Il Comune di Arco alla Staffetta cremisi per la pace

ARCO - Era presente anche l’amministrazione di Arco, martedì 19 alla Campana dei Caduti di Rovereto, alla tappa trentina della Staffetta cremisi per la pace. Testimonial d’eccezione: Francesco Moser, in sella a una bicicletta storica di ordinanza dei bersaglieri.

La Staffetta cremisi per la pace vuole ricordare il centenario della sepoltura del Milite Ignoto al Vittoriano, l’Altare della Patria di Roma, dall’Associazione nazionale bersaglieri in congedo, con l’appoggio di innumerevoli enti, istituzioni e associazioni, fra cui -partecipazione estremamente significativa- quello della Croce Nera d’Austria, associazione fondata nel 1919 che collabora con il Ministero della difesa austriaco per mantenere viva la memoria dei militari caduti nei conflitti mondiali.

La staffetta è partita infatti dal cimitero internazionale di guerra di Amras a Innsbruck, diretta ad Aquileia, da dove partì il corteo alla volta di Roma per la sepoltura del Milite Ignoto cento anni fa, e dove riposano ancora oggi le salme degli altri soldati non identificati, fra i quali il Milite Ignoto era stato scelto.

Il testimone affidato ai partecipanti in questo lungo percorso è la Campana della Pace, una replica della Campana dei Caduti Maria Dolens di Rovereto. La tappa di Rovereto è stata quindi il momento culminante della giornata trentina, e proprio per l’ultimo tratto del percorso, sul lungo e suggestivo viale delle bandiere che porta sotto la grande Campana che suona per i Caduti di tutte le guerre, anche la città di Arco è stata invitata a partecipare.

Nelle motivazioni del riconoscimento della cittadinanza onoraria, adottato il 18 ottobre dal Consiglio comunale di Arco su segnalazione dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), del Consorzio dei Comuni trentini e di diverse associazioni e istituzioni, forte è stato il richiamo alla figura simbolica del Milite Ignoto come monito a mantenere la pace e a ricordare il dolore per tutti i Caduti, nel rispetto e con pieno sostegno del principio fondamentale del ripudio della guerra presente nella nostra Costituzione: un messaggio perfettamente coincidente con quello della Staffetta cremisi, che sul testimone ha voluto replicare la scritta “Nulla è perduto con la pace, tutto può essere perduto con la guerra”.

Insieme all’assessore alla cultura Guido Trebo, che ha dato notizia del riconoscimento ufficiale della cittadinanza onoraria di Arco al Milite Ignoto, hanno partecipato alla cerimonia delegazioni del Gruppo Alpini di Arco e di altre associazioni d’arma, oltre a innumerevoli autorità e rappresentanti istituzionali. Presenti anche i sindaci di Rovereto Francesco Valduga e di Ledro Renato Girardi. La frazione conclusiva percorsa da Arco ha visto anche la partecipazione, in rappresentanza dei bersaglieri, del campione di ciclismo trentino Francesco Moser, che ha militato proprio nell’Arma dei bersaglieri e che ha percorso il tratto in sella a una bicicletta storica di ordinanza.

 

 

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