L’elicottero rabdomante in azione sul Garda

LAGO DI GARDA - L’elicottero con la grande antenna esagonale torna a sorvolare il Garda. Il suo compito è cercare falde acquifere e sorgenti. Leggi qui per saperne di più.

In questi giorni è in azione sul Garda l’elicottero con appesa la grande antenna esagonale che cerca falde acquifere, il cui segnale può arrivare fino a 300 metri sotto terra.

Si tratta di un’attività di acquisizione dati del sottosuolo mediante tecnica elitrasportata denominata “skytem” predisposta da A2a in collaborazione con ATO e Acque Bresciane.

L’operazione, come era stato spiegato da A2a, non è dannosa alla salute e non arreca nessun altro rischio ma potrebbe spaventare animali e volatili.

Le ricerche si svolgono nell’ambito di un progetto promosso da Regione Lombardia denominato «CE4WE Approvvigionamento energetico e gestione della risorsa idrica nell’ottica dell’Economia Circolare», svolto in collaborazione con l’Università di Pavia Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente.

Il progetto si prefissa i seguenti risultati:

• un significativo avanzamento delle conoscenze circa il ciclo idrologico e i possibili impatti su questo derivante dalle pratiche attuali di gestione del territorio in termini di inquinanti tradizionali ed emergenti;

• sviluppare una capacità di predizione dell’impatto dei cambiamenti climatici in atto sul ciclo idrologico, implementando i modelli a scala di bacino con moduli di simulazione numerica della risposta alle variazioni climatiche simulando diversi scenari possibili.

L’area di studio è stata quindi ampliata sulla base di valutazioni congiunte con l’Ufficio d’Ambito di Brescia, al fine di ricostruire i modelli geologico e di flusso a scala di bacino, e comprende il settore della valle del Fiume Chiese compreso tra la sponda occidentale del lago di Garda e le Prealpi bresciane orientali.

 

L’acquisizione dei dati del sottosuolo nell’areale di studio avviene mediante una innovativa tipologia di prospezione geofisica elitrasportata, che consiste nell’acquisizione di dati elettromagnetici tramite il metodo geofisico AEM (Airborne Electro-Magnatic).

I dati ottenuti da tale indagine, oltre a essere di importanza per lo sviluppo del progetto, forniranno utilissime indicazioni per la gestione e salvaguardia degli acquiferi captati a scopo idropotabile. L’acquisizione di dati elettromagnetici è effettuata con il sistema elitrasportato SkyTEM che consiste in emissione di campi elettromagnetici a basse intensità in grado di raggiungere profondità di 200-300 m nel sottosuolo.

L’attrezzatura, agganciata ad una distanza di circa 20 m dall’elicottero, si compone di un trasmettitore dalla forma anulare, un ricevitore, un GPS, due tiltmetri (per la misura del pitch e roll dell’elicottero) ed infine da due altimetri laser per la misura della quota. L’acquisizione tramite il sistema SkyTEM rientra nelle metodologie di indagine indirette, quindi non invasive, con impatto sull’ambiente nullo.

La tecnica SkyTEM è stata già utilizza in altre zone europee con densità di popolazione simili a quelle della Provincia di Brescia. Tra i lavori più celebri portati a termine grazie all’impiego della suddetta tecnica, si cita la redazione della Carta Geologica Nazionale da parte del Servizio Geologico Danese (GEUS). I risultati di tale indagine sono inoltre stati determinanti per la mappatura delle valli sepolte che, in Danimarca, rappresentano i principali serbatoi idrici. Negli ultimi anni tale tecnica è stata impiegata anche in Italia in molteplici progetti che hanno visto la collaborazione di Università ed enti pubblici, quali il Centro Nazionale di Ricerca (CNR), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e il CAP di Milano. Si tratta quindi di una tecnica già pienamente rodata anche in territorio italiano, tecnica che ha inoltre riscosso il pieno consenso della popolazione e delle istituzioni locali.

Si precisa – segnala A2a – che la strumentazione utilizzata non è dannosa in alcuna maniera alla salute della popolazione, né rappresenta rischi alcuni per infrastrutture o altre strumentazioni elettriche. Si tiene a precisare, inoltre, che l’acquisizione avverrà al di fuori dei centri abitati, in ambiente extraurbano ed interesserà unicamente le aree verdi.

La prospezione avviene a bassa quota, con l’anello trasmettitore a circa 30 m dal piano campagna, o dalle cime degli alberi o altre infrastrutture. Al fine di evitare infondati timori nella popolazione si suggerisce di informare preventivamente la popolazione residente nelle zone sorvolate. Il rumore dell’elicottero associato alla prospezione potrebbe altresì arrecare fastidio o spavento ad animali quali cavalli, visoni, uccelli. Si consiglia di avvisare allevatori o proprietari di tali animali presenti sui vostri territori.

Si precisa infine che la ditta incaricata per l’esecuzione dell’indagine, Skytem Surveys APS (Dyssen 2, Aarhus, Danimarca), ha la piena responsabilità di acquisire i permessi di volo dalle autorità competenti, quindi l’indagine verrà effettuata previa acquisizione dei permessi di volo rilasciati dall’Aeronautica Militare. Durante il volo non verranno acquisite né foto, né video.

 

 

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