Zanzanù occupa piazza Malvezzi

DESENZANO – Il Collettivo Gardesano Autonomo rivendica spazi di aggregazione e occupa la piazza principale di Desenzano. L’Amministrazione condanna fermamente l’illegalità dell’occupazione.

Oggi, sabato 23 aprile,i militanti di Zanzanù hanno piantato le tende in piazza Malvezzi per “rivendicare la necessità oggettiva di spazi sociali per fare politica, cultura e aggregazione”.

Sull’occupazione di oggi pomeriggio, ancora una volta da parte del Collettivo Gardesano Autonomo (qui la loro pagina Facebook) e dei sostenitori del Centro sociale Zanzanù, l’Amministrazione comunale di Desenzano del Garda si esprime condannando con fermezza l’azione illegale.

Il sindaco della città richiede alle autorità competenti di attivarsi al più presto per ripristinare quanto prima la legalità e la fruibilità della piazza centrale di Desenzano. «La nostra amministrazione – dichiara il sindaco Rosa Leso – non può che condannare questa ulteriore azione, segno di una arrogante pretesa e non di una richiesta di spazi sociali. Una provocazione volta ad alzare ulteriormente il tono dello scontro, non a cercare il confronto. Auspichiamo che le forze dell’ordine intervengano per ripristinare quanto prima sicurezza, ordine e fruibilità di piazza Malvezzi a vantaggio di tutti i cittadini e ospiti di Desenzano».

L’occupazione di piazza Malvezzi arriva per il ponte del 25 aprile, dopo lo sgombero forzato all’alba del 2 febbraio 2016 seguito all’occupazione abusiva dell’ex ristorante Spiaggia d’oro di Desenzano del Garda, iniziata il 21 dicembre 2015 sempre ad opera del Collettivo gardesano autonomo. La seconda occupazione abusiva, cessata spontaneamente proprio questa settimana (giovedì scorso), ha avuto come sede degli attivisti per circa un mese il capannone situato in via Calamar, in località Pigna a Rivoltella.

La piazza desenzanese è stata “occupata” attorno alle ore 15.30 di sabato 23 da attiviste e attivisti del  e del CSO  per “rivendicare la necessità di uno spazio sociale autogestito nella zona del basso Garda”. Gli “occupanti” annunciano diverse iniziative. Nonostante il tempo incerto – dicono –  compagne e compagni sono determinati a proseguire almeno fino a domani. Continua così la lotta per la conquista di uno spazio sociale”.

 

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