Al MuSa i gioielli della liuteria contemporanea

SALÒ – Si intitola “Gasparo nell’anima” la nuova mostra aperta al MuSa di Salò. In vetrina viole e violini realizzati dal liutaio cremonese Bissolotti sul “modello Gasparo”.

Da sempre contrapposte nell’affermare la primogenitura del violino, Salò e Cremona si incontrano idealmente in occasione della mostra di liuteria «Gasparo nell’anima», curata da Roberto Codazzi e inaugurata l’altra sera al MuSa.

Una piccola esposizione, ma di grande suggestione, tutta basata su un apparente e stimolante ossimoro: uno dei più grandi liutai cremonesi del nostro tempo, considerato l’erede della grande tradizione classica degli Amati, dei Guarneri e di Stradivari, espone i suoi lavori dedicati alla liuteria classica bresciana, in particolare quella espressa dal suo massimo esponente, Gasparo Bertolotti “da Salò”.

Nella sezione del MuSa dedicata alla liuteria, sotto lo sguardo attento di Gasparo nella riproduzione in gesso del celebre busto marmoreo di Angelo Zanelli (di cui d’Annunzio ebbe a dire «Non si sa se stia aprendo il petto per trarne il violino o se stia aprendo il violino per mettervi il cuore»), sono allineati otto strumenti creati dal cremonese Francesco Bissolotti, genio della liuteria contemporanea.

Tutti pezzi privati, appartenenti alla collezione personale del loro creatore. L’esposizione racconta l’amore del liutaio verso Gasparo attraverso sette strumenti, due violini e cinque viole, in cui i modelli del sommo maestro salodiano «non sono pedissequamente copiati dall’epigono – spiega Marco Vinico Bissolotti, figlio di Francesco e liutaio egli stesso, giunto a Salò in rappresentanza del padre – bensì reinterpretati con occhio personale e con una scelta di materiali originale ed estrosa».

Fin dagli anni Sessanta Bissolotti iniziò a fare strumenti che si ispiravano ai modelli bresciani di Gasparo e Maggini, prediletti soprattutto negli Stati Uniti, dove i musicisti ne apprezzavano le grandi dimensioni, oltre al suono rotondo e generoso. Reinterpretazioni apprezzate poi in tutto il mondo e divenute un must dell’arte di Francesco Bissolotti. Al fianco dei sette strumenti realizzati sul modello Gasparo, una viola creata su modello Stradivari, al fine di mantenere vivo quel confronto fra le due scuole che da secoli rende rivali la liuteria bresciana e quella cremonese. «Sono strumenti – dice il curatore della mostra Roberto Codazzi – che sono quanto di più bello può offrire la liuteria contemporanea».

A far compagnia agli otto Bissolotti, l’austera mole del contrabbasso «Biondo», forgiato a fine Cinquecento da Gasparo, la perla più preziosa della sezione liutaria del MuSa. L’inaugurazione, presenti il sindaco Giampiero Cipani e il direttore del MuSa Giordano Bruno Guerri, è stata impreziosita da un momento musicale affidato a Lena Yokoyama, una delle migliori allieve di Salvatore Accardo, che ha eseguito musiche di Bach, Brahms e Massenet su un violino e una viola di Bissolotti.

Il contrabbasso "Biondo", in primo piano, durante l'esibizione di Lena Yokoyama, una delle migliori allieve di Salvatore Accardo.
Il contrabbasso “Biondo”, in primo piano, durante l’esibizione di Lena Yokoyama, una delle migliori allieve di Salvatore Accardo.

La mostra è allestita nella sezione dedicata a «Gasparo e la liuteria bresciana» e sarà visitabile fino al 10 gennaio 2017.

Vi si accede acquistando il biglietto d’ingresso al MuSa: intero 16 euro, ridotto 14 fino al prossimo 6 novembre. Con il medesimo biglietto il visitatore può accedere alla mostra «I tesori nascosti. Da Giotto a De Chirico» curata da Vittorio Sgarbi, così come alle altre due esposizioni curate dal critico d’arte («Il gran tour dei fotografi all’Expo 2015» e «Si può scolpire l’anima?») nonché alla mostra «Il culto del duce (1922-1945)», dedicata all’arte del consenso nei busti e nelle raffigurazioni di Mussolini. Compresa nel biglietto, ovviamente, anche la visita all’esposizione permanente del museo civico.

In luglio e agosto il MuSa è aperto dalle 10 alle 20 dal martedì al venerdì e dalle 10 alle 22 il sabato e la domenica; in settembre martedì-venerdì 10-18 e sabato-domenica 10-20; da ottobre al 10 gennaio martedì-domenica 10-18. È anche disponibile un biglietto cumulativo Vittoriale-MuSa. Info: 0365.20553; [email protected]; www.museodisalo.it.

Marco Vinicio Bissolotti, figlio del liutaio Francesco, con la violinista
Marco Vinicio Bissolotti, figlio del liutaio Francesco, con la violinista

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