Si rinnova a Magasa il rito settecentesco del Sacro Triduo
MAGASA - Oggi, venerdì 18, sabato e domenica 21 alle 17 è in programma la spettacolare accensione della «macchina» del triduo nella chiesa di Sant’Antonio.
Il Sacro Triduo di Magasa si celebra ogni anno il venerdì, sabato e domenica successivi al 17 gennaio, festa del patrono Sant’Antonio Abate.
Si tratta di un’antica tradizione devozionale per commemorare i defunti e adorare il Santissimo Sacramento. La realizzazione della complessa “Macchina del Triduo” è a cura della Confraternita del Santissimo Sacramento, all’interno della quale le cariche definite “Corpo del triduo” vengono assegnate ogni due anni.
Sono così suddivise: Priore è la carica più alta, l’Esattore amministra le offerte per celebrare le 6 messe previste in suffragio di ogni confratello defunto, i Petoc raccolgono le offerte per la realizzazione del Triduo coadiuvati dalle Petoche che fanno la questua solo il sabato. I fondi raccolti dai Petoc e dalle Petoche vengono consegnati al Sindaco della Confraternita che li utilizzerà per affrontare tutte le spese necessarie per realizzare l’imponente Macchina del Triduo.
Per montarla occorrono due giorni ed è costituita da una struttura sulla quale vengono montate 365 candele, una per ogni giorno dell’anno, che vengono accese dai Confratelli durante l’omelia del celebrante, coperti dietro l’imponente telo ricamato che viene sollevato quando tutte le candele sono state accese per onorare il Santissimo Sacramento.
Le 365 candele simboleggiano il suffragio dei defunti per ogni giorno dell’anno.
Tale ricorrenza è molto sentita dalla popolazione e attrae a Magasa durante il suo svolgimento anche la maggior parte degli emigrati che rientrano al paese per fornire il loro contributo realizzativo.
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