Veneto, ordinanza di Zaia: stop allo struscio sul lungolago

VENETO - Luca Zaia in diretta ha illustrato l'ordinanza regionale anti assembramenti che sarà in vigore da sabato: «Con questa ordinanza diventiamo una sorta di zona gialla plus».

Ha detto Zaia nella consueta conferenza stampa quotidiana: «Abbiamo 54mila dipendenti, medici ed infermieri, che si stanno struggendo le giornate per curare questi pazienti. Sono degli eroi, ma sarebbe meglio dirlo una volta di meno e comportarsi bene una volta di più. L’ordinanza è il segno dei tempi: in un mondo che rispetta le regole non servirebbe. E’ un po’ come un fallimento: dover scrivere un’ordinanza sapendo che stragrande maggioranza dei veneti si comporta bene, dobbiamo stabilire regole per tutti perché che in pochi manca il buon senso. Non è un atto di prevaricazione o coercizione. Vogliamo rimettere in fila i principi fondanti che sono utili in questa battaglia. Senza collaborazione di tutti non ne veniamo fuori».

L’ordinanza avrà l’intesa del ministro Speranza e mette in fila alcune raccomandazioni:

Da venerdì dopo la mezzanotte fino al 3 di dicembre, in Veneto si applicano le seguenti misure:

  • obbligatorio l’uso corretto della mascherina fuori dall’abitazione, ad eccezione bimbi sotto 6 anni, soggetti con disabilità e durante l’attività fisica intensa
  • Nel caso di momentaneo abbassamento della mascherina per fumare e consumare cibo va assicurata la distanza minima di un metro
  • va portata anche sui mezzi pubblici e nella propria abitazione o in abitazioni altrui in presenza di non conviventi
  • consentito svolgere attività sportiva, attività motoria e passeggiate all’aperto presso parchi pubblici, aree verdi e rurali e parchi pubblici purché con la distanza di almeno 2 metri per l’attività sportiva e di 1 metro per ogni altra attività e in ogni caso al di fuori di strade e piazze. «Non si va – commenta Zaia – a far la vasca o lo struscio in corsi, spiagge e lungolaghi». 
  • stop alla passeggiata in centro storico, sul lago, in spiaggia, in tutti i luoghi dove è possibile l’assembramento
  • nei supermercati e nei negozi entra solo una persona per nucleo familiare fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni
  • Niente mercati in area pubblica o privata se i sindaci non hanno disposto Piani che prevedano regole di specifiche
  • Si raccomanda di garantire le prime due ore di apertura dei negozi prevalentemente l’accesso agli over 65  
  • Sono sospese nelle scuole primarie e secondarie le lezioni di ginnastica, di canto e con strumenti a fiato, considerate a rischio elevato alle scuole elementari e medie
  • stop alla vendita di bevande e alimenti dopo le 18. Dalle 15 alle 18 si può solo consumare da seduti
  • vietata consumazione di cibi e bevande all’aperto sul suolo pubblico
  • nei giorni prefestivi (il sabato) le grandi e medie strutture di vendita, compresi i complessi commerciali, sono chiusi al pubblico salvo per farmacie, parafarmacie, alimentari, edicole, tabaccherie.
  • nei giorni festivi (la domenica) chiusi (oltre ai centri commerciali) anche tutti gli altri negozi di vicinato, salvo farmacie, parafarmacie, alimentari, edicole, tabaccherie. Fortemente raccomandata la consegna a domicilio
  • il trasporto pubblico locale su acqua, gomma e ferro: rimodulazione per garantire i servizi minimi garantendo al 50 per cento la capienza
  • competizioni sportive che si svolgono regolarmente in Veneto in conformità al Dpcm, gli sportivi e tutti gli accompagnatori provenienti da altri regioni possono accedere solo con test negativo antecedente a non più di 72 ore prima dell’evento
  • Multe da 400 a mille euro

Riassume Zaia: «La mascherina si porta sempre, anche passeggiando, si toglie solo per correre o in auto se si è soli o con conviventi. La si porta sempre nei mezzi pubblici. La passeggiata, camminata, corsetta o l’attività motoria non si fa in centro, nei luoghi turistici, in spiaggia al lago o in montagna, ma dove non c’è affollamento. Sabato e domenica centri commerciali chiusi. Alla domenica chiusi anche i negozi di vicinato,  tranne farmacie, parafarmacie, alimentari, edicole, tabaccherie. Questo per evitare lo struscio».

Conclude Zaia: «Meglio fare un sacrificio oggi che fare essere in zona rossa domani».

 

 

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