Traviata Virtual Reality, il primo melodramma del Metaverso
Presentato il progetto “Traviata Virtual Reality”, la prima opera lirica del Metaverso. L’opera va fruita con i visori Oculus Quest 2 che consentono di immergersi a 360 gradi dentro la musica e lo spazio.
Uno studio dall’opera di Giuseppe Verdi Traviata Virtual Reality è un progetto originale di Cieli Vibranti e Scena Urbana, ideato da Fabio Larovere, Andrea Faini, Dario Pasotti e Anna Berna, realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto “Just Opera” finanziato dal bando “Per la cultura 2020”, con il sostegno di InoxPa e Ottica Renzo e il patrocinio di Regione Lombardia: il primo esperimento di un’opera lirica pensata per il Metaverso.
Una selezione di scene da “La Traviata” di Giuseppe Verdi da fruire con una modalità del tutto nuova: grazie alla tecnologia OCULUS Quest 2, è possibile vedere l’opera a 360° e vivere un’esperienza totalmente immersiva.
Lo spettatore osserverà il melodramma da un punto di vista inedito, a fianco dei cantanti o in volo sull’orchestra, offrendo la possibilità di fantasticare sull’applicazione delle nuove tecnologie al mondo dell’opera lirica.
Il progetto artistico è affidato al baritono, attore e regista Luca Micheletti, che oltre a curare la regia di questo esperimento tra arte e tecnologia, ha immaginato delle brevi scene “ponte” fra un frammento musicale e l’altro, in cui gli artisti, al trucco, prima di entrare in scena, offrono una lettura partecipata del loro personaggio.
Il breve film è stato girato negli ambienti del Teatro all’antica e di Palazzo Giardino a Sabbioneta (Mantova), patrimonio Unesco. La parte musicale vede protagonisti, oltre allo stesso Micheletti (Germont), Elisa Balbo (Violetta), Vincenzo Costanzo (Alfredo), Federica Sardella (Annina) e La Piccola Orchestra Lumière, diretta dal maestro Mario Pan.
DOVE SI POTRÀ VEDERE TRAVIATA VR
- 21 giugno 2022, ore 18: Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo, anteprima a inviti
- Dal 25 giugno al 2 luglio: Villanuova sul Clisi (Brescia), Sala Consiliare e Biblioteca comunale, su prenotazione telefonando allo 0365371758
- Dal 25 giugno al 9 luglio: Brescia, Cascina Parco Gallo (Brescia), su prenotazione telefonando al 3285897828 o scrivendo a [email protected]
- Dal 18 luglio al 1° agosto: Breno, Accademia Arte e Vita (Brescia), a inviti Data da definire: Gardone Val Trompia (Brescia)
- Dal 5 al 9 settembre: Brescia, Cascina Parco Gallo (Brescia), su prenotazione telefonando al 3285897828 o scrivendo a [email protected]
Dopo queste visioni in anteprima, realizzate nell’ambito del progetto “Just Opera” finanziato da Fondazione Cariplo, a partire da settembre Traviata Virtual Reality sarà resa disponibile nell’ambito di festival e rassegne liriche, secondo un calendario che sarà presentato in seguito.
Sono in programma anche delle giornate in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura, promuovendo congiuntamente attraverso questo progetto il melodramma e il Rinascimento, fiori all’occhiello del patrimonio culturale italiano.
«Questa Traviata molto speciale – uno studio, una sfida e un inizio – nasce dall’idea di applicare una tecnologia molto peculiare – dice Luca Micheletti – come quella della realtà virtuale alla realizzazione di un breve film che alterni una selezione di scene tratte dall’opera di Verdi a brevi dialoghi che ne indagano alcuni temi portanti. Questo primo tentativo di avvicinamento fra due mondi così apparentemente lontani come quello dell’opera e quello del “metaverso”, ci ha condotto a scoperte impreviste sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista drammaturgico».
«Crediamo che l’opera lirica – dicono Fabio Larovere e Andrea Faini, direzione artistica di Cieli Vibrantiin -, che per sua natura coniuga un respiro culturale “alto” con la dimensione popolare, costituisca il terreno d’elezione per avvicinare all’arte nuove categorie di persone, per sviluppare progetti divulgativi e didattici, per sperimentare nuove modalità di fruizione che conquistino un più ampio bacino d’utenza. “Traviata Virtual Reality” è solo una tappa di questo percorso, ma una tappa importante, perché rivela come – al fianco dell’insostituibile partecipazione dal vivo – la musica e l’arte si possano declinare in altre dimensioni, aprendo nuovi scenari creativi e offrendo nuove soluzioni per gli artisti e per il pubblico. Questo progetto non sarebbe stato possibile in primo luogo senza il sostegno di Fondazione Cariplo, la cui lungimiranza consente di mettere in campo progetti culturali davvero innovativi come questo. Un grazie anche a InoxPa e Ottica Renzo per il prezioso supporto e al comune di Sabbioneta per aver messo a nostra disposizione degli spazi magnifici. Ma il nostro più vivo ringraziamento non può che andare a Scena Urbana per aver condiviso con noi questa avventura e a Luca Micheletti per aver accolto la nostra sfida da illuminato e poliedrico artista. Ringraziamento che si estende a tutti coloro – artisti, tecnici, personale di supporto – che hanno tradotto il nostro sogno in realtà.
«I movimenti degli attori – dice Anna Berna, direzione tecnica – Scena Urbana –, non avendo la possibilità di variare i piani delle inquadrature né di realizzare un montaggio serrato (che disorienterebbe lo spettatore), sono stati studiati in funzione della posizione della camera e della resa in video, cercando di creare variazioni di prospettiva e di percezione che valorizzassero tutte le potenzialità di uno strumento così innovativo, illuminando l’opera da prospettive inedite.
La produzione a 360° pone anche difficoltà pratiche: nessun addetto ai lavori (tecnici o personale di assistenza) può essere presente in sala – sarebbe presente nelle riprese – perciò si è reso indispensabile rivedere completamente la gestione tecnica in maniera più funzionale alle esigenze. Crediamo che questo lavoro rappresenti un significativo passo in avanti nella conoscenza della realtà virtuale e delle sue possibili applicazioni in ambito artistico e culturale».
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