Appello ai pescatori: la frega è in ritardo, lasciate in acqua il coregone!

LAGO DI GARDA - Accorato appello dell'Unione Pescatori Bresciani ai pescatori ricreativi e professionisti nel giorno di apertura della pesca del coregone lavarello. Si cerca di salvare la naturale deposizione delle uova da parte della specie.

L’Unione Pescatori Bresciani pubblica un accorato appello che condividiamo.

«Oggi 20 gennaio alle ore 12 sarà dato il via libera alla pesca del coregone lavarello sul Garda, ma la frega è in ritardo! Lanciamo un accorato appello affinché si possa salvare la naturale deposizione delle uova da parte dei coregoni.

Chiediamo a tutti di prendere coscienza di quanto sarà grave pescare e trattenere femmine anche se consentito; i coregoni solo in questi ultimi due giorni hanno iniziato a dare i primi segnali di frega con tutte le femmine ancora gonfie di uova!

Non possiamo essere indifferenti di fronte a questa realtà per questo chiediamo a tutti i pescatori ricreativi e professionisti di attuare un fermo pesca volontario da protrarre almeno fino al 31 gennaio per poter salvare milioni di uova, il mini rinvio dell’apertura della pesca concesso dalle istituzioni solo per 5 giorni, come temevamo, non è bastato e non garantirà la naturale deposizione dei coregoni, tra l’altro già minacciati dai cormorani!

SALVIAMO LE UOVA!

Capiamo le passioni, capiamo il faticoso lavoro dei pescatori di professione e le loro necessità aziendali ma se siamo pescatori seri e amiamo il nostro lago, serve un sacrificio, dobbiamo in coscienza salvaguardare il suo Capitale naturale! Dobbiamo raccogliere i frutti non erodere il Capitale e prelevare pesci ancor prima che abbiano deposto le uova; cosa pescherà il pescatore di professione o quello ricreativo nelle prossime stagioni? Vogliamo proprio farci del male?

SAREBBE UN VERO E PROPRIO CRIMINE!

Con questo appello condiviso, si vuole salvaguardare il naturale mantenimento di una specie che, seppur al centro di una controversia legata alle indicazioni della vigente disposizione Ministeriale sulla gestione degli alloctoni, oggi rappresenta indiscutibilmente per il lago di Garda, una risorsa ben ambientata e importante.

Tante le problematiche che si vanno ad aggiungere oltre all’attesa di ricevere risposte positive sulla possibilità di ripartenza e produzione negli incubatoi ittici regionali. Siamo fiduciosi che questa nostra lettera aperta sarà presa in giusta considerazione sia dai pescatori ricreativi che da quelli professionisti ancor più direttamente coinvolti, oltre che dagli enti preposti affinché in futuro si tenga conto dei cambiamenti climatici e della necessità di modificare la riapertura.

Grazie a tutti i pescatori che si metteranno una mano sul cuore e rinunceranno ancora per qualche giorno a pescare e prelevare coregoni in “frega” dal lago, l’intento doveroso e comune deve essere quello di riuscire a salvaguardare il capitale naturale ittico del nostro lago, così importante e prezioso. Servi anche tu fai la tua parte! Grazie».

coregone
Un coregone.

 

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