

Il progetto di vela autonoma per non vedenti di Alessandro Gaoso rischia di perdere il suo porto. L’associazione fa base da anni all’ex darsena Bettoni di Bogliaco, di proprietà demaniale, ma la concessione scadrà il 31 dicembre 2023.

E l’Autorità di Bacino Laghi Garda e Idro ha comunicato che il porticciolo sarà messo a gara, assegnato al miglior offerente. Ma Homerus non ci sta: «Non abbiamo i fondi per partecipare a una gara commerciale».

Le ragioni del sodalizio sono state messe nero su bianco in una lettera che Gaoso ha inviato all’Autorità di bacino, che riportiamo integralmente.

«Abbiamo ricevuto la vostra informativa relativa alla predisposizione del bando di gara del rinnovo della concessione demaniale 335/2014, relativa al porticciolo sito in Bogliaco (comune di Gargnano), in scadenza al 31.12.2023. Nella comunicazione, si cita l’importo di Euro 3.228,00, quale indennizzo che l’eventuale subentrante dovrà versare a favore di Homerus.

Abbiamo scritto “eventuale subentrante” perché non è nostra intenzione accettare che il rinnovo della concessione venga gestito tramite gara per 2 semplici ragioni:

  • La prima è che non abbiamo le risorse economiche per partecipare alla gara
  • La seconda, ben più importante, è che non riteniamo giusto e corretto indire una gara commerciale per assegnare l’utilizzo di un porticciolo che è stato interamente recuperato e implementato allo stato attuale da Homerus.

Quando ci è stato offerto 20 anni fa, il porticciolo era completamente insabbiato, e le erbacce crescevano rigogliose sull’ intera area, rendendolo di fatto inutilizzabile. Noi però abbiamo messo in campo tutte le nostre risorse, e lo abbiamo dragato e scavato la base per oltre 2 metri di profondità, lo abbiamo dotato di prismi di cemento armato per fissare gli ancoraggi delle barche, abbiamo rinforzato tutti i muri laterali e piantumato l’entrata del porto, spendendo più di 50.000.000 di vecchie Lire.

Il porticciolo in concessione ad Homerus.

 

Abbiamo investito molto denaro, senza mai avere un tornaconto economico, ma esclusivamente per renderlo pienamente fruibile e adatto alla nostra attività di vela autonoma per ciechi ed ipovedenti, a cui è riservato in maniera esclusiva.

Nonostante le numerose richieste, Homerus non ha mai ceduto alla tentazione di trarre guadagno dalla struttura, ma è sempre stato a disposizione esclusiva dei velisti ciechi e ipovedenti, e ci risulta che sia l’unico al mondo esclusivamente dedicato a loro.

Sporadicamente è stato anche offerto come supporto al vicino Circolo Vela Gargnano, in occasione di grande manifestazioni veliche, ma sempre gratuitamente. E’ chiaro quindi, che Homerus è del tutto avulso da una logica commerciale, che è invece alla base dalla gara per la nuova assegnazione, che valuta prettamente l’aspetto economico dell’offerta.

E’ necessario trovare un modo che possa garantire ai velisti ciechi e ipovedenti la certezza di disporre di una base per la propria attività velica, e dare ad Homerus la possibilità di poter proseguire con il proprio progetto di inclusione. Dovrebbe essere un vanto per il demanio italiano, e per il lago di Garda, annoverare nel proprio patrimonio un porticciolo ad usa sociale (ripetiamo unico al mondo), dedicato esclusivamente a ciechi e ipovedenti, gestito da un’associazione no-profit che lo gestisce a proprie spese.

Vi chiediamo cortesemente di prendere in maggiore considerazione e dare il giusto peso all’aspetto sociale e inclusivo dell’attuale utilizzo del porticciolo di Bogliaco, senza ridurre tutto ad un semplice calcolo commerciale, che umilia l’attività degli attuali utilizzatori.

Confidiamo – conclude la lettera di Gaoso – che possiate comprendere appieno le motivazioni della nostra opposizione, e che possiate rivalutare/modificare il procedimento di assegnazione del porto».

Vedremo se l’appello di Homerus sarà colto.

Alessandro Gaoso, ideatore e anima del progetto Homerus.

Il progetto Homerus

Il progetto Homerus è stato fondato nel 1996 dallo skipper Alessandro Gaoso per consentire anche a chi non vede di andare in barca a vela.

Il sistema si basa su gps parlanti e boe sonore che consentono a ciechi e ipovedenti di intuire la rotta da seguire. Nato sul Garda, il progetto si è diffuso in tutto in mondo, grazie all’intraprendenza del suo vulcanico ideatore.

In 27 anni di attività Homerus ha portato in barca e istruito centinaia di velisti con problemi alla vista, facendoli veleggiare oltre le colonne d’Ercole e partecipare a campionati italiani, europei e mondiali. Se per strada li individuiamo per il bastone bianco, sul Garda li riconosciamo dal colore delle vele: marrone antico in alto e bianco in basso.

 

 

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