Progetto Ciclovia del Garda, il prof. Pileri replica a Legambiente

LAGO DI GARDA - Il prof. Paolo Pileri, ordinario di di pianificazione territoriale ambientale al Politecnico di Milano, replica a Legambiente: «Per evitare fraintendimenti che potrebbero emergere da una ricostruzione dei fatti che non condivido pienamente».

Scrive il prof. Paolo Pileri:

«In un articolo pubblicato da GardaPost il 27 settembre 2023, riguardante il progetto della ciclabile del Garda, vengo citato da Legambiente (puoi leggere qui l’articolo). Mi preme chiarire alcuni passaggi in quell’articolo perché ci tengo non vi siano fraintendimenti che potrebbero emergere da una ricostruzione dei fatti che non condivido pienamente.

Come correttamente riportato, ai tempi facevo parte del Tavolo Tecnico Operativo (TTO) del MIMS (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ndr) il cui compito era esprimere valutazioni tecniche sui progetti di ciclabilità relativi ad alcuni tracciati del sistema nazionale della ciclabilità turistica (SNCT).

Far parte non significa presiedere né condurre e infatti non ero né presidente né coordinatore. La conduzione era in capo al ministero stesso. Ero “semplicemente” l’esperto tecnico e scientifico selezionato dal MIMS per la mia esperienza tecnica e scientifica, documentata, sulla pianificazione e progettazione di ciclovie turistiche.

Altri membri del TTO erano seduti di diritto, per via di una norma che così definiva la presenza delle associazioni (in quel caso Legambiente e FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta). Il mio compito era quello di studiare ogni progetto e riferire al MIMS e al TTO le eventuali perplessità e/o correzioni (prescrizioni) da apportare al progetto stesso.

Nel caso del Garda la mia valutazione tecnico scientifica fu fortemente negativa e mi portò, convintamente, a chiedere di non apportare il mio nome e la mia firma al verbale con il quale il TTO licenziava il proprio parere e le forti prescrizioni.

Nessun altro progetto fu oggetto di perplessità così gravi e inibenti, per quanto ricordi. Non sottoscrissi quel verbale a riprova del fatto che non ero in nessun modo d’accordo con quel progetto. Per la cronaca, fui l’unico a non sottoscrivere.

I Verbali sono pubblici e così le firme in calce (per i più dubbiosi, ci sono anche le registrazioni). Successivamente – continua il prof. Pileri -, il 3 febbraio 2022, pubblicai un articolo su Altreconomia.it (https://altreconomia.it/ciclabile-del-garda-in-nome-della-sostenibilita-si-puo-sfregiare-il-paesaggio/) esponendo le mie forti preoccupazioni per quel progetto, le ragioni per le quali ritenevo prudente e necessario fermarlo; le possibili alternative (che ora molti interlocutori stanno proponendo come ‘farina del loro sacco’) e un appello a chiunque per associarsi alla mia richiesta di stop.

Quell’articolo poteva essere un’occasione per chiunque ne avesse avuto voglia per solidarizzare con la mia posizione e quindi dichiarare fin da subito in modo netto la propria contrarietà. Invece fui lasciato solo, cosa che avevo messo in conto e non mi ha fatto certo cambiare posizione.

Qualche mese più tardi arrivò la solidarietà dall’arch. Luca Rinaldi, soprintendente per Bergamo e Brescia, con un bell’articolo sul Giornale di Brescia (15 aprile 2023; scaricalo qui). Nel mentre non ricordo articoli pubblici da parte di associazioni ambientaliste nazionali, tranne Italia Nostra nei mesi scorsi, e neppure messaggi privati di solidarietà da parte delle suddette associazioni.

Mi fa piacere che ora Legambiente abbia dichiarato con chiarezza la propria posizione. Diciamo che esprimerlo con altrettanta chiarezza fin dall’inizio, visto che era direttamente al TTO, non avrebbe che giovato alla causa della tutela del Paesaggio gardesano ed evitato, forse, che le cose andassero avanti rendendo ora meno facile lo stop di quell’impattante e pericoloso progetto.

Spero di non sbagliare, ma la FIAB nazionale mi pare non abbia ancora espresso la propria posizione contraria al progetto, pertanto credo siano d’accordo.

Anche i suoi rappresentanti erano al TTO e sottoscrissero quel verbale. Se oggi avessero cambiato posizione, attendiamo dichiarazioni. Io nelle settimane scorse ho chiesto via social di esprimersi ma non ho ancora ricevuto risposta».

Paolo Pileri
ordinario di di pianificazione territoriale ambientale
full professor of Landscape&Land use planning

DAStU Politecnico di Milano

 

 

I commenti sono chiusi.