Lotta a condizionatori e cartelli selvaggi

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SALÒ – Giro di vite a Salò contro gli impianti di condizionamento appesi alle facciate esterne dei palazzi. Stop anche alla posa indiscriminata di cartelli e insegne.

L’Amministrazione comunale di Salò ha dato incarico alla Polizia Locale di predisporre un censimento delle numerose situazioni che disattendono le norme comunali in materia di decoro urbano. L’azione contro il degrado del paesaggio cittadino si svilupperà su due fronti.

Il primo è quello dei condizionatori esterni. Le norme del Pgt, a tal proposito, sono chiare: per installare un impianto sulla facciata esterna è necessario avviare una pratica edilizia e ottenere la dovuta autorizzazione. In caso contrario si tratta di un abuso. Da qui la decisione del Comune di dar corso ad una puntuale verifica, a cominciare dal centro storico.

«So che questa iniziativa sarà impopolare – dice il sindaco Gianpiero Cipani – ma gli impianti abusivi andranno rimossi».

L’altro fronte della battaglia a tutela del decoro urbano è quello che riguarda avvisi commerciali, striscioni pubblicitari e cartelli vari, una sovrabbondanza di insegne che deturpa l’ambiente urbano, meritevole di salvaguardia quanto quello naturale, soprattutto in una località turistica e in un centro storico pregiato come quello di Salò.

«C’è una situazione di gran confusione che va regolamentata», dice il sindaco. Anche in questo caso non serviranno nuovi regolamenti o nuove ordinanze: si tratterà di far rispettare norme già in vigore a Salò. Ci penseranno i vigili, incaricati di censire tutti i cartelli, gli striscioni e i menù esposti senza autorizzazioni.

Non sarà peraltro un lavoro semplice, visto che non c’è via o piazza che non presenti la sua promozione invadente, spesso di scarsa qualità estetica e quasi sempre non autorizzata.

Il regolamento di polizia urbana (lo puoi scaricare qui) dice chiaramente che «è vietato occupare in qualsiasi modo il suolo, nonché gli spazi ad esso sottostanti o soprastanti, senza preventiva autorizzazione comunale». Una disposizione che l’Amministrazione Cipani intende far rispettare.

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