Depuratore di Tremosine, Limone contro la puzza in galleria

LIMONE - Il Comune di Limone sul piede di guerra: "Basta con gli odori di fogna". Secondo la società che gestisce l'impianto tutto funziona al meglio. Ma il Comune minaccia di analizzare per conto proprio le acque trattate per vedere che tutto sia a norma.

I gardesani ormai lo sanno. Quando si transita nella galleria «Tremosine», sulla Gardesana Occidentale 45 bis, meglio chiudere i finestrini.

Da quando è in funzione l’impianto di depurazione dei reflui fognari delle utenze di Tremosine e Limone, realizzato in una galleria dismessa e attivato il 15 maggio del 2010, non sempre in zona l’aria profuma di violetta.

Nei giorni scorsi la questione è stata nuovamente segnalata dal Comune di Limone ad una serie di enti e autorità (Arpa, Ats, Asst del Garda, Prefettura, Procura, Carabinieri, Regione, Provincia, Comunità Montana, Acque Bresciane e Saceccav Spa, la società che ha realizzato e gestisce l’impianto): «La situazione è degenerata e va sicuramente posto un rimedio onde prevenire o, se già troppo tardi, rimediare a eventuali disfunzionamenti dell’impianto con conseguenze e ripercussioni drammatiche sull’immagine turistica del lago di Garda e soprattutto sulla salute dei cittadini stessi. È per questo che questa Amministrazione comunale, quale ente capofila per la sola realizzazione dell’impianto, chiede di sbloccare l’attuale stato di inerzia».

L’accesso al depuratore, collocato in una galleria dismessa a lato del tunnel “Tremosine”.

Saceccav ha risposto ammettendo che «in alcune ore del giorno risulta percettibile un odore fognario nella galleria adiacente l’impianto», ma sostiene che «è limitato e circoscritto», ritenendo impossibile che possa essere percepito a km di distanza. «Difficile – conclude Saceccav – trovare una soluzione ad un problema che non c’è» (qui la lettera di Saceccav).

Ma il Comune di Limone non ci sta e replica con fermezza:«La tesi che i depuratori debbano essere necessariamente fonti di odori è una volgarità».

Se le cose non cambiano, scrive il sindaco Franceschino Risatti, «saremo costretti ad intervenire direttamente con prelievi ed analisi delle acque trattate e, qualora queste dovessero evidenziare irregolarità, procedere di conseguenza» (leggi qui la risposta completa del Comune a Saceccav).

Il depuratore in galleria.

 

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