Arco: gli Schützen ricordano la notte più lunga
ARCO – Gli Schützen la ricordano come la notte più lunga: fu quella del 3 agosto 1914, l’ultima che i loro nonni passarono in casa, in compagnia dei familiari e degli affetti più cari.
Non fu certo una notte serena, tutt’altro, perché il giorno successivo, il 4 agosto, li attendeva la partenza per il fronte, il famigerato fronte orientale, dal quale ben pochi tornarono. Quella notte lontana, di cui ricorre il 100° anniversario, sarà ricordata dalla Compagnia Schützen di Arco assieme al Gruppo Alpini di Nago, domenica 3 agosto, con una celebrazione all’insegna della luce: quella di potenti fari che dalle ex postazioni militari del monte Perlone, del monte Baldo, del monte Brione e dal monte Corno illumineranno il forte di Nago. Per non dimenticare, e per dare un segno di pace. In collaborazione con i Corpi dei vigili del fuoco volontari di Nago-Torbole, Arco e Riva del Garda, e con la SAT di Riva del Garda.
La giornata di celebrazioni inizierà al mattino: alle ore 11 la Compagnia Schützen di Arco – composta da 19 Schützen, un Jungschützen e 6 Markettenderinne (ovvero le vivandiere della Compagnia) – deporrà una corona di abete alla lapide che ricorda i Caduti austroungarici della prima guerra mondiale, all’entrata del cimitero. Durante la cerimonia, come tradizione sarà sparato un colpo di fucile a salve.
La seconda parte della celebrazione avverrà all’imbrunire: sul monte Perlone ci sarà una rappresentanza della Compagnia Schützen di Arco con il comandante Paolo Perli e una squadra di vigili del fuoco di Nago-Torbole, nella caverna-comando della batteria Monte Perlone (dove una targa scolpita nella roccia ricorda il Comando Gruppo Artiglieria monte Perlone, lì di stanza nella Grande Guerra con due cannoni da 90 millimetri); a malga Zures, sul monte Baldo, ci sarà il Gruppo Alpini di Nago, con il capogruppo Giuliano Rosà e una seconda squadra dei vigili del fuoco di Nago-Torbole, alla croce presso la postazione trincerata austroungarica; sul monte Corno una seconda rappresentanza della Compagnia Schützen di Arco, alla caverna-riflettore austroungarica, assieme ai vigili del fuoco di Arco; e sul monte Brione ci sarà la SAT di Riva del Garda, con l’appoggio dei vigili del fuoco di Riva del Garda, alla batteria di mezzo. Nelle quattro postazioni i gruppi elettrogeni e i fari dei vigili del fuoco, che alle 19.30 lanceranno quattro fasci di luce, con il loro messaggio di memoria dolorosa e di speranza, che attraverseranno la serata e illumineranno il forte di Nago.
Una celebrazione il cui significato è reso ancora più rilevante dalla compresenza degli Schützen, con la Compagnia di Arco (intitolata all’arciduca Alberto), e degli Alpini, con il Gruppo di Nago; tra i quali è da tempo in atto un rapporto di proficua collaborazione, sancita dall’adesione all’associazione «Un territorio, due fronti», con i Comuni di Nago-Torbole, di Mori, di Ronzo-Chienis e di Brentonico. Di rilievo anche la pronta adesione dei Corpi dei vigili del fuoco volontari di Nago-Torbole, Arco e Riva del Garda, e della SAT di Riva del Garda.