Federico Murero e Giorgia Priarone trionfano al 38° Triathlon internazionale di Bardolino

BARDOLINO - Ancora un doppietta italiana al triathlon internazionale di Bardolino. La 38a edizione della gara su distanza olimpica, una delle più longeve in Europa che ha dato i natali al movimento della triplice italiana, ha incoronato due atleti che per la prima volta nella loro carriera sono stati in grado di conquistare la corona in riva al lago di Garda.

In ambito maschile, il sorprendente Federico Murero (Tri Team Brianza) ha centrato un clamoroso successo in 1h54’54”davanti a Gregory Barnaby (707), vincitore nella passata edizione, al traguardo in 1h55’17”, e Matteo Montanari (Venus Triathlon), che chiude in 1h55’35”. Seguono Davide Ingrillì, Stefano Rigoni, Franco Pesavento, Marco Arnaudo, Emanuele Faraco, Alessandro Galeazzo e Nicola Duchi.

Tra le donne, assolo vincente di Giorgia Priarone (707) che arriva sulla finish line in 2h09’29” e precede Federica Frigerio (Venus Triathlon), 2h11’55”, e Eva Serena (Raschiani Triathlon Team), 2h12’10”. Ai piedi del podio, Lilli Gelmini, a segno lo scorso anno, poi Denise Cavallini, Chiara Cavalli, Alice Bagarello, Sara Sandrini, Jennifer Paglia e Arianna Castellan.

I vincitori.

 

Tuffo alle 12:30 in punto dall’ormai consueto pontone, pochi istanti dopo il decollo dell’elicottero delle riprese che accompagna le prime fasi di gara. Nella gara donne, sono Gelmini e Cavallini le migliori in acqua, seguite da Sandrini, Doro, Berta, Forstner (Ger), Cavalli e Priarone.

Proprio quest’ultima sarà devastante in bici: compiuto il ricongiungimento, Giorgia tira dritto, assume saldamente il comando della gara e arriva da sola alla seconda transizione siglando il miglior parziale sulle due ruote; inseguono Frigerio, Cavallini, Serena, Gelmini e Cavalli. Nei primi chilometri di corsa, la Frigerio prova a far saltare il banco partendo a tutta, ma Priarone non si lascia intimorire e continue del suo passo fino al traguardo e porta a casa il bottino pieno del triathlon internazionale di Bardolino. Frigerio cala leggermente, ma difende una preziosa piazza d’onore davanti a Serena, che strappa il terzo posto a Gelmini.

Gara maschile tirata sin dalla prima frazione: dai 1500 metri di nuoto nel Benaco, emergono per primi Montanari, Murero, Ingrillì, Arnaudo, Mutti, Rigoni e Galeazzo, staccati a poco meno di un minuto Pesavento, Secchiero e il campione in carica Barnaby. In bici si spinge e le prime pendenze si fanno sentire: davanti rimangono in cinque, Montanari, Ingrillì, Murero, Arnaudo e Rigoni che procedono di buona lena sino alla seconda transizione, scongiurando il rientro di Barnaby, autore di un’azione solitaria sui pedali che gli ha consentito di galleggiare in sesta posizione. Di corsa, gli uomini di testa prima si studiano, poi cominciano a pagare gli sforzi accumulati nelle prime due frazioni: a metà della terza frazione, al comando ci sono Ingrillì e Murero, poi inseguono Montanari, Rigoni, Arnaudo e Barnaby. Gli ultimi 2 km rimescolano le carte: Ingrillì crolla, Murero prende il comando e si invola verso una strepitosa vittoria, un sorprendente Barnaby risale sino alla piazza d’onore e Montanari difende con i denti il podio.

 

“Non me l’aspettavo questa vittoria, è stato bellissimo davvero bellissimo, vincere qui è qualcosa di incredibile – dichiara Federico Murero – Ho capito che era il giorno giusto quando Ingrillì non è andato via della prima fase della corsa: io ho controllato, tenendo il mio passo e gestendo la respirazione, poi al settimo chilometro ho realizzato che poteva essere la mia giornata. Sono davvero contentissimo, mentre mi avvicinavo al traguardo quanti sacrifici si fanno per arrivare sul gradino più alto del podio”.

“Un’emozione unica, avevo un conto in sospeso con Bardolino, con questo tifo, con questo pubblico, ormai queste zone sono la mia seconda casa – dice la trionfatrice Giorgia Priarone -. Ho capito dal nuoto che era la giornata giusta, non avevo troppo ritardo dalle battistrada e quando sono rientrata su di loro ho tirato dritto provando a fare una gara di testa, in solitaria. Sono scesa con un bel vantaggio e ho gestito la frazione di corsa come volevo. La bici è stata molto importante, soprattutto in una gara come questa. Bardolino è davvero speciale, è un evento in cui si sente il calore di tutti in ogni angolo del percorso”.

 

“Una gara bellissima anche quest’anno, all’insegna del bel tempo e degli atleti italiani che hanno monopolizzato il podio – dice Fabio Sala, assessore allo sport del Comune di Bardolino – L’organizzazione è stata impeccabile: il lavoro di tutte le persone che ci mettono anima e cuore ha reso questa 38a edizione ancora una volta impeccabile: devo ringraziare tutto il G.S. Bardolino e Dante Armanini, che con la sua passione ha portato il triathlon di Bardolino a questi livelli, una delle gare più amate in Italia e non solo. Ogni triatleta dovrebbe gareggiare qui almeno una volta: la gara è organizzata magnificamente e il paesaggio che si scorge lungo i percorsi è davvero incantevole”.

 

CLASSIFICHE

Uomini

1. Federico Murero (Tri Team Brianza) 1h54’54”

2. Gregory Barnaby (707) 1h55’17”

3. Matteo Montanari (Venus Triathlon) 1h55’35”

4. Davide Ingrillì (707) 1h56’01”

5. Stefano Rigoni (Run Ran Run) 1h56’49”

6. Franco Pesavento (Granbike Triathlon) 1h57’19”

7. Marco Arnaudo (Cuneo 1198) 1h57’33”

8. Emanuele Faraco (Terra dello Sport) 1h57’47”

9. Alessandro Galeazzo (G.P. Triathlon) 1h58’54”

10. Nicola Duchi (Doloteam) 1h59’33”

Donne

1. Giorgia Priarone (707) 2h09’29”

2. Federica Frigerio (Venus Triathlon) 2h11’55”

3. Eva Serena (DDS) 2h12’10”

4. Lilli Gelmini (Revelo) 2h13’42”

5. Denise Cavallini (DDS) 2h14’27”

6. Chiara Cavalli (Raschiani Triathlon Team) 2h14’50”

7. Alice Bagarello (Run Ran Run) 2h18’49”

8. Sara Sandrini (Venus Triathlon) 2h20’31”

9. Jennifer Paglia (Team Panda) 2h24’44”

10. Arianna Castellan (Uno Team Cittadella) 2h25’43”

 

Le parole di Dante Armanini in chiusura della 38a edizione del Triathlon di Bardolino

Sembra scontato, quasi banale dirlo, ma il 38° Triathlon internazionale di Bardolino è stato, ancora una volta, memorabile, Sì, perché la macchina è ripartita dopo la sosta forzata a causa della pandemia e un’edizione 2021 che portava con sé gli strascichi del Covid-19, perché è tornato il clima di festa di sport che da sempre distingue questo evento, perché la gioia di vedere quasi 1200 atleti tuffarsi da quel pontone è stata unica.

“Ho rivissuto momenti di grande soddisfazione – dice a bocce ferme il patron del Triathlon di Bardolino Dante Armanini – ma la gioia più grande me la regalano sempre gli atleti che ogni anno affollano questa storica zona cambio. Ho ricevuto tante pacche sulle spalle, tanti saluti calorosi e affettuosi da parte dei partecipanti, sia da coloro i quali vengono a Bardolino da diversi anni, sia da parte di chi si è avvicinato da poco a questo sport: questa è davvero una grande soddisfazione: gli atleti ti ringraziano perché sanno e percepiscono che stai facendo qualcosa per loro e lo fai come nessun altro lo fa”. Dai gazebo per attendere il via all’ombra, all’acqua per rinfrescarsi prima partenza, per concludere con un magnifico pasta party (con le introvabili ciliegie) e l’atteso taglio della maxi torta in 3D.

 

Armanini continua con dei doverosi ringraziamenti. “In primis, al Comune di Bardolino che crede in questa manifestazione da sempre, ci supporta economicamente e non solo, ma un ringraziamento caloroso e di cuore va a tutti i volontari che hanno compiuto un lavoro impagabile che inizia molto prima della partenza e si conclude molte ore, anzi, giorni dopo le premiazioni. I volontari ci sono per tutti, per quelli che si contendono la vittoria e il montepremi e per chi va piano, che lotta per stare nel tempo limite o vuole semplicemente arrivare al traguardo”.

Ancora un’edizione da grandi numeri: 12.960 le bottiglie d’acqua distribuite, 143 i tag nelle stories di Instragram (@triathlonbardolino), 2 km di transenne disposte, 8 ponti costruiti per l’occasione (per garantire e agevolare il transito di pubblico e pedoni e per consentire agli atleti impegnati della frazione di corsa di “scavalcare” il tracciato ciclistico), 80 metri quadrati di deposito borse sorvegliato, 180 panini e 70 kg di pasta serviti al pasta party oltre a 4 diversi tipi di frutta e 6 maxi crostate, 46 minuti di volo dell’elicottero per le riprese aeree delle immagini televisive e fotografiche, 1 ledwall con le immagini in diretta della gara per consentire a pubblico, accompagnatori e appassionati di seguire al meglio ogni momento della gara. “Tutto ciò grazie ad una lunga serie di collaborazioni costruttive e appassionate – conclude Dante Armanini – lavoriamo sodo per rendere sempre speciale questo momento: è la gioia dei partecipanti che ci ripaga”.

 

 

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