Rifiuti nel lago, neppure il fossato del castello di Sirmione risparmiato dall’inciviltà

SIRMIONE - Vasi, ombrelli, bottiglie, qualche cellulare ed anche resti di ponteggi e materiale edile, ecco il “bottino” recuperato dal fossato del castello scaligero, ripulito oggi da oltre 20 volontari.

Bella iniziativa di salvaguardia ambientale e sensibilizzazione a Sirmione, grazie all’associazione Giovani Sirmione che in collaborazione con il WWF Bergamo Brescia, Talata Sub Desenzano e i Benaco Guardians si sono impegnati nelle operazioni di pulizia del fossato del Castello Scaligero, svolte con una canoa di supporto e un’imbarcazione di SirmioneBoats.it.

«Una iniziativa – dicono i promotori – ideata per tutelare il lago ma anche per sensibilizzare le nuove generazioni contro l’inquinamento!».

 

Il Castello Scaligero di Sirmione sorge imponente, all’entrata dell’antico borgo, circondato dalle acque del Lago di Garda.

Uno dei 30 siti museali statali più visitati d’Italia, la rocca fa parte di quella rete di fortificazioni voluta e avviata dai Della Scala per difendere i loro domini.

Entro la cerchia muraria principale è il mastio (la torre più alta, di ben 37 metri), vi sono poi tre torri angolari, due ingressi con ponte levatoio e rivellino che, affacciando sulla piazza, serviva a proteggere la porta d’ingresso. Attorno al nucleo centrale si distribuiscono il secondo cortile, il secondo rivellino e il cortile della darsena, con l’adiacente darsena. Quest’ultima, cinta da mura e protetta da torri e controtorri, è un eccezionale esempio di fortificazione portuale del XIV secolo e una delle costruzioni più antiche, di questo genere, in Europa.

Neppure questo straordinario gioiello, evidentemente, si salva dall’inciviltà di chi getta rifiuti nel lago.

 

 

 

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