Nuovo collettore senza fondi, AGS: “Rischio che l’opera rimanga incompiuta”

LAGO DI GARDA - Ieri, lunedì 16, l'incontro in Provincia di Verona con parlamentari e Istituzioni per chiedere finanziamenti. Cresco (Ags): "Abbiamo consumato tutte le risorse a nostra disposizione".

Conclusa la stagione turistica, riapriranno i cantieri per realizzare il nuovo Collettore del Garda. Riprendono così i lavori a Malcesine, nel tratto tra Lazise e Castelnuovo del Garda e, poi, andrà in appalto il nuovo lotto a Peschiera del Garda.

Quando questi interventi sui lotti funzionali saranno terminati, si esauriranno anche i finanziamenti messi a disposizione dal Ministero dell’Ambiente, dalla Regione Veneto e della Provincia di Verona, che ammontano complessivamente a 44,3 milioni di euro.

Il valore complessivo per la realizzazione del nuovo collettore, per la sponda veronese del lago, è pari a 116,5 milioni di euro.

Proprio per fare il punto sui finanziamenti a disposizione e sugli interventi da realizzare, il presidente di Azienda Gardesana Servizi Angelo Cresco e il direttore generale Carlo Alberto Voi hanno organizzato un incontro con i rappresentanti delle Istituzioni del territorio. Erano presenti i parlamentari Ciro Maschio, Marco Padovani, Matteo Gelmetti, Maddalena Morgante e Paolo Tosato, il vice presidente della Provincia Luca Trentini, i sindaci gardesani e i rappresentanti delle categorie economiche.

Giovanni Dal Cero, Luca Trentini, Angelo Cresco e Carlo Alberto Voi
Da sinistra Giovanni Dal Cero, Luca Trentini, Angelo Cresco e Carlo Alberto Voi.

 

“La notizia positiva – sottolinea il presidente Cresco – è che a Brescia si è rimesso in moto il meccanismo e che c’è la volontà di recuperare il distacco accumulato. Per quanto ci riguarda, invece, con il prossimo appalto, noi abbiamo consumato tutte le risorse a nostra disposizione. Siamo preoccupati che quest’opera fondamentale e decisiva per l’ambiente, il turismo e la nostra economia si fermi e rimanga un’incompiuta».

Altro elemento che preoccupa, più volte ribadito nelle riunioni ufficiali anche con la Regione Veneto, è “che mentre condividiamo fortemente la realizzazione della ciclovia del Garda, il rischio è che se non vengono stanziati i fondi necessari, la Regione realizzerà la ciclovia e noi saremo costretti, un domani, a romperla per posare le nostre tubazioni che oggi non siamo in grado di mettere per mancanza di finanziamenti. Per questo serve il sostegno delle Istituzioni per reperire nuovi fondi per completare l’opera”. 

“L’appuntamento di oggi – ha ribadito il direttore generale di AGS Voi – ha lo scopo di ribadire quello che AGS sostiene da tempo, ovvero che il collettore nella sponda veronese è partito e abbiamo già realizzato tre lotti. Entro l’anno appalteremo il nuovo lotto e con la sua conclusione si esaurirà il finanziamento di 44 milioni e 300 mila euro messo a disposizione dal Ministero e dagli altri enti. L’esaurirsi di questi fondi comporterà il rallentamento nella realizzazione dell’opera e nella programmazione futura. Pertanto l’auspicio è che nel prossimo biennio ci siano altri supporti statali per non gravare sulla tariffa”. 

 Una richiesta che ha trovato il supporto dei parlamentari veronesi e anche da parte da parte di Giovanni Dal Cero, sindaco di Castelnuovo del Garda e presidente di ATS Garda Ambiente.

“AGS ha compiuto un lavoro straordinario – ha detto l’onorevole Ciro Maschio – e la sponda veronese ha utilizzato tutte le risorse per mandare avanti i lavori. La riunione di oggi è stata un momento importante di confronto per fare il punto sulla situazione, attraverso la quale abbiamo compreso difficoltà e potenzialità dell’intervento. Da parte nostra ci impegneremo a livello politico per un ulteriore rilancio della questione con il ministro Raffaele Fitto e il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, assieme ai deputati con un’azione politica importante”. 

Per quanto riguarda la possibilità di utilizzare parte della tassa di soggiorno dei Comuni gardesani per finanziare il nuovo Collettore, il sindaco Dal Cero chiarisce: “La volontà dei sindaci del territorio è rimasta ferma: abbiamo sottoscritto un documento che prevede un co-finanziamento preso dalla tassa di soggiorno per sostenere le spese del collettore. Dobbiamo ritrovarci e riprendere in mano l’accordo stipulato nel 2018”. 

La realizzazione del collettore fognario sul Garda veronese.

 

 

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