Depurazione, i sindaci del lago scrivono al ministro: decisione non più differibile

LAGO DI GARDA – Riqualificazione del sistema di collettamento e depurazione del lago di Garda: i sindaci scrivono al ministro in vista della cabina di regia del 2 settembre: «Improcrastinabile una assunzione di responsabilità da parte dei soggetti decisori. Il rischio di un disastro ecologico è attuale».

I sindaci del lago (non tutti ma quasi: la lettera non è stata firmata dai primi cittadini di Limone e San felice del Benaco) ha scritto al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, chiedendo che sul progetto del nuovo sistema di depurazione del Garda si prenda, finalmente, una decisione.

Ecco la lettera.

«Caro Ministro, Gentile Direttore,

i sottoscritti Sindaci dei comuni aderenti all’Associazione Temporanea di Scopo Garda Ambiente, in merito alla problematica di cui in oggetto, desiderano ribadire con fermezza e determinazione quanto segue:

1 – L’Associazione Temporanea di Scopo Garda Ambiente è stata da noi costituita, ad iniziativa della Comunità del Garda, in data 11.09.2015, al fine di concorrere alla realizzazione delle opere di riqualificazione del sistema di collettamento e depurazione delle acque del Garda.

2 – Tre sono stati principalmente i motivi che hanno indotto oltre 30 consigli comunali ad assumere tale decisione:

  • estrema urgenza dell’intervento;
  • progettazione unitaria;
  • dismissione delle condotte sublacuali.

3- Il Governo, per il tramite di codesto Ministero e del CIPE ha ben compreso la valenza nazionale e non locale del progetto, in quanto i circa 50 km3 delle acque del Garda costituiscono poco meno del 40% della risorsa idrica nazionale disponibile, vale a dire una riserva strategica di acqua dolce per l’uso umano delle presenti e future generazioni.

4 – In considerazione di quanto sopra, sono stati stanziati 100 milioni di euro sulla base di una progettazione preliminare condivisa tecnicamente dagli esperti di codesto Ministero.

5 – Tale progettazione preliminare unitaria prevede, a fronte della dismissione della condotta sublacuale Maderno-Torri, la realizzazione di un nuovo sistema di collettamento e di due impianti di depurazione per i comuni lombardi (tranne Desenzano e Sirmione che continuano ad avvalersi del depuratore di Peschiera), con corpo recettore il fiume Chiese.

6 – L’Autorità d’Ambito di Brescia, avvalendosi anche di uno studio dell’Università Statale di Brescia (prof. Giorgio Bertanza), ha individuato nei Comuni di Gavardo e Montichiari l’ubicazione dei due depuratori riceventi i reflui dei comuni lombardi.

Tutto ciò premesso

I sottoscritti Sindaci, nella piena condivisione del l’impostazione progettuale di cui sopra è cenno, ribadiscono l’urgenza di una non più differibile decisione e ritengono che, essendo ogni aspetto tecnico già lungamente e attentamente valutato e ponderato, sia ora necessaria e improcrastinabile una assunzione di responsabilità da parte dei soggetti decisori.

La riunione della Cabina di Regia, a nostro avviso inopinatamente rinviata due volte ed ora fissata per il 2 settembre p.v., dovrà al riguardo assumere una definitiva decisione, in quanto il rischio di un disastro ecologico è attuale.

Ringraziamo per l’attenzione e cordialmente salutiamo».

La lettera è firmata da Mariastella Gelmini, presidente della Comunità del Garda, da Giovanni Peretti, presidente di ATS Garda Ambiente e dalla quasi totalità dei sindaci del lago.

Lo schema della futura depurazione del Garda Bresciano, con i depuratori (D) di Gavardo e Montichiari.

 

 

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