San Felice, aiuti per le persone in difficoltà

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SAN FELICE – Il sindaco Paolo Rosa: «La crisi ci impone di continuare a sostenere disoccupati e pensionati in stato di necessità». Ecco le misure di sostegno alle fasce deboli promosse dal Comune.

L’Amministrazione comunale di San Felice, allo scopo di prevenire le condizioni di maggior disagio socio-economico e con l’intento di perseguire una politica di integrazione e di potenziamento dei Servizi Sociali come risposta in grado di soddisfare i bisogni dei cittadini quali disoccupati, cassaintegrati, pensionati ed anziani, ha predisposto una serie d’interventi per i residenti con indicatore ISEE pari o inferiore a soglie che indicano una difficoltà sociale. Si tratta, dunque, di persone che presentano una condizione di comprovata fragilità, accertata dal servizio sociale comunale.

«Ai cittadini disoccupati e pensionati, senza limiti di età, che rientrano nei parametri di reddito familiare previsti nell’accordo sottoscritto con le sigle sindacali – fanno sapere dal municipio – saranno rimborsate nella misura del 70%le spese dei tickets relative all’anno 2014 fino ad un massimo di 400 euro per le prestazioni specialistiche diagnostiche e di laboratorio effettuate presso strutture pubbliche o convenzionate su presentazione dell’impegnativa del medico di base e ricevuta fiscale comprovante l’avvenuto pagamento dei tickets sanitari per visite o esami diagnostici; saranno altresì rimborsate le spese farmaceutiche.Oltre a ciò è prevista l’erogazione di un contributo una tantum di 280 euro per le spese sostenute in relazione alle utenze domestiche (energia elettrica, riscaldamento,ecc.). Oltre a ciò il comune ha recentemente elevato l’esenzione del versamento dell’addizionale comunale IRPEF a 25 mila euro, andando cosi a lasciare nelle tasche dei cittadini circa 60mila euro ed esentando dal versamento circa 1800 soggetti tra cui 650 pensionati e 800 lavoratori dipendenti, oltre all’eliminazione della “tassa sulle luci votive”. Fatto non da poco di questi tempi, se si pensa che il comune gardesano è stato oggetto di tagli di trasferimenti dallo Stato dal 2010 al 2014 di oltre il 30% per una cifra che supera abbondantemente il mezzo milione di euro (circa 583 mila euro). Per verificare nello specifico i requisiti e per la domanda d’accesso ai benefici unitamente alla certificazione unica ISEE con il calcolo dell’indicatore, dovrà essere contattato l’Ufficio Servizi Sociali del Comune. La dichiarazione ISEE sarà presentata ed elaborata dai CAAF abilitati o direttamente c/o l’Ufficio Servizi Sociali. Questa azione si somma al mezzo milione di euro che il Comune già investe per anziani, politiche per la famiglia e welfare».

«Un’iniziativa – commenta il sindaco Paolo Rosa – che riconferma la centralità della persona, orientando gli sforzi su chi ha costruito il nostro paese, i nostri anziani, e che guarda a chi ha maggiormente risentito della crisi venendo escluso dal mondo del lavoro».

Le domande per usufruire dei contributi andranno presentate dal 2 gennaio 2015 al 31 gennaio 2015.

 

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