Cinebox, la culla bresciana del videoclip

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SALÒ – I primi videoclip musicali a colori sono nati alla fine degli anni Cinquanta per il Cinebox, apparecchio costruito in Val Trompia e distribuito da un’azienda di Salò. Che ora li mette in mostra.

È ormai un dato storico accertato: il videoclip non è nato in America né in Inghilterra, bensì in Italia nel 1958, frutto dell’accordo ingegnoso tra due imprenditori, il romano Paolo Emilio Nistri e il milanese Angelo Bottani, che produssero un apparecchio chiamato Cinebox, un jukebox con lo schermo che proiettava 40 filmati a colori di altrettante canzoni dell’hit parade dell’epoca.

Per ascoltare e vedere uno di quegli antenati del videoclip bisognava inserire nell’apposita feritoia una moneta da 100 lire. Gli apparecchi Cinebox erano costruiti a Gardone Val Trompia dalla MI-VAL, rinomata fabbrica di motocicli ed erano distribuiti dall’azienda di Giuseppe Marai di Salò.

Quei leggendari apparecchi tutti perfettamente funzionanti – con i filmati originali delle popstar dell’epoca: da Mina a Gianni Morandi, da Edoardo Vianello a Gino Paoli, agli statunitensi Paul Anka e Neil Sedaka che in quelle pellicole cantavano rigorosamente in italiano – saranno in mostra dal 13 al 21 giugno presso la Loggia della magnifica Patria del Palazzo Municipale di Salò.

Per illustrare dettagliatamente l’avventura internazionale del Cinebox, che arrivò persino a trovare collocazione nei più importanti casinò di Las Vegas, sabato 20 giugno alle 21 avrà luogo in Piazza della Vittoria a Salò una conferenza videomusicale intitolata “La culla bresciana del videoclip”: in scaletta il racconto del percorso storico per immagini di quegli apparecchi ma soprattutto un confronto spettacolare tra i filmati italiani del Cinebox realizzati da Vito Molinari e Enzo Trapani – i primi registi RAI ad occuparsi di musica – e quelli francesi e americani dello Scopitone, apparecchio concorrente del Cinebox per cui lavorarono registi come Claude Lelouch, Robert Altman e Francis Ford Coppola.

Sullo schermo gigante si alterneranno le immagini dei più divertenti e fantasiosi filmati di quella prima generazione, raccontati da storici e addetti ai lavori come il giornalista televisivo Michele Bovi (principale esperto del tema), il maestro Vince Tempera (decano dei direttori d’orchestra del Festival di Sanremo e compositore di memorabili sigle di cartoni animati quali Anna dai Capelli Rossi e Ufo Robot), il regista Vito Molinari (realizzò circa 200 filmati per il Cinebox), il musicista Johnny Charlton (esperto d’arte, già chitarrista dei Rokes – il gruppo inglese più popolare in Italia negli anni Sessanta – protagonista di alcune di quelle prime pellicole), il regista televisivo Paolo Beldì (membro della giuria del Festival di Sanremo ha firmato tutti i programmi tv di Adriano Celentano), il professor Guido Crapanzano (economista e consulente numismatico della Banca d’Italia, con il nome d’arte di Guidone fece parte negli anni ’60 del Clan Celentano e si esibì come cantante-spalla dei Beatles nella tournée italiana del 1965), l’imprenditore di Salò Roberto Marai, figlio di Giuseppe storico distributore degli apparecchi Cinebox.

Ad aprire la mostra, sabato 13 alle 21 in piazza della Vittoria (in caso di maltempo nell’auditorium dell’istituto Battisti, in via IV Novembre), saranno «I Vianella», alias Edoardo Vianello e Wilma Goich, storico duo della canzona popolare italiana, sulla scena da oltre 50 anni.

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«I Vianella», alias Edoardo Vianello e Wilma Goich, storico duo della canzona popolare italiana.

 

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