Banca Valsabbina: approvato il progetto di bilancio 2020.

BRESCIA - Indicatori in miglioramento ed utile netto ad € 24,3 milioni (+20%). Erogati finanziamenti per quasi € 1 miliardo a sostegno dell’economia. Redditività aziendale in progresso, con dividendo previsto per € 0,13 per azione. Si rafforzano i “Ratio”, migliora la qualità del credito e si sviluppano nuove iniziative.

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Valsabbina, nel corso della seduta dell’1 Marzo, ha approvato il Progetto di Bilancio al 31 Dicembre 2020, che evidenzia un Utile Ante Imposte di € 33,7 milioni (+31% rispetto al 2019) ed un Utile Netto di € 24,3 milioni, in aumento del 20% rispetto allo scorso esercizio.

All’Assemblea dei Soci – in conformità alle disposizioni della Banca d’Italia – verrà proposta la distribuzione di un Dividendo unitario in denaro di € 0,13 per azione.

“Nell’ambito di un contesto particolarmente complesso e caratterizzato dalla Pandemia, è importante sottolineare che tale risultato – il migliore della storia della Banca – è stato raggiunto grazie all’impegno straordinario di tutte le strutture dell’Istituto, ma è anche diretto effetto della fiducia della clientela e dei Soci. L’auspicio e l’impegno degli Amministratori – considerato lo scenario incerto, ma tenuto conto della capacità di adattamento dimostrata dalla Banca – è di proseguire nel percorso di efficientamento dell’Istituto, cercando di dare stabilità ai risultati positivi di questi anni, confidando nel contempo in un miglioramento dell’economia”, ha preliminarmente dichiarato Renato Barbieri, Presidente di Banca Valsabbina.

Il presidente di Banca Valsabbina Renato Barbieri.

 

“I dati descrivono il nostro Istituto come una realtà in crescita, che crea valore, in grado di supportare il territorio e di rispondere alla complessità del contesto. Ci presentiamo inoltre alle nuove sfide che proporrà il mercato con migliori indicatori patrimoniali e di qualità del credito”, ha aggiunto Barbieri.

Nella tabella che segue sono quindi esposti i principali Aggregati Patrimoniali, raffrontati con l’esercizio precedente.

Dati in Euro migliaia

Dicembre 2020

Dicembre 2019

Variaz. %

Raccolta diretta

4.300.554

3.829.808

12,29%

Raccolta indiretta

2.145.273

2.110.635

1,64%

di cui gestita

1.456.401

1.280.773

13,71%

Raccolta complessiva

6.445.827

5.940.443

8,51%

Impieghi alla clientela

3.414.683

3.136.303

8,88%

di cui in bonis

3.274.966

2.959.693

10,65%

di cui deteriorati

139.717

176.610

-20,89%

Crediti deteriorati netti su impieghi netti

4,09%

5,63%

di cui sofferenze nette su impieghi netti

2,39%

3,06%

Fondi Propri phased-in

407.446

401.675

1,44%

CET 1 Ratio phased-in

15,92%

14,43%

TIER TOTAL Ratio phased-in

17,11%

15,77%

Patrimonio netto

373.636

346.737

7,76%

Utile netto

24.339

20.303

19,88%

 

Al 31 Dicembre 2020 la Raccolta diretta si è attestata ad € 4.301 milioni in aumento del 12% rispetto al 2019. Il trend di crescita è proseguito sia per effetto dell’attività commerciale sia per l’atteggiamento prudente e conservativo dei risparmiatori rispetto alle condizioni di incertezza riconducibili alla Pandemia. È infatti cresciuta la raccolta sui conti correnti (+21%), ma importante rimane il contributo dei time deposit (che comprendono anche l’ormai consolidato “conto deposito online”) e dei prestiti obbligazionari, anche al fine di garantire un profilo di liquidità nel rispetto delle indicazioni regolamentari.

La Raccolta indiretta si è attestata ad € 2.145 milioni, in aumento dell’1,6% nonostante il trend di mercato, condizionato dall’andamento incerto delle quotazioni. La raccolta indiretta relativa a fondi comuni e polizze assicurative ha infatti evidenziato un incremento del 14% attestandosi ad € 1.456 milioni a conferma dell’efficacia delle politiche commerciali attuate, caratterizzate da un’ampia gamma di prodotti offerti, e supportate da una rete di “Private Banker” in continua crescita. La Raccolta complessiva si attesta pertanto ad € 6.446 milioni (+8,5%).

Gli Impieghi a clientela ammontano ad € 3.415 milioni, in crescita del 9% rispetto al 2019. Di questi, gli Impieghi a clientela in bonis sono pari ad € 3.275 milioni (+10,7%). La Banca nel corso del 2020 ha messo a disposizione della clientela gli strumenti moratori di legge o interbancari ABI, nonché gli strumenti di liquidità previsti dai Decreti Governativi, valutando anche di concordare soluzioni ad hoc. A tale riguardo nel corso del 2020, sono state approvate circa 6.000 moratorie su finanziamenti, accogliendo la quasi totalità delle richieste pervenute, al fine di permettere alla clientela di poter superare questa delicata fase.

Le nuove erogazioni a medio termine hanno raggiunto livelli record, con circa 7.200 nuovi finanziamenti concessi per un importo complessivo di oltre € 970 milioni (+ 64% rispetto ai € 594 milioni del 2019), di cui circa n. 4.500 garantiti dal Fondo di Garanzia (ex 1.330) per un totale finanziato di € 570 milioni (€ 238 milioni nel 2019).

Relativamente al supporto alla finanza d’impresa, in collaborazione con operatori specializzati, la Banca ha riconfermato alle aziende creditrici nei confronti della Pubblica Amministrazione una proposta di cessione del credito pro-soluto, offrendo alle controparti interessate la possibilità di monetizzare anticipatamente ed a favorevoli condizioni i propri crediti. Il controvalore smobilizzato attraverso tale formula ha superato nel 2020 € 100 milioni e tra i clienti che ne hanno usufruito, oltre a numerose PMI, vi sono anche alcune note utility italiane.

I Crediti deteriorati lordi (“Non performing loans” o “NPL”), in continuità con il programma di derisking avviato ormai qualche anno fa, hanno subito un’ulteriore riduzione, passando da € 303 milioni ad € 261 milioni (- € 42 milioni). Anche nel corso del 2020 sono state perfezionate operazioni di cessione di crediti deteriorati che hanno permesso di anticipare gli obiettivi stabiliti nel “Piano NPL”, nel contempo è proseguito l’efficientamento dei processi di monitoraggio e di gestione interna del credito, rafforzando i presìdi nonchè i processi valutativi, al fine di mitigare al meglio i possibili impatti della Pandemia.

Il rapporto tra crediti deteriorati e totale crediti lordi (“NPL Ratio Lordo”) al 31 Dicembre 2020 si è quindi attestato al 7,3%, in sensibile riduzione dal 9,2% del 2019 (13% nel 2018). Anche il tasso di copertura dei deteriorati è migliorato passando dal 41,8% al 46,5% a fine 2020. Il totale dei Crediti deteriorati netti infine è passato da € 176,6 milioni ad € 139,7 milioni, con un NPL Ratio Netto che si è in conseguenza ridotto dal 5,6% al 4,1%. Il positivo trend di tali dati conferma pertanto l’importante miglioramento della qualità del credito della Banca, ben rappresentato dall’andamento del “Texas Ratio”; tale indicatore, che sintetizza la “capacità di assorbimento patrimoniale degli NPL”, si è infatti ulteriormente ridotto attestandosi al 38,4% (ex 52,3%).

Relativamente ai Coefficienti Patrimoniali di Vigilanza (c.d. phased in), si è registrato un incremento degli stessi con il Common Equity Tier 1 Ratio (c.d. Cet 1) al 15,9% ed il Tier Total Ratio al 17,1%, in aumento rispetto al 2019 (Cet 1 Ratio al 14,4% e Tier Total Ratio al 15,8%). L’incremento dei Ratio Patrimoniali ha tenuto conto anche delle intervenute variazioni normative, nonché dell’accantonamento dell’Utile di esercizio 2019, nel rispetto delle direttive emanate dalla Banca d’Italia nell’ambito dell’Emergenza pandemica. I Ratio Patrimoniali si confermano elevati e largamente superiori rispetto a quelli richiesti dalla Vigilanza.

Il Patrimonio netto al 31 Dicembre 2020 risulta in aumento ad € 373,6 milioni, comprendendo l’intero Utile netto del 2020 di € 24,3 milioni, la destinazione del quale sarà deliberata dall’Assemblea dei Soci.

Il numero dei Conti correnti aperti presso le filiali risulta in crescita, passando da n. 87.653 a n. 90.619 (+3%), a testimonianza dell’efficacia della strategia adottata, che punta a sviluppare al meglio i servizi offerti nei territori in cui opera la Banca, creando presìdi nei principali capoluoghi di provincia del Nord Italia. In tale ambito nel mese di Ottobre 2020 è stata aperta la seconda filiale nei pressi del cuore finanziario di Milano, in Piazzale Cadorna, mentre nel 2021 è prevista l’apertura della filiale di Parma per rafforzare la nostra presenza in Emilia Romagna.

Di seguito sono riportate le principali risultanze del Conto Economico al 31 Dicembre 2020.

Dati in Euro migliaia Dicembre 2020 Dicembre 2019 Variazione %
Margine d’interesse 83.200 73.348 13,43%
Commissioni nette 39.084 35.976 8,64%
Margine di intermediazione 152.440 125.684 21,29%
Rettifiche nette di valore per rischio di credito su A.F. -28.177 -17.364 62,27%
Risultato netto della gestione finanziaria 124.011 107.743 15,10%
Costi operativi -89.891 -81.466 10,34%
Utile ante imposte 33.699 25.725 31,00%
Utile netto 24.339 20.303 19,88%

 

Il Margine d’interesse è pari ad € 83,2 milioni, in aumento del 13% rispetto allo scorso esercizio, sia per effetto della dinamica degli impieghi, sia per la crescita degli interessi derivanti da titoli di debito in proprietà. Importante è stato anche il contributo derivante dagli interessi riconosciuti dalla BCE nell’ambito delle operazioni T-LTRO III, oggetto di recenti interventi finalizzati a sostenere l’economia europea.

Le Commissioni nette sono risultate in crescita raggiungendo € 39 milioni (+8,6%) grazie soprattutto all’aumento delle commissioni relative alla distribuzione di servizi di terzi, che comprendono anche il collocamento di prodotti relativi al risparmio gestito.

Il Margine di intermediazione risulta pari ad € 152,4 milioni, in incremento del 21%. Concorrono positivamente, oltre al margine di interesse e alle commissioni nette, anche i risultati consuntivati dalla gestione del portafoglio titoli, che ha beneficiato del progressivo miglioramento dei mercati finanziari anche per effetto degli interventi di Politica Monetaria.

Le Rettifiche di valore su attività finanziarie, al netto delle riprese, ammontano ad € 28,2 milioni (ex € 17,4 milioni del 2019). Tale crescita ha tenuto conto del mutato profilo di rischio conseguente al negativo andamento dell’economia reale, nonché di rivalutate ed aggiornate politiche di valutazione dei crediti. Il Risultato netto della gestione finanziaria si attesta pertanto ad € 124 milioni, in aumento di circa il 15% rispetto al 2019.

I Costi operativi ammontano ad € 89,9 milioni (+10%). L’incremento ha riguardato sia le spese del personale, aumentate per effetto delle dinamiche salariali afferenti il rinnovo del CCNL e per la crescita dell’organico aziendale (689 dipendenti a fine 2020, ex 645), sia le spese amministrative. Tale dinamica è giustificata dalla necessità di rafforzamento delle strutture centrali da un lato – per via delle rinnovate esigenze di compliance e per lo sviluppo di nuove forme di business – nonché, dall’altro lato, per l’apertura di nuovi presidi territoriali. Incidono inoltre sensibilmente i maggiori oneri relativi al salvataggio di banche in difficoltà ed al “FITD” per la “garanzia dei depositanti”, nonché le spese sostenute per fronteggiare l’Emergenza. Il Cost Income, indicatore di efficienza aziendale dato dal rapporto tra costi operativi e margine d’intermediazione, è comunque migliorato, scendendo al 59% (ex 65% del 2019).

 

L’Utile ante imposte ammonta ad € 33,7 milioni (+31%), mentre l’Utile netto si attesta ad € 24,3 milioni, in aumento di circa € 4 milioni rispetto al 2019. Il risultato conseguito, +20% rispetto allo scorso esercizio, conferma la buona performance della Banca che, ancorchè in un contesto pesantemente condizionato, è stata in grado di generare valore per gli azionisti. Il Rapporto tra l’utile ed il patrimonio netto medio (c.d. “ROE” o “Return on equity”), principale indicatore della redditività aziendale, si attesta quindi al 6,8%, tra i migliori nell’attuale scenario bancario tradizionale.

La rapida e forzata evoluzione del mercato bancario impone di avere ben chiara la strategia di sviluppo commerciale e di marketing, rinnovando l’offerta di prodotti e servizi e dando vita anche a nuovi segmenti di business. Tra le varie iniziative si segnala che sono state definite le modalità con cui supportare la clientela nell’ambito della realizzazione di interventi Superbonus 110%, mettendo a disposizione linee di credito dedicate e strutturando un efficace processo di compravendita di tali crediti, che ha già permesso di formalizzare l’acquisto di alcuni portafogli.

È continuata positivamente – in sinergia con la partecipata “Integrae Sim” – anche l’attività di Corporate Finance, al fine di poter supportare al meglio le imprese che intendono avvicinarsi al “mercato dei capitali”, e prosegue la strategia di diversificazione del portafoglio titoli, investendo in strumenti finanziari aventi come sottostante ad esempio crediti verso la P.A. o finanziamenti concessi da piattaforme Fintech, anche nell’ambito di progetti innovativi. A tale riguardo la Banca sta valutando di stringere partnership anche con aziende che operano nel mondo “Fintech” e della “finanza complementare” a conferma di un modello di business sempre attento a cogliere le nuove opportunità.

“I dati aziendali confermano il sostegno della nostra Banca al territorio nell’ambito di un contesto complicato ed incerto, che continua a condizionare famiglie ed aziende. Nel contempo i risultati ed i principali indicatori evidenziano solidità, efficientamento del modello di business ed il continuo impegno nel miglioramento della qualità dell’attivo, in coerenza con le linee strategiche. Confidiamo, pertanto, che gli sforzi effettuati dall’Istituto e la dedizione al lavoro delle strutture aziendali, consentano di continuare a creare valore mantenendo la propria autonomia e confermando il proprio ruolo di supporto e di sostegno al territorio.

Rivolgiamo infine un caloroso saluto e un sentito ringraziamento a Santo Ivano Beccalossi che ai primi di Gennaio – dopo 25 anni di appassionata e competente partecipazione alla vita e allo sviluppo della Banca – ha rassegnato le proprie dimissioni dal Consiglio di Amministrazione e dalla carica di Vice Presidente. Auguriamo inoltre buon lavoro al neo Vice Presidente Alberto Pelizzari ed al nuovo Consigliere Pier Andreino Niboli”, ha quindi concluso Barbieri.

Alberto Pelizzari.

 

 

Banca Valsabbina è una Società Cooperativa per Azioni, fondata nel 1898. È la principale Banca popolare di Brescia e da oltre centoventi anni sostiene la crescita e lo sviluppo economico del territorio, ponendosi come interlocutore sia per le famiglie che per gli artigiani, le piccole attività economiche e le PMI. Opera attraverso una rete territoriale che conta 70 filiali: 46 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona e 16 tra quelle di Bergamo, Bologna, Mantova, Milano, Modena, Monza-Brianza, Padova, Reggio Emilia, Torino, Trento, Treviso, Vicenza e Cesena. Impiega circa 690 dipendenti, gestisce masse per quasi 10 miliardi di euro e vanta un solido patrimonio, con il CET 1 Ratio pari a circa il 16%.

 

 

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