Quale futuro per la navigazione sul Garda?
LAGO DI GARDA - Sul lago ci si interroga su norme e sicurezza, sulla necessità di una navigazione dolce, sulla sostenibilità di certi natanti e della navigazione a motore. Il 2 ottobre assemblea tematica della Comunità del Garda a Toscolano.
Il Garda si interroga sul futuro della navigazione. I tempi – alla luce dei recenti fatti di cronaca, dell’evoluzione della nautica, delle nuove modalità di frequentazione delle acque (si pensi al kitesurf, al wing foil, al boom della subacquea) – impongono nuove strategie, regole più precise e approcci al passo con i tempi, più sostenibili.
A chiederlo sono i sindaci, a cominciare dai tre che in qualche modo sono stati coinvolti dalla tragedia del 19 giugno, quello di San Felice, nelle cui acque c’è stato l’incidente costato la vita a Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, 25 anni lei e 36 lui, ma anche quelli di Salò e Toscolano, i paesi dei due ragazzi.
All’appello dei Comuni ha risposto la Comunità del Garda, che ha convocato per il 2 ottobre a Toscolano un’Assemblea straordinaria tematica sul tema «Navigazione da diporto: prevenzione, sicurezza, soccorso» (ore 9.30, auditorium delle medie).
«La legge sulla navigazione sul Garda, prima e unica legge d’intesa interregionale in vigore in Italia – spiega il segretario della Comunità, Lucio Ceresa – ha ormai 20 anni, ma è stata concepita 30 anni fa. In questi decenni il mondo della nautica è cambiato. Ci chiediamo se le norme in vigore siano ancora attuali».
Sulle necessità tecniche di aggiornamento e modifica della legge interverrà il comandante della Guardia Costiera, Antonello Ragadale, che conferma: «C’è la necessità di mettere ulteriori paletti di sicurezza. Rispetto agli anni ‘80, ad esempio, il traffico sul lago è aumentato in modo esponenziale».
Filippo Gavazzoni, vice presidente della Comunità, affronterà la questione della sanificazione delle carene e quello del noleggio senza conducente: troppi, negli ultimi anni, gli incidenti causati da chi si mette al volante per una gita nel lago senza adeguate capacità di conduzione del mezzo o conoscenza dell’abc della navigazione.
Il sindaco di San Felice, Simone Zuin, porterà in assemblea l’esigenza di una «navigazione dolce», interrogandosi sulla sostenibilità delle dimensioni e della potenza di certi natanti. Lo stesso Zuin era già intervenuto in proposito all’indomani della tragedia del 19 giugno. «È giunta l’ora – aveva dichiarato Zuin – di aprire un sereno dibattito sulla navigazione sul Garda. Ciò non significa vietarla, ma migliorarla. Non significa avviare percorsi che faranno perdere posti di lavoro, ma spostarsi verso una riconversione che porti ad una navigazione dolce».
«Nessuno – dice Lucio Ceresa – pensa di abolire la navigazione a motore, ma certo servono nuove regole, rigide ed efficaci, e bisogna accompagnare il settore nel processo di abbandono dei motori a combustione, come sta avvenendo per le auto. È una prima riflessione cui dovrà seguire un confronto con gli attori della nautica, della vela, della cantieristica, del noleggio, del turismo».
Poi la palla passera alle tre Regioni del lago, per l’auspicato aggiornamento della normativa.
L’assemblea tematica della Comunità del Garda è aperta al pubblico.
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