“Grazie ragazzi” con Albanese al castello di Desenzano

DESENZANO DEL GARDA - Martedì 11 alle 21.30 in castello la rassegna Desenzano Cinema Estate propone il film del regista Riccardo Milani. Ce ne parla Camilla Lavazza.

Info a questo link: https://www.cipiesse-bs.it/desenzano/

Trama

Antonio è un attore in difficoltà che viene convinto da un cinico collega ad accettare di seguire un progetto di laboratorio teatrale “di 6 ore con saggio finale” in un carcere.

Dopo questa prima esperienza, Antonio, affezionatosi ai detenuti, convince la direttrice del carcere a lasciargli mettere in scena con loro “Aspettando Godot” di Samuel Beckett. Nonostante la difficoltà del testo, i cinque protagonisti, grazie al loro impegno, riescono a calcare il palcoscenico di veri teatri…

 

Critica

Questo film è l’approdo finale di una serie di passaggi che partono dalla realtà (un fatto realmente accaduto in Svezia) per passare da un documentario che ne racconta la storia (Les Prisonniers de Beckett del 2005 diretto da Michka Saäl) che ispira una trama di finzione girata in Francia (Un triomphe, 2020, con la regia di Emmanuel Courcol in cui il protagonista era il sempre bravo Kad Merad) e viene infine riproposta e adattata alla situazione italiana dal regista Riccardo Milani, con Antonio Albanese nei panni dell’attore-regista.

Nonostante tutte queste trasposizioni il film non perde la sua freschezza, grazie soprattutto ai bravissimi protagonisti e ad una buona dose di ironia nella trama, con un tocco da classica commedia all’italiana che non guasta e stempera la drammaticità del carcere, rendendo la storia divertente e mai banale, con molti momenti imprevedibili che ne movimentano l’andamento.

Ammirevole innanzitutto Antonio Albanese, a cui sono riservati alcuni dei momenti più esilaranti (il doppiaggio porno al cellulare davanti all’armadietto dei visitatori) ed intensi (il monologo finale sul palco del magnifico Teatro Argentina di Roma), sempre misurato e a suo agio nella parte dell’attore abile ma sfortunato, convinto dal cinico ex amico (Fabrizio Bentivoglio, incarnazione del professionista egocentrico fino al ridicolo, interessato solo alle sovvenzioni) a seguire il patetico progettino di sei ore da cui scaturirà poi (non per magia ma grazie al disinteressato impegno di Antonio) un’occasione umana di riscatto, di crescita, di vita.

Veramente bravi i quattro (più uno) professionisti che riescono a trasformarsi in credibili carcerati, attori dilettanti, che diventano infine degli autentici attori.

Ciascuno è ben caratterizzato: Damiano (il secco) con la balbuzie che si scioglie in un urlo liberatorio nel bellissimo e difficile monologo di Lucky, Aziz dalle molte vite (immigrato, poeta, assassino) che ha vissuto sulla sua pelle alcune delle battute di Vladimiro che pronuncia in scena, Mignolo che desidera solo stare con sua moglie ma si innamora davvero del teatro, il silenzioso Radu che stupisce tutti in più di un’occasione.

E poi ci sono Christian e Diego in lizza per la parte di Estragone, perché non si può mostrare solo ciò che è bello e positivo, come se fosse una di quelle favolette che, secondo il “progettino”, sarebbero adatte da far mettere in scena ai detenuti trattati come bambini idioti. Con questi due personaggi la realtà, che spesso è ingiusta ed assurda, irrompe veramente in scena. Il Diego di Vinicio Marchioni (così bravo da rubare la scena al mattatore Albanese) è forse il personaggio più sfaccettato del copione e si trasforma sotto i nostri occhi man mano che scopriamo le sue reali intenzioni, senza eliminarne completamente i lati oscuri, il tutto grazie all’efficace espressività del suo interprete.

“Grazie ragazzi” è un film sulla potenza del teatro e dell’arte nella vita umana, perfino la più sfortunata, l’arte che rende liberi pure nell’esistenza più sacrificata, ma è anche un film sull’attesa (a partire della scelta del testo di Beckett, selezionato proprio perché adatto ad essere compreso da persone che non fanno altro che aspettare…) e sull’impegno, in cui vediamo i “ragazzi” lavorare duramente, ogni giorno, per due mesi e venire redarguiti con severità da Antonio quando non sono concentrati.

Lo sottolineerà anche la seria ma umana direttrice del carcere (ottimamente interpretata da Sonia Bergamasco) quando farà notare ai carcerati che Antonio ha rinunciato al compenso e sta lavorando gratis perché si è affezionato a loro, vuole che lo spettacolo riesca e che loro siano soddisfatti, dimostrando una passione totalizzante e profonda che fa impallidire di vergogna la mania istituzionale dei vacui “progetti” fini a se stessi, fatti solo per raggranellare fondi e mettersi in mostra.

“Grazie ragazzi”, con simpatia e con i toni scanzonati della commedia, punta tutto sul valore dell’impegno per raggiungere gli obiettivi e con semplicità ci ricorda la soddisfazione di realizzare qualcosa con cura ed entusiasmo, riscoprendo il testo di Beckett, “in cui non succede nulla, per due volte” nel modo più immediato e più vero.

Camilla Lavazza

 

Scheda del film

REGIA RICCARDO MILANI

SOGGETTO E SCENEGGIATURA MICHELE ASTORI, RICCARDO MILANI

tratto dal film Un triomphe scritto da Emmanuel Courcol e Thierry de Carbonnières diretto da Emmanuel Courcol e liberamente ispirato alla vera storia di Jan Jonson prodotto da Agat Films & Cie Marc Bordure, Robert Guédiguian ©2020 Agat Films & Cie – Les Productions du Ch’timi

Personaggi e interpreti

ANTONIO: ANTONIO ALBANESE

LAURA: SONIA BERGAMASCO

DIEGO: VINICIO MARCHIONI

AZIZ: GIACOMO FERRARA

MIGNOLO: GIORGIO MONTANINI

DAMIANO: ANDREA LATTANZI

ETTORE: NICOLA RIGNANESE

GIUDICE DI SORVEGLIANZA: IMMA PIRO

CHRISTIAN: GERHARD KOLONECI

MARIANNA: LILIANA BOTTONE

RADU: BOGDAN IORDACHIOIU

e con MICHELE: FABRIZIO BENTIVOGLIO

FOTOGRAFIA SAVERIO GUARNA

MONTAGGIO PATRIZIA CERESANI, FRANCESCO RENDA

MUSICHE ORIGINALI ANDREA GUERRA

SCENOGRAFIA MARTA MAFFUCCI

COSTUMI ALBERTO MORETTI (asc)

TRUCCO MARTINA COSSU (antepac)

ACCONCIATURE TERESA DI SERIO

FONICO IN PRESA DIRETTA GAETANO CARITO (aits), VINCENZO URSELLI (aits)

AIUTO REGIA VANESSA POZZI

CASTING ANTONIO ROTUNDI

ORGANIZZATORE GENERALE MICHELA ROSSI

PRODUTTORE ESECUTIVO FRANCESCO BELTRAME

PRODUTTORI DELEGATI MARCO CAMILLI, MARGHERITA CHITI, LUIGI PINTO, LUDOVICA RAPISARDA

PRODOTTO DA CARLO DEGLI ESPOSTI, NICOLA SERRA, MARIO GIANANI, LORENZO GANGAROSSA

UNA PRODUZIONE PALOMAR, WILDSIDE SOCIETA’ DEL GRUPPO FREMANTLE e VISION DISTRIBUTION

IN COLLABORAZIONE CON SKY, PRIME VIDEO, TEODORA FILM

DURATA 117 minuti

 

 

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