Franco Oneta, una vita in punta di matita

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DESENZANO – Alla Galleria Civica G.B. Bosio di Desenzano del Garda, fino al 5 febbraio, l’Associazione “Noalter de la ria del lac” presenta la storia artistica del fumettista desenzanese Franco Oneta.

La stagione espositiva 2016 del Comune di Desenzano del Garda si apre a Palazzo Todeschini con la mostra promossa dall’Associazione “Noalter de la ria del lac”, gruppo di appassionati sostenitori della cultura desenzanese, impegnati da molti anni a valorizzarla attraverso iniziative come il Premio alla Desenzanità, il Calendario Desensà e le esposizioni dedicate agli artisti del luogo. L’inaugurazione ha avuto luogo domenica 17 gennaio.

Quest’anno la scelta dell’Associazione è caduta su Franco Oneta, celebre fumettista e illustratore desenzanese d’adozione. Un gradito ritorno per coloro che già ne avevano apprezzato la precedente mostra a Palazzo Todeschini del 2012, e per tutti i visitatori che troveranno un’efficace sintesi del percorso artistico del disegnatore, intrecciato in modo originale alla vita e alla storia di Desenzano.

Quattro sono le sezioni in cui si articola la mostra “Una vita sul lago in punta di matita”, che prende avvio proprio dalla storia locale, presentata anche sul calendario Desensà 2016 in un confronto tra le immagini d’epoca e la rivisitazione fantasiosa di Oneta. Alle tavole umoristiche si contrappone la seria ricostruzione storica della vita di S. Angela Merici, patrona di Desenzano, arricchita di nuove tavole inedite e dalla versione a colori delle tavole esposte nel 2012. Un’opera unica nel suo genere, che valorizza la coraggiosa sostenitrice della fede, rivoluzionaria nella sua difesa della difficile condizione femminile dell’epoca, e che riporta allo sguardo la vita sulle zone del lago nel XV secolo.

Addentrandoci più specificamente nella storia dell’artista, troviamo la sezione dedicata al fumetto d’avventura, nucleo della sua produzione per molti anni e trampolino di lancio verso una notorietà mondiale nell’ambito del fumetto d’autore, soprattutto attraverso l’eroe della giungla Zembla, ma anche le riduzioni di testi classici e storie di eroi moderni o di fantasia (uno per tutti: Galaor, su testi di G.Luigi Bonelli, autore di TEX).

Ad essa segue la sezione dedicata alla maggiore passione di Franco Oneta, il disegno umoristico presentato in fumetti, illustrazioni e giochi per le maggiori testate dedicate al pubblico giovanile. Un mondo editoriale che intreccia stampa e televisione, affidando al disegnatore la trasposizione a fumetti di numerosi personaggi notissimi sugli schermi, creati e prodotti da mostri sacri come Hanna & Barbera, ma non solo.

La mostra si conclude infine con un tuffo nel mondo grafico più personale di Franco Oneta, dove  vivono i piccoli e grandi eroi nati dalla sua creatività e dal suo sguardo sulla realtà. Presentati in tavole pubblicate o inedite, si tratta di personaggi tutti da scoprire, testimoni della sua abilità e fantasia, ma anche del desiderio di guardare il mondo sorridendo, con ottimismo e curiosità.

La mostra è allestita presso la Galleria Civica G.B.Bosio, a Palazzo Todeschini, fino al 7 febbraio 2016.

Orari di apertura: martedì 10.30 – 12.30; giovedì- venerdì 15.30 – 19; sabato e festivi 10.30 – 12.30; 15.30 – 19.

Entrata libera; informazioni: www.noalterdesenzano.it ; [email protected].

Franco Oneta

Franco Oneta, una vita in punta di matita

Nato il 23 novembre 1934 a Casalbuttano (CR), dal 1965 Franco Oneta vive e lavora a Desenzano del Garda. Di famiglia modesta, a 11 anni scopre la sua attitudine al disegno grazie a un concorso bandito da “Il Vittorioso”. Dopo l’avviamento professionale, approfondisce gli studi artistici nello studio del pittore Enrico Felisari e pubblica le prime storie con l’editore Giurleo di Milano, realizzando, a soli 15 anni, fumetti e testi del personaggio Trottolo (in seguito ripreso dall’editore Bianconi con il nome di Trottolino).

Alla morte di Giurleo, Franco completa la sua formazione con corsi serali, fino al servizio militare. Da allora inizia a collaborare con il “Messaggero dei Ragazzi” (allora “S. Antonio e i fanciulli”) per cui crea nuovi personaggi umoristici (Anacleto, Pallino, Giuggiola e Lenticchia, Spiritello e Robin Poot,) cimentandosi inoltre nel fumetto classico “L’eroe di Roncisvalle”.  Approfondisce il fumetto d’avventura con gli editori Casarotti (“Billy Rock”), Gamba (“La follia di Kinowa”), Edizioni AVE (storie sul settimanale “Jolly”), fino all’Editrice la Scuola per cui realizza la riduzione di “Capitani Coraggiosi” e “I Ragazzi della via Paal” sul periodico “Esploriamo”, dove pubblica anche le storie umoristiche di “Gendarme 00”.

Dopo il matrimonio, Oneta inizia una lunga collaborazione con le Edizioni LUG di Lione, concentrandosi dal 1963 sulle storie di Zembla, eroe della giungla, una saga tra avventura e umorismo popolarissima in Francia e nei paesi francofoni. Un lavoro che durerà fino al 1980, coinvolgendo anche il fratello Fausto, a sua volta disegnatore. Contemporaneamente, la produzione di Franco per LUG si diversifica in altre serie: Bozart, Frank Universal, Wingo Scout, Rataplan, Il Piccolo Scout, Il Capitano Nero, Motoman, Fargo Jim, Galaor (con testi di G.Luigi Bonelli, autore di TEX), “I leoni delle Termopili” e “La stella a 5 punte”.

Realizzando la versione a fumetti del cartoon Oum le Dauphin Blanc (ristampata in Italia da Edigamma come Zum il delfino Bianco), Oneta riprende la sua passione per il disegno umoristico, che darà vita ai personaggi di Lilla, Leti e Mac Mac, Don Sempronio (sulla rivista “Madre”), Olivo lo sportivo (sul mensile “Piemme – Piccolo Missionario”, Ed.Nigrizia). Nel frattempo, si afferma in numerose rassegne nazionali e internazionali di disegno umoristico, caricatura e satira, come il Salone dell’Umorismo di Bordighera, con prestigiosi riconoscimenti.

La presenza di Oneta nell’editoria italiana si rafforza grazie a collaborazioni di lunga durata: “La settimana Enigmistica” su cui pubblica circa 10.000 vignette, e le Edizioni S.Paolo con “Il Giornalino”, “Gbaby”, “Famiglia TV”. Qui, trova nuove espressioni creative: biografie per I grandi del calcio, serie d’avventura come Ciass Airport, illustrazioni, tavole didattiche, copertine, Diario G, fumetti pubblicitari come Poochie e Robotix e moltissimi disegni umoristici. Nello stesso ambito traduce nuovamente a fumetti i disegni animati di notissime serie TV: Sherlock Holmes dei fratelli Pagot, Foofur, gli Snorky, e soprattutto i cartoons Hanna e Barbera: I Pronipoti, Gli Antenati, Yoghi e Scooby Doo. Non mancano altre incursioni nel mondo dei media: i disegni per il programma RAI “Natura con rabbia e con Amore”, la riduzione a fumetti del film “The Pagemaster” (premio Oscar per gli effetti speciali), un CD-Rom sul catechismo per bambini della S.Paolo audiovisivi.

Fino alla fine, Oneta continua la sua attività artistica, ben monitorata dagli appassionati del mondo dei fumetti e dell’illustrazione d’autore, che lo riportano periodicamente alla ribalta con nuove pubblicazioni e ristampe di valore. Nell’ambito desenzanese, la sua presenza discreta si evidenzia negli anni con la partecipazione ad eventi tradizionali come la Festa dell’Anitra, per cui realizza più volte portali decorati a sfondo umoristico, e con le mostre personali tra cui, a Palazzo Todeschini, “Una Matita lunga 40 anni” (1998) e “Franco Oneta: Viaggio nel mondo dei fumetti e dell’illustrazione tra fantasia e spiritualità” (2012) dove presenta anche una ricostruzione storica illustrata della vita di S. Angela Merici.

Muore a Castiglione delle Stiviere (MN) l’11 gennaio 2016.

Franco Oneta

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