Tra le pieghe di una vita

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TOSCOLANO – Domenica 29, alle 17.30 all’auditorium delle medie di Toscolano, Sergio Boem presenta il suo libro «Tra le pieghe di una vita», con letture a cura di Carlo Pardi e accompagnamento dell’arpista Eleonora Zanetti.

Sergio Boem (classe 1964, 5° Alpini), gardesano, appassionato di storia, alpinismo e ambiente, racconta in questo libro documentatissimo e appassionate la storia dei dimenticati uomini del battaglione Valcamonica attraverso documenti d’archivio e familiari, trovati tra le carte di casa e combinati a testimonianze, ricerche e visite nei luoghi della memoria.

La vicenda personale – quella del tenente Ubaldo Ingravalle, nonno materno dell’autore – si intreccia con i grandi avvenimenti nazionali e internazionali. Una piccola storia capace di raccontare il Novecento, le due guerre, la Repubblica di Salò, le foibe e l’esodo giuliano dalmata.

Con questo libro Sergio Boem si è peraltro meritato il premio IFMS (International Federation of Mountain Soldiers). L’IFMS è una federazione tra associazioni nazionali di soldati, in armi, congedati, di riserva o a riposo, con specifico addestramento montanaro. Vi fanno parte tutti gli associati Ana.

Questa la motivazione: «Quest’opera, oltre a rappresentare una testimonianza di rara umanità e sensibilità, si inserisce a pieno titolo nel novero delle memorie fondanti dell’alpinità, non limitandosi a ricostruire, con capillare ed acuta ricerca, le vicende belliche di un valoroso battaglione alpino, ma penetrando nella realtà quotidiana dei combattenti, restituendo al lettore figure ormai mitiche della Grande Guerra e realizzando felicemente collegamenti critici con il presente.

In definitiva, “Tra le piaghe di una vita” trascende il carattere di una semplice scrittura storico – memorialistica, per diventare un’autentica lettura di formazione: le vicende del protagonista, infatti, rappresentano un’eccellente metafora della storia nazionale, con episodi di grande bellezza, che meritano di essere conservati per essere tramandati ai giovani, e fenomeni dolorosamente negativi, la cui analisi è, se possibile, ancora più decisiva nella loro formazione di uomini e di cittadini. Per questo, l’opera di Sergio Boem risulta incarnare perfettamente gli ideali educativi, prima ancora che conservativi, che hanno sempre animato il premio IFMS».

L’ingresso alla presentazione è libero.

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