Garda Lake Project, ecco il film dell’intervento record per proteggere il lago

TOSCOLANO MADERNO - Ecco il film realizzato da Videoproduction VRM di Angelo & Daniel Modina sull'intervento di riparazione della condotta fognaria sublacuale Toscolano-Torri attuato da ​Drafinsub. Dopo la proiezione in anteprima a Toscolano, il video è ora in rete. 

Il documento che racconta il progetto realizzato da Drafinsub su incarico di Acque Bresciane per la manutenzione di condotte sublacuali, è stato presentato in anteprima assoluta venerdì 18 ottobre a Toscolano Maderno.

Ora il video, prodotto in lingua inglese, è stato pubblicato in rete. Eccolo.

Garda Lake Project: The Film!

Garda Lake Project: ? The Film! ➡️ #UnderwaterTechnology ??

Gepostet von Drafinsub am Freitag, 25. Oktober 2019

 

E’ stata un’operazione delicata, unica al mondo quella portata a termine da ​Drafinsub per la manutenzione delle sublacuali che portano i reflui fognari del Garda da ​Toscolano Maderno​, sulla sponda bresciana, a ​Torri del Benaco sulla sponda veronese. ​Un intervento altamente specialistico, che ha visto l’impiego di sub in saturazione iperbarica fino alla profondità record di -186 metri.

Un cantiere eccezionale quello messo in piedi tra Toscolano Maderno e Torri del Benaco che ha messo alla prova le competenze della società Acque Bresciane ​nella sfida sempre attuale della prevenzione e sicurezza.

L’obiettivo era quello di “mettere a riparo” le condotte affette da una serie di neoformazioni che andavano a mettere a rischio l’integrità delle stesse a causa di un conseguente fenomeno di biocorrosione o MIC (​Microbiological Induced Corrosion​) che aveva iniziato a ridurre in maniera significativa lo spessore delle condotte.

L’operazione ha avuto l’unicità di essere il lavoro più profondo mai eseguito al mondo in un bacino interno. Un lavoro intenso, delicato, durato circa 4 mesi che ha impiegato 47 tecnici altamente specializzati per un totale di 14.208 ore uomo lavorate (24 ore su 24 di copertura) con utilizzo di attrezzature quali un pontone modulare di 20 x 24 metri, motobarca di appoggio alle operazioni subacque, rimorchiatore di appoggio al pontone, impianto iperbarico di saturazione “Raffaella” (necessario per operazioni fino a 200 metri di profondità), gruette di sollevamento per le attrezzature, ROV di assistenza al sommozzatore, tre generatori (2 x 550 KVA e 1 x 150 KVA), una camera iperbarica di emergenza e quattro verricelli di tonneggio per il posizionamento del pontone.

Costo complessivo dell’operazione 1,8 milioni di euro.

 

Tutto ciò non poteva dunque non essere monitorato, documentato e raccontato. E’ nata così l’idea di Drafinsub di realizzare un docufilm che ripercorre le fasi salienti del progetto. Quattro mesi sintetizzati in 27 minuti, intensi, emozionali, vincenti. Un prodotto realizzato da Videoproduction VRM di Angelo & Daniel Modina.

“E’ stato un progetto particolarmente complicato e avvincente – ​spiega Marco Vacchieri, Diving Project Manager di Drafinsub – che ha messo alla prova tutte le competenze dell’azienda e del personale che ha fatto si che tutte le operazioni fossero condotte in maniera sicura ed efficiente. Abbiamo applicato tutta la conoscenza umana alla tecnologia e questo ci ha permesso di raggiungere un risultato che ci inorgoglisce. Dall’unicità dell’operazione, che nasce dalla grande profondità cui siamo andati ad operare e dall’ambiente naturale particolarmente severo, è nata la volontà di produrre un documentario, che potesse raccontare quello che coloro che lavorano nelle profondità del mare, o del lago come in questo caso, vivono”.

L’ing. Marco Vacchieri.

 

Excursus sulla problematica

Nel corso di una serie di ispezioni eseguite già nel maggio 2017 si rilevò sulla superficie esterna delle condotte fognarie la presenza di alcuni aggregati e bioconcrezioni a cui sono associati dei sottostanti crateri e/o cavità sull’acciaio costituente le tubazioni sub-lacuali che, in gergo, si definisce come “pitting” e/o “vaiolatura”.

Questo processo biologico, se trascurato può progressivamente portare ad una riduzione degli spessori resistenti delle tubazioni con conseguente pericolo di sversamento incontrollato dei reflui fognari nel Lago di Garda.

In prossimità di entrambi gli approdi (sino alla profondità di -40,0 mt) vennero complessivamente individuate su entrambe le condotte costituenti il collettore fognario n. 59 bioconcrezioni, di cui n. 55 a Toscolano Maderno e n. 4 a Torri del Benaco.

Ecco come si presentano le “bioconcrezioni” prodotte dai batteri (probabilmente “alieni”) che aggrediscono la condotta sublacuale.

 

Su tutti i punti in cui vennero rilevate vaiolature critiche furono quindi tempestivamente eseguiti tutta una serie di interventi di riparazione delle condotte sub lacuali in basso fondale (sino alla profondità di circa -40,0 m) ottenuti mediante l’installazione di n. 16 + 1 “clampe” meccaniche esterne ubicate, rispettivamente, a Toscolano Maderno e Torri del Benaco.

Le clampe utilizzate per rinforzare la tubatura.

 

In tutti gli altri punti vennero solo effettuati interventi di ripristino del rivestimento esterno delle condotte ottenuto tramite l’applicazione di speciali resine.

Parallelamente furono eseguite delle ispezioni visive di dettaglio anche in alto fondale grazie ad un veicolo teleguidato ROV (​Remote Operated Vehicle)​ , riscontrando ulteriori n. 20 punti di bioconcrezioni disposti su entrambe le condotte (da -40,0 m sino a -120,0 m di profondità) disposte solo sul versante di Toscolano Maderno.

Nello stesso “range” di profondità, non venne infatti riscontrata alcuna bioconcrezione sul versante di Torri del Benaco. Preso atto di questa situazione è stato quindi redatto un complesso progetto di riparazione in emergenza delle condotte in alto fondale prevedente l’intervento di sommozzatori in saturazione iperbarica sino alla profondità di -120,0 m sul solo versante di Toscolano Maderno, in accordo alle vigenti norme di sicurezza e tutela della salute nelle attività subacquee.

 

Tempistiche del cantiere

  • Mobilitazione personale e attrezzature per ispezioni periodiche: 26 novembre 2018.
  • Esecuzione indagini visive in basso fondale 0-40 metri: 27 novembre 2018 – 13 dicembre 2018
  • Esecuzione indagini visive in alto fondale 40-250 metri: 27 novembre 2018 – 12 dicembre 2018
  • Mobilitazione personale e attrezzature per il lavoro in alto fondale: 28 gennaio 2019
  • Montaggio pontone e attrezzature: 28 gennaio 2019 – 15 febbraio 2019
  • Autorizzazioni a lavorare e certificazioni ente tecnico: 13 febbraio 2019 – 16 febbraio 2019
  • Operazioni lungo la sponda Bresciana delle condotte: 16 febbraio 2019 – 4 marzo 2019
  • Operazioni lungo la sponda Veronese delle condotte: 5 marzo 2019 – 16 marzo 2019
  • Inizio smontaggio attrezzature e demobilitazione: 17 marzo
La piattaforma.

 

 

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