Palafitte Day, una domenica in un villaggio di 4mila anni fa

DESENZANO – Domenica 8 ottobre Desenzano festeggia la Giornata nazionale delle famiglie al museo con la seconda edizione del «Palafitte Day». Per trascorrere una giornata nella preistoria.   

L’iniziativa si svolge a partire dalle 11 in località Lavagnone dove è in programma l’evento “Com’era questo posto 4.00 anni fa?”, percorso naturalistico guidato attorno agli scavi.

La giornata prosegue nel pomeriggio, alle 15.30 al museo archeologico «Rambotti» (www.onde.net/desenzano/citta/museo/) con una visita guidata gratuita a cura del conservatore dott.ssa Claudia Mangani.

Alle 16.30 “Costruiamo un gioiello preistorico”, laboratorio di archeologia sperimentale per bambini dedicato ai monili in metallo.

Sempre alle 16.30 è in programma la conferenza “Frecce, coltelli, pendagli: la più antica materia prima della storia dell’uomo”; relaziona la dott.ssa Cristina Longhi della Soprintendenza archeologica.

Al termine merenda per tutti. La partecipazione è libera. Si consiglia di prenotare: tel. 030.9994215 – [email protected]

Modellino di palafitta al museo Rambotti.

Le palafitte

Gli abitati preistorici su palafitta e in torbiera sono un fenomeno caratteristico delle regioni circumalpine. Nei numerosi laghi e nelle paludi del territorio prealpino essi si sono conservati in ottimo stato e rappresentano monumenti unici e di straordinaria importanza scientifica. In nessun altro luogo del mondo è così chiaramente documentata l’evoluzione di abitati dal neolitico all’età dei metalli: gli studiosi sono in grado di ricostruire nei particolari cultura, economia e ambiente tra il V e il I millennio a.C.

Lungo l’arco alpino si conoscono circa 1000 siti con strutture “su palafitta”. Sono diffusi in Svizzera, Germania meridionale, Austria, Slovenia, Italia settentrionale e Francia orientale. Sono collocati per lo più presso le rive dei laghi, nelle zone di torbiera e, più raramente, lungo i fiumi.

Grazie alla loro posizione in terreni saturi d’acqua, si sono conservati gli elementi strutturali in legno, i resti di cibo, gli utensili in legno e persino i tessuti. Proprio per questo motivo i resti di questi insediamenti permettono di gettare uno sguardo sulla vita del tempo: rappresentano infatti la fonte più importante per lo studio delle più antiche società contadine europee.

Il sito seriale transnazionale “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” è stato iscritto nel 2011 nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

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