Sanificare carene e motori contro gli attacchi alieni

LAGO DI GARDA - Perché è importante sanificare le carene ed i motori dei natanti che arrivano da fuori? Lo spiega Filippo Gavazzoni, vice presidente della Comunità del Garda.

Sanificare le carene e i motori delle barche è un’esigenza improrogabile per il lago italiano ed europeo che vanta un singolare record negativo: è quello in cui è accertata la presenza del maggior numero di specie acquatiche alloctone, cioè aliene, provenienti da altri territori, colonizzatrici.

«Sono ben 42: 23 pesci, 15 invertebrati, 3 macrofite e una macroalga», ha spiegato, dati scientifici alla mano, Filippo Gavazzoni, assessore a Peschiera e vice presidente della Comunità del Garda, che nell’ultima assemblea dell’ente ha rilanciato l’appello per l’introduzione dell’obbligo di sanificare le barche provenienti da altri bacini. Perché queste specie aliene sono arrivate sul Garda agganciate appunto a carene, motori, ancore, cime o nelle acque di sentina.

Filippo Gavazzoni.

 

 

 

«Le specie aliene – spiega Gavazzoni – sono state catalogate nel Garda a partire dagli anni ‘70, arrivate con le prime barche dei turisti stranieri forse da metà anni ‘50. Così la Dreissena polymorpha, la “cozza zebra”, tra le specie più invasive al mondo, le Corbicule, vongole d’acqua dolce presenti in tutte e quattro le sottospecie, il Dikerogammarus villosus, gamberetto originario del Caspio, e altre specie hanno contaminato il Garda».

C’è pure una medusa d’acqua dolce, la Craspedacusta sowerbi, arrivata, chissà come, dal fiume Yangtze in Cina (ne avevamo scritto qui).

 

Dreissena polymorpha e biofouling (bioincrostazione) sugli scafi (foto scattata su uno scafo del lago di Garda).

 

 

Eradicarle è impossibile, ma quanto meno si potrebbero evitare nuove invasioni, sempre più probabili in un mondo globalizzato. Come? Sanificando i natanti che arrivano da fuori.

«Il Contratto di Lago prevede questa soluzione – ha spiegato Gavazzoni -, ovvero la norma sulla sanificazione carene e motori, innovativa in Italia, già auspicata dalla comunità scientifica internazionale al 36° meeting di Strasburgo nel 2016 (european code of conduction on recreational boating and Invasive Alien Species – IAS) e regolamentata attraverso l’atto n° 1143/2014 del Parlamento Europeo del 22/10/2014 (recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive), in vigore dal 1° gennaio 2015».

Il Contratto di Lago si propone il recupero dell’habitat e di fatto la sostenibilità ambientale in relazione al turismo e la pressione antropica e avendo stilato i principali punti da affrontare per la risoluzione di annose criticità, non può prescindere dalla sanificazione delle carene, indicata al punto n°6 del contratto, in quanto si tratta di una azione dettata dalla logica e dalle evidenze scientifiche gardesane, nazionali ed internazionali.

Bisogna dotarsi – continua Gavazzoni – di una norma sul Lago di Garda per bloccare quanto prima ulteriori nuove immissioni.

 

Come avviene la sanificazione delle carene?

La procedura per sanificare le carene e motori è semplice e veloce, può essere effettuata da ogni nautica oggi presente sul Garda, non esclude nessuno e non prevede costi aggiuntivi per la messa in funzione da parte degli erogatori del servizio, la sanificazione non è una sterilizzazione.

Ogni natante, prima di essere messo a lago, dovrà essere sanificato sullo scafo (opera viva e sul motore). La sanificazione avverrà tramite idrogetto, di cui ogni nautica è fornita, per rimuovere, senza l’uso di solventi o prodotti chimici, il biofouling (incrostazione biologica) presente, avendo cura di pulire/svuotare anche i gavoni in cui sono contenute cime e ancore, nonché svuotare eventuale acqua dalle sentine.

Il tutto dovrà avvenire sopra scarichi idonei, che non devono essere afferenti chiaramente al lago ma al sistema di collettamento fognario.

Al termine della sanificazione sarà rilasciato un identificativo che indicherà data di sanificazione e luogo in cui è avvenuta, per permettere le eventuali verifiche.

La comunicazione sarà l’azione più importante (anche per una questione culturale), che avverrà tramite i portali turistici dei singoli comuni e regioni, delle strutture ricettive e attraverso il posizionamento di una cartellonistica condivisa interregionale sugli «scivoli» a lago. Generazione link informativo unitario da condividere.

Gli effetti positivi «indiretti» della sanificazione

La Sanificazione, come detto, è una azione di buon senso e di vera tutela dell’ambiente.

La promozione turistica potrà trarre, da questa nuova norma, un valore aggiunto.

La garanzia di poter mantenere l’habitat in equilibrio, preservando così la sua ittiofauna e biodiversità, comunicando nelle modalità corrette quanto sia importante e quanto si sta facendo per mantenere al meglio questo ambiente naturale, non potrà che rappresentare un «plus valore» in grado di generare un aumento di interesse e «appeal» verso la nostra destinazione turistica.

L’identificazione dell’avvenuta sanificazione, attraverso un codice identificativo da applicare sullo scafo dei natanti, sarebbe in grado di assolvere anche la questione legata alla «targatura», per avere una identificazione certa dei natanti presenti sul Garda.

Un codice QR Code come identificativo per la sanificazione, associato alla targatura (a numero progressivo: data e codice) assolverebbe entrambe le esigenze.

 

Il “gamberetto killer” Dikerogammarus villosus.

 

 

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