Gommone rischia di affondare, in sei salvati dalla Guardia Costiera

LAGO DI GARDA – Intervento provvidenziale della Guardia Costiera: recuperate 6 persone, tra cui 3 minori, a bordo di un gommone che stava per affondare. Per Ferragosto presidio e controlli a pieno regime.

E’ di ieri pomeriggio l’intervento di soccorso portato a favore di 6 persone (tre adulti e tre minori), che a bordo di un gommone a circa 5 km a nord di Sirmione avevano iniziato ad imbarcare acqua per cedimento strutturale della parte poppiera del mezzo nautico con rischio di affondamento.

La sala operativa della Guardia Costiera, ricevuta la richiesta di soccorso ha subito inviato un mezzo nautico già impegnato in attività di vigilanza, invitando nel contempo i diportisti ad indossare i giubbotti di salvataggio. Raggiunti dopo pochi minuti dall’unità di soccorso, le persone sono state trasbordate sull’unità della Guardia Costiera e il mezzo è stato rimorchiato fino al porto di Manerba.

Operazione Lago Sicuro

La Guardia Costiera fa inoltre sapere che «durante il week end ferragostano rafforzerà ulteriormente la propria presenza nelle acque del Lago di Garda nell’ambito dell’operazione nazionale Mare Sicuro, rinominata Lago Sicuro per il bacino gardesano. Saranno 30 i guardiacoste impiegati a bordo delle 5 unità navali e nella sala operativa della Guardia Costiera che opereranno senza soluzione di continuità giornalmente in turni meridiani, pomeridiani, serali e notturni.

Intervento di recupero della Guardia Costiera (foto d’archivio).

Da inizio stagione 136 persone soccorse

Dall’inizio dell’Operazione i Mezzi Navali della Guardia Costiera del Lago di Garda hanno finora soccorso 136 persone, di cui diciotto in imminente pericolo di vita ed assistito ben 51 unità da diporto.

Le operazioni di soccorso sono state coordinate dalla Sala Operativa del Nucleo Guardia Costiera di stanza a Salò, attiva nell’arco delle 24 ore tutti i giorni dell’anno. Fondamentale è stata ed è la collaborazione con le altre Forze di Polizia (Guardia di Finanza – Polizia di Stato – Carabinieri), con i Vigili del Fuoco e con le due idroambulanze della CRI dipendenti dal 118, operanti sul bacino lacuale, che agiscono in sinergia tra di loro grazie anche al “Protocollo Operativo per gli interventi di soccorso sul Lago di Garda” del 2018” sottoscritto con le tre Prefetture di Brescia, Verona e Trento.

Nell’ambito dell’operazione Lago Sicuro sono stati altresì eseguiti oltre 1000 controlli in materia di diporto e sicurezza della navigazione, da cui sono scaturite 300 sanzioni amministrative e due sequestri penali di natanti, elevate principalmente per navigazione a motore in zone riservate alla balneazione, eccessi di limiti di velocità ed evoluzioni pericolose e violazioni in materia di diporto.

Al fine di garantire un’equilibrata presenza su tutto il bacino del Garda, i mezzi navali assegnati al Nucleo della Guardia Costiera espletano la propria attività sia sulla sponda Bresciana, con il battello veloce GC 058 A, sia sulla sponda Veronese con la Motovedetta CP 703, che sulla sponda Trentina con la Motovedetta CP 605 rischierata per il periodo estivo nel Porto di Nago Torbole.

L’attività di soccorso, oltre ai mezzi navali appena indicati, viene poi garantita dalla Motovedetta ognitempo CP 862 pronta a muovere a qualsiasi ora del giorno e della notte.

 

I consigli per la sicurezza

Stante le temperature molto elevate che si prevedono in questi giorni è opportuno evitare di fare il bagno dopo essere stati troppo tempo al sole, non allontanarsi in nuotate solitarie ma di restare sempre vicino alla riva e di nuotare possibilmente in compagnia, mentre si raccomanda ai diportisti di non navigare nella fascia di rispetto riservata alla balneazione e di mantenersi pertanto a 300 metri dalle coste, avendo cura di non eseguire evoluzioni pericolose e di non superare i limiti di velocità di 20 nodi di giorno e di 5 nodi di notte (per il Golfo di Salò 15 nodi di giorno e 3 di notte).

Fondamentale, per le attività svolte dalla Guardia Costiera, sono il Coordinamento del Reparto Operativo della Direzione Marittima del Veneto, cui il Nucleo dipende gerarchicamente e la collaborazione ventennale, ormai consolidata, con la Comunità del Garda, con le Regioni Lombardia e Veneto, con la Provincia Autonoma di Trento e con l’Autorità di Bacino, che assicurano il supporto logistico per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza della navigazione su tutto il Lago di Garda tramite un protocollo d’intesa, rinnovato annualmente con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

 

 

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