Il liceo classico raccontato dai ragazzi

0

SALÒ – Continua, ad opera del comitato di genitori «Insieme per il liceo classico Fermi», l’azione di promozione di questo indirizzo di studi. L’obiettivo è consolidare le iscrizioni per scongiurare la chiusura del classico.

Ottenuta la costituzione della IV ginnasio per l’anno scolastico in corso, ora l’obiettivo del comitato di genitori «Insieme per il liceo classico Fermi» è consolidare l’indirizzo anche per gli anni futuri, nella convinzione che un polo scolastico comprensoriale come quello salodiano non possa rinunciare a questo percorso di studi superiori, richiesto a gran voce più di vent’anni fa.

Per farlo è stata organizzata, in collaborazione con l’assessore comunale alla pubblica istruzione Pierantonio Pelizzari, una serie di eventi promozionali. Il primo appuntamento, rivolto agli studenti di terza media della zona e a tutti coloro che vorranno partecipare, è in calendario sabato 22 novembre, alle 20.30 al centro sociale Due Pini di via Montessori. Tema della serata: «Il liceo classico raccontato dai ragazzi». In buona sostanza è prevista la presentazione di questo indirizzo di studi dalla viva voce di chi, oggi, lo sta frequentando. Sarà un’opportunità per uno scambio di esperienze, domande e quesiti fra ragazzi. Ma si darà spazio anche alle testimonianze di chi, oggi, dopo aver fatto il classico, ha iniziato il percorso universitario.

«In dicembre e in gennaio – spiegano la presidente del Comitato, Marisa Mattiotti, e la sua vice Mara Bonvicini – seguiranno altri incontri nel vasto territorio che fa riferimento a Salò per i servizi scolastici». Sono inoltre in fase di organizzazione open day, campus, lezioni aperte e altre iniziative di promozione di questo indirizzoche più di una volta, negli anni scorsi, ha rischiato di essere soppresso definitivamente per carenza di iscritti (negli ultimi anni al Fermi già per due volte, nel 2010 e nel 2012, la IV ginnasio non era stata costituita per il mancato raggiungimento del numero minimo di studenti richiesto per attivare la classe). «L’obiettivo – dicono i genitori – è garantire ai ragazzi dell’Alto Garda, della Valtenesi e della Valsabbia una possibilità di scelta».

Lascia una risposta