Cibo: lo spreco (in)consapevole

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ARCO – Una serata che approfondisce il tema degli sprechi, in particolar modo di quelli alimentari. La propone il movimento Decrescita Felice dell’Alto Garda mercoledì 10 dicembre, con inizio alle ore 20.30 a palazzo dei Panni, ad Arco. 

E’ un argomento di interesse sempre maggiore, ripreso anche all’interno della settimana europea per la riduzione dei rifiuti (dal 22 al 30 novembre) e da «Expo Milano 2015».

La metà del cibo che viene prodotto nel mondo, circa due miliardi di tonnellate, finisce nella spazzatura, benché sia in gran parte commestibile. Il dato emerge da un rapporto del gennaio 2013 dell’Institution of Mechanical Engineers, associazione degli ingegneri meccanici britannici. Oltre alle cattive abitudini di milioni di persone, che non conservano i prodotti in modo adeguato, le cause sono dovute anche alle date di scadenza troppo rigide, alle promozioni che spingono i consumatori a comprare più del necessario, ai numerosi passaggi dal produttore al consumatore nelle catene di montaggio dei cibi industriali.

L’aspetto che più colpisce è che a fronte dei miliardi di tonnellate di cibo gettato nella spazzatura, un miliardo di persone al mondo non ha accesso a sufficienti risorse alimentari. Secondo l’Osservatorio sugli sprechi, a livello domestico in Italia si spreca mediamente il 17% dei prodotti ortofrutticoli acquistati, il 15% di pesce, il 28% di pasta e pane, il 29% di uova, il 30% di carne e il 32% di latticini. Per una famiglia italiana questo significa una perdita di 1.693 euro all’anno. Siamo ancora lontani dall’immaginario di un mondo efficiente, capace di non sprecare, in grado di reinserire gli scarti all’interno di nuovi processi produttivi.

La serata propone tre interventi: il primo, sul tema «I gruppi di acquisto solidale. La realtà del GasAlOss», è a cura del gruppo d’acquisto Mdf Alto Garda; il secondo, «Combattere lo spreco alimentare con le nuove tecnologie», è l’introduzione a «Bring the food», applicazione della fondazione Bruno Kessler di Trento; infine, «Il peso degli sprechi all’interno della filiera produttiva», è a cura di Piero Riccardi, giornalista, scrittore, autore e produttore televisivo e collaboratore di Report.

 

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